Sono destinate a far discutere le parole pronunciate da Tony Effe in merito al Festival di Sanremo. Sappiamo che la sua partecipazione all’Ariston non ha dato gli effetti sperati. Puntata al pubblico di massa ma non ha fatto breccia, tradendo in parte al tempo stesso i suoi fedelissimi. E ora? Un occhiolino rivolto a Mediaset, in maniera tutt’altro che velata, e una stoccata a Carlo Conti.
Tony Effe, la verità su Sanremo
Non si ferma Tony Effe che, per quanto stia subendo come tutti la fase di calo delle vendite dei biglietti nell’epoca post Covid, sta gettando le basi per il suo percorso futuro. È sempre più un personaggio pubblico a tutto tondo, come dimostra anche il libro pubblicato sulla sua vita, il che comprende anche la relazione con Giulia De Lellis e la futura paternità.
Il successo ottenuto però non gli ha donato il potere di trasformare tutto in oro. Non è un Re Mida e l’esperienza a Sanremo lo ha ampiamente dimostrato. Le sue esibizioni sono state tra le più criticate ma lui, nel corso dell’intervista concessa a Repubblica, ha spiegato il motivo della partecipazione:
“Sanremo un passo importante? Mi sono messo in gioco. A me non è fregato un cavolo. L’ho fatto solo perché mi andava di farlo. Mi sono divertito”.
Le critiche
Si definisce competitivo, Tony Effe, il che vuol dire che, al di là del gioco personale, una volta entrato a far parte dei Big di Sanremo, era intenzionato a vincere. La sua Damme Na Mano appartiene a un territorio ben diverso rispetto al suo solito. All’Ariston ha dovuto cantare, cosa che solitamente non fa, come ha ammesso (rappa, ndr).
Tutto poi è cambiato nella sua percezione di quest’avventura musicale, quando si è reso conto che per lui era impossibile vincere: “Da quando ho capito che non c’era modo di vincere per varie questione, che principalmente avevano a che fare con chi ero e non con la mia performance, mi sono un po’ girato male”.
Futuro a Mediaset
Spazio poi a una sviolinata tutt’altro che sottile nei confronti di Mediaset. Il personaggio inizia ad avere un peso, considerando i 34 anni compiuti. Il suo pubblico sta crescendo e occorre guardare al futuro. Con una compagna impegnata tra social e televisione, perché non provare l’assalto al piccolo schermo?
“Io personalmente sto con Mediaset, non con la Rai. Mi sento a casa lì, a Canale 5. Silvio Berlusconi? A me piace. Un bello stereotipo italiano. Poi nel bene o nel male, non lo so, però è come un personaggio. Discutibile forse la persona”.
Gli ingredienti per fare un passo indietro ci sono tutti. È stato anche annunciato il suo ritorno sul set. Proverà nuovamente a recitare, come quando era giovanissimo e privo di tatuaggi. Sarà al fianco di Christian De Sica in un nuovo cinepanettone diretto da Neri Parenti, dal titolo Delitto sulle nevi.