Ha conquistato il pubblico lanciando il martello oltre i settanta metri, oggi conquista i genovesi con la sua visione politica. Silvia Salis, ex atleta olimpica e vicepresidente del CONI, è la nuova sindaca di Genova. Ma la sua storia non è solo istituzionale: tra sport, famiglia e una relazione con il regista Fausto Brizzi, il suo percorso si muove tra passione, disciplina e tenerezza.
Silvia Salis, da olimpionica a sindaca di Genova
Silvia Salis è la nuova sindaca di Genova. Classe 1985, ex atleta olimpica e oggi dirigente sportiva, ha vinto le elezioni al primo turno con il 51,6% dei voti, sostenuta da una larga coalizione di centrosinistra che include PD, Movimento 5 Stelle, Italia Viva, Azione, Verdi e Sinistra. Succede a Pietro Piciocchi, candidato del centrodestra, che aveva ricoperto l’incarico ad interim dopo l’elezione di Marco Bucci alla presidenza della Regione Liguria.
Salis arriva a Palazzo Tursi con un bagaglio di esperienze che unisce sport, dirigenza e una profonda conoscenza del territorio. È infatti cresciuta proprio a Genova, dove ha iniziato la sua carriera nell’atletica leggera al centro sportivo di Villa Gentile, allenandosi sotto lo sguardo del padre Eugenio, storico custode dell’impianto e militante del Partito Comunista Italiano, a cui Silvia ha dedicato la vittoria elettorale.
Dalla pedana al Comune: la carriera di Silvia Salis
Specializzata nel lancio del martello, Salis ha rappresentato l’Italia alle Olimpiadi di Pechino 2008 e Londra 2012, vantando un record personale di 71,93 metri e dieci titoli italiani. Nel 2009 ha conquistato l’oro ai Giochi del Mediterraneo. La sua carriera agonistica si è interrotta nel 2016 per un infortunio, e per una contestazione legata a un controllo antidoping, dalla quale è stata poi assolta.
Dopo il ritiro, ha intrapreso un nuovo percorso come dirigente sportiva: ha guidato il gruppo sportivo delle Fiamme Azzurre, ha fatto parte del Consiglio Federale della FIDAL e, dal 2021, è vicepresidente vicaria del CONI. Nel 2022 ha pubblicato il libro autobiografico La bambina più forte del mondo, in cui racconta le sue sfide personali e professionali.
Una candidatura civica con lo sguardo al futuro
La sua candidatura a sindaca è nata come proposta civica, lontana dai partiti ma espressione concreta dell’impegno sul territorio. Durante la campagna elettorale ha messo al centro i temi dell’inclusione sociale, della trasparenza amministrativa e della partecipazione civica. In un’intervista a La Stampa, ha dichiarato di ispirarsi a Berlino per il suo “fermento urbano” e la capacità di attrarre giovani con una cultura innovativa.
Nel suo primo discorso da sindaca, ha ribadito: “Non possiamo rassegnarci al declino della nostra straordinaria città. Genova deve diventare più giusta, più solidale e più forte”. Le sue priorità? Lavoro stabile, lotta alla povertà educativa e abitativa, transizione ecologica, rigenerazione urbana e potenziamento dei servizi pubblici. Ha già annunciato che il primo atto da sindaca sarà il rafforzamento dei municipi, per avvicinare le istituzioni alla cittadinanza.
Vita privata: il matrimonio con Fausto Brizzi
La vita privata di Silvia Salis ha attirato l’attenzione dei media sin dal 2019, quando è stata fotografata in compagnia del regista Fausto Brizzi. All’epoca i due furono paparazzati sulle sponde del Tevere, tra baci e carezze, dopo una corsa insieme. Un amore nato dopo periodi difficili per entrambi.
Brizzi era reduce da mesi segnati da accuse di molestie sessuali, poi archiviate con formula piena perché “il fatto non sussiste”. Al suo fianco c’era ancora la moglie Claudia Zanella, sposata nel 2014 e madre della loro figlia Penelope Nina. Nonostante la solidarietà iniziale, anche pubblica, l’attrice ha poi scelto di separarsi. Nel frattempo Brizzi ha ritrovato il sorriso con Silvia Salis, che lo ha affiancato con discrezione e determinazione.
Il loro legame si è consolidato nel tempo: nel 2020 si sono sposati e nel 2021 è nato il loro primo figlio, Eugenio. Oggi la coppia condivide una quotidianità fatta di famiglia e impegno pubblico, e Silvia non ha mai rinunciato alle sue battaglie, anche civili: famosa la sua denuncia contro un tassista che si era rifiutato di accettare un pagamento con il bancomat, episodio che ha avuto ampia eco mediatica.
Un modello di leadership al femminile
Con i suoi 39 anni, Silvia Salis rappresenta una nuova generazione di amministratrici: sportiva, madre, manager e ora sindaca. Non ha mai avuto precedenti esperienze amministrative, ma è stata da subito ritenuta una candidata ambiziosa e credibile. “Genova merita di più, e vincere sarà una liberazione”, aveva dichiarato in campagna elettorale.
Al centro del suo programma anche cultura, università, valorizzazione delle eccellenze tecnologiche e investimenti nell’innovazione. Determinata a “scrollare di dosso” a Genova gli anni più difficili, Salis porta in Comune una visione concreta e appassionata, radicata in un passato fatto di sacrifici e dedizione, ma proiettata verso un futuro più equo e moderno.