Pedro Pascal: “Mia madre è morta anni fa, ma la percepisco ovunque”

Pedro Pascal, l’attore sex symbol del momento si apre in un’intervista esclusiva e parla della morte improvvisa della madre e degli esordi lavorativi difficili

Pubblicato: 2 Luglio 2025 16:10

Claudia Giordano

Content editor Lifestyle e digital strategist

Appassionata di marketing e comunicazione, li ha trasformati in lavoro e si divide tra la professione di social media strategist, scrittrice e content editor.

Pedro Pascal è uno degli attori più amati ed impegnati di Hollywood. Cinquant’anni compiuti qualche mese fa e la maturità di chi ha vissuto intensamente, l’attore ha deciso di raccontarsi senza filtri in una recente intervista.

Tra i volti più amati del cinema grazie a ruoli iconici come quello in The Last of Us e The Mandalorian, Pedro Pascal ha anche un passato fatto di fragilità e dolori profondi che hanno segnato il suo cammino. Al centro del suo racconto c’è la figura della madre Verónica, scomparsa nel 1999: un vuoto che Pedro porta dentro ogni giorno e di cui parla sentendola sempre accanto a sé.

Pedro Pascal sulla madre Veronica: “Si è suicidata quando avevo 24 anni”

Pedro Pascal è senza ombra di dubbio uno degli attori più ricercati ed amati del momento, ma non è solo un interprete di talento, è anche e soprattutto un uomo che affronta il suo passato con coraggio e vulnerabilità. E forse, è proprio questo a renderlo così autentico.

Di Pascal infatti si ama non solo il modo intenso di recitare e di interpretare ogni ruolo in modo super credibile, ma anche l’autenticità che traspare in ogni gesto. Incoronato tra gli uomini più sexy del pianeta (sembra che abbia conquistato anche Jennifer Aniston) Pascal sa convincere sul grande schermo grazie a quel mix di sensualità e senso di protezione che ha conquistato tutti, già a partire dal suo iconico ruolo nella serie cult The last of us.

Ma di Pedro Pascal colpisce anche la storia personale, costellata da alcuni grandi dolori e, soprattutto, dall’arrivo del successo più tardi di quanto l’attore avrebbe sperato, portandolo in alcuni momenti a pensare di abbandonare per sempre la sua idea di vivere di recitazione.

È la figura della madre Verónica però ad emergere con prepotenza nella vita di Pascal, una madre alla quale l’attore è sempre stato profondamente legato, nonostante la morte precoce. L’attore aveva solo nove mesi quando con la sua famiglia fuggirono dal Cile per sottrarsi alla dittatura del generale Augusto Pinochet: la madre divenne così rifugiata politica a soli 22 anni e, essendo molto giovane e con due figli piccoli, dovette iniziare a lavorare.

A quel punto, quando non poteva portarlo con sè, lasciava Pedro al cinema. Fu così che l’attore, ancora bambino, scoprì la magia di quel luogo che un domani sarebbe diventato il suo lavoro.

Poi, a soli 24 anni, mentre Pedro si trovava a Los Angeles, venne richiamato a casa perché sua madre si era suicidata. La notizia lo sconvolse, ma con il tempo l’attore ha imparato a convivere con quell’assenza e a sentire sua madre vicina a sè: “A volte ho la sensazione che mi stia ancora accudendo. La percepisco ovunque. Non credo che tutto questo sarebbe successo se non fosse per lei” ha dichiarato infatti riferendosi alla sua carriera sfavillante.

Pedro Pascal, il divo della porta accanto che non dimentica gli esordi difficili

Pedro Pascal dunque non ha mai dimentato sua madre e anzi la porta sempre nel cuore, come fosse ancora accanto a lui. Nè dimentica gli inizi della sua carriera, quando proprio la morte improvvisa di sua madre gli fece pensare di mollare tutto.

Tra i 18 e i 20 anni, mentre era a New York, l’attore ha anche attraversato momenti piuttosto difficili: “Soffrivo d’insonnia. Leggevo James Baldwin e guardavo film come Una volta erano guerrieri e Le nozze di Muriel. Ero come una ferita aperta di fronte alla realtà della vita. Il mondo, con la sua ingiustizia, era troppo doloroso da sopportare. Mi chiedevo: Come si fa a viverci dentro?” ha rivelato Pedro.

E poi c’era quel successo che non arrivava, quella realizzazione professionale che Pascal sperava sarebbe arrivata prima dei 30 anni e che invece stentava a concretizzarsi. Ma “Tutti si sono presi cura di me, ben oltre i miei trent’anni. Sono stato circondato da angeli” ha raccontato Pedro, spiegando come avesse più volte pensato di gettare la spugna, mentre invece le persone accanto a lui lo spronavo continuamente a non smettere mai di credere nel suo sogno, in primis sua sorella Lux.

Ma Pascal non dimentica neanche la sua cagnolina Gretta, sempre accanto a lui fino alla morte avvenuta per vecchiaia proprio mentre l’attore si accingeva ad iniziare la sua intepretazione ne Il Trono di Spade. Di lei Pascal ha detto: “Penso a quanto ero povero quando avevo Gretta e alla vita da borghese che farebbe oggi con me rispetto ad allora, e mi viene da piangere”.

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