Emanuela Fanelli è una di quelle attrici che non puoi non notare: ha un viso espressivo, una voce inconfondibile e un talento comico e recitativo che si notano. Dopo aver conquistato il pubblico con ruoli intensi in film come Non essere cattivo (2015) e Beata ignoranza (2017), ha fatto il salto definitivo con due David di Donatello uno dietro l’altro: prima per Siccità (2023), poi per C’è ancora domani (2024).
Il bello di Emanuela Fanelli è che riesce a mescolare ironia, dolcezza e sguardo tagliente, raccontando storie che sembrano sempre un po’ anche le nostre.
Emanuela Fanelli, dagli esordi al successo
Nata a Roma nel 1986, Emanuela Fanelli è cresciuta a Morena, periferia della capitale. Fin da adolescente ha coltivato la passione per il teatro: al liceo classico di Frascati infatti ha interpretato ruoli come Turandot nell’ambito di spettacoli scolastici.
Prima di affermarsi come attrice ha sperimentato vari lavori: dopo la scuola ha fatto la cameriera, la baby-sitter e ha lavorato in un call center. Per circa dieci anni è stata anche maestra in una scuola elementare di Roma. In quegli anni considerava la recitazione ancora un hobby: fino a pochi anni fa scherzosamente rispondeva di fare la “maestra” quando le chiedevano del suo lavoro.
Dai primi film ai David di Donatello: la carriera al cinema
Il suo primo vero passo nel mondo del cinema arriva quasi per caso: nel 2015 viene scelta da Claudio Caligari per recitare in Non essere cattivo, film cult che segna il suo debutto ufficiale sul grande schermo. Negli anni successivi ha recitato in commedie e drammi come Gli ultimi saranno ultimi, Assolo, Beata ignoranza e A mano disarmata.
Il grande successo è arrivato con Siccità (2022) di Paolo Virzì: nel ruolo di Raffaella si è guadagnata il David di Donatello 2023 come migliore attrice non protagonista. L’anno seguente interpreta Marisa in C’è ancora domani (2023) di Paola Cortellesi, ottenendo un secondo David come miglior attrice non protagonista.
Emanuela Fanelli in tv: da Guzzanti a “Una pezza di Lundini”
Il grande pubblico ha iniziato ad amarla grazie alla sua ironia fulminante in Una pezza di Lundini, accanto a Valerio Lundini. Poi sono arrivati altri progetti, tra tv, radio e streaming, sempre con quel tocco tutto suo: intelligente, surreale, mai banale.
Ma perché piace così tanto? Beh, sembra un’amica. Lo stile di Emanuela Fanelli unisce eleganza e originalità: la moda la descrive come portavoce di un’eleganza “effortless chic” tipica di Giorgio Armani. Sul red carpet e sul set sfoggia spesso capi di alta moda, abbinati a dettagli moderni e femminili. Anche sui social media è molto attiva: su Instagram e TikTok condivide con i fan outfit glamour, momenti di backstage e brevi sketch comici.
Come vive l’amore
Emanuela Fanelli è oggi felice di definirsi single, ben lontana da app di dating e romanticherie da copertina. Come racconta lei stessa, “non uso le app di incontri, mi imbarazza e mi annoia la fase della presentazione”, anche se molte sue amiche trovano l’amore proprio su Tinder!
Il suo cuore ha conosciuto qualche storia, ma l’ultima relazione significativa risale a diversi anni fa. L’amore ha bussato presto: il primo fidanzatino si chiamava Federico, “alle elementari”, ma i suoi sette anni e troppe parolacce hanno messo fine alla storia.
Quando incontra una persona che le piace, la sua natura comica emerge tutta: “entro in modalità amica del calcetto… e agli appuntamenti tendo a esagerare con le battute, come se dovessi fare cabaret”.