Elodie pigliatutto, vince anche il Nastro d’Argento. Alla faccia degli hater

Dopo il pienone a San Siro si aggiudica anche il primo Nastro D’Argento. Cantante, ballerina, attrice, non si ferma più. Alla faccia dei detrattori

Pubblicato: 17 Giugno 2025 12:46

Sara Gambero

Giornalista esperta di Spettacolo e Lifestyle

Una laurea in Lettere Moderne con indirizzo Storia del Cinema. Appassionata di libri, film e del mare, ha fatto in modo che il lavoro coincidesse con le sue passioni. Scrive da vent’anni di televisione, celebrities, costume e trend. Sempre con un occhio critico e l'altro divertito.

Elodie inarrestabile: la cantante, dopo il recente concerto evento a San Siro (45.000 spettatori per uno show che è stato definito “spettacolare”, tra coreografie e ospiti di alto livello), ieri sera ha vinto il suo primo premio cinematografico importante, il Nastro d’Argento, per l’interpretazione nel film Fuori di Mario Martone. Perché per chi se lo fosse perso, Elodie da qualche tempo alterna la sua carriera di musicista a quella di attrice: il suo primo ruolo in Ti mangio il cuore del 2022 le era valso il Ciak d’oro come rivelazione dell’anno. Ed ora addirittura un Nastro d’Argento, l’equivalente dell’ Oscar per l’Italia.

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Elodie vince il suo primo Nastro d’Argento

Bellissima ed elegantissima nell’abito abito burgundy custom made di Prada, realizzato per l’occasione, Elodie è ormai la re (gina) Mida dello showbiz: tutto quello che fa  le riesce bene e incassa, premi o soldi che siano. Alla faccia degli hater che da tempo sottolineano come l’ostentazione dell’immagine sexy e ammiccante che ormai la contraddistingue abbia offuscato qualità e potenza vocale.

Non è un mistero che l’ entourage di Elodie abbia deciso di trasformarla in una sorta di Beyoncé o Dua Lipa italiana, una performer che sul palco canti, balli, intrattenga sulla scia delle grandi pop star internazionali, da Madonna a Jennifer Lopez, passando appunto per le prime due citate. Ma da noi queste cose cozzano ancora con un certo perbenismo cattolico, con l’idea che se sai cantare bene (ed Elodie lo sa fare, eccome se lo sa fare) ti debba focalizzare esclusivamente su quello, perché tutto il resto è futile e deconcentrante, se non volgare. Che poi i brani pop di Elodie possano piacere o meno, restare in testa e nel cuore, è un altro discorso. I gusti sono gusti, io personalmente non amo il suo repertorio, ma da questo a considerarla ormai la macchietta volgare e ammiccante della cantante di talento di un tempo, ce ne passa.

Elodie è una tosta, con le idee ben chiare, il suo passato al Quartaccio di Roma l’ha resa sicuramente resistente agli urti e alle critiche, ben più di chi al successo è arrivato da una strada meno dissestata, e le sue ottime prove attoriali, che la mostrano assai diversa dalla tigre sexy da palcoscenico che è diventata, sono la prova del suo talento a 360 gradi. Non a caso anche Jennifer Lopez viene dal Bronx  (Jenny from the block, “Jenny del quartiere”) e come Elodie nella sua carriera ha alternato dischi e tournè a film di successo. A Jennifer però, manca il calendario Pirelli. Perché, lo avevamo scordato, Eli ha fatto pure quello…

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