Claudio Lippi, come Marco Columbro e tanti altri, rientra nell’elenco dei conduttori spariti di colpo dalla televisione. L’ex di Buona Domenica, tra le altre cose, non si rassegna però a questo destino. Nel corso di una recente intervista ha di fatto lanciato un appello per poter tornare in televisione.
Come sta oggi Claudio Lippi
Claudio Lippi ha raggiunto un’età che lo spinge a fare il punto della situazione, la propria. Non crede di potersi sentire sereno, considerando i tempi in cui viviamo e il fatto che, oggi più che mai, la felicità sia un battito d’ali di farfalla (sue parole).
È fuggevole e non gli appartiene. Nessuno con un minimo di sensibilità potrebbe svegliarsi al mattino, vedere certe immagini alla televisione ed essere sereno: “Mia figlia però mi ha regalato la gioia di sentirmi chiamare nonno”.
Tornando alla questione candeline sulla torta, gli è anche capitato di leggere delle fake news sulla sua morte: “Se si permettono di fare questo giochino, ‘lutto in Rai, è morto Claudio Lippi’, è solo perché non si fa nulla per contrastarli”.
Tutto ciò si diffonde soprattutto in relazione alla notizia dei problemi di salute avuti: “Ho avuto un infarto, ho quattro bypass. Poi ho avuto una pleurite essudativa. Non mi sono fatto mancare nulla. Convivo con questi problemi. È difficile tornare ai ritmi di prima”.
Claudio Lippi vuole un nuovo programma
Claudio Lippi ha oggi 80 anni ma non vede la sua carriera come conclusa. Vorrebbe dare inizio a una nuova sfida, come ha ripetuto a Fanpage. È certo del fatto d’avere una sola vera dote: stare dinanzi alla telecamera e comunicare qualcosa che faccia sorridere o riflettere.
L’intervista si è conclusa con un vero e proprio appello, rivolto a chiunque abbia il potere di prendere una decisione in termini di casting in qualsiasi rete:
“Il rapporto con il pubblico per me è vita. La mia vera ambizione è tornare davanti alla gente. Che sia Rai, Mediaset, Discovery o la piazza. Dove c’è una telecamera, per me c’è televisione. Non pretendo compensi milionari come quelli di Stefano De Martino o Amadeus, ma che mi si paghi l’esperienza e che si consideri che sono ancora una risorsa. Non è la carta d’identità a dichiarare le capacità. È il cervello che conta. Chiedo di fare una televisione che mi appartenga e che possa condividere con la gente comune, che per me è più importante dei cosiddetti vip”.
Il rapporto con Fiorello
Guardandosi alle spalle, Claudio Lippi ha affrontato diversi temi. Uno su tutti? Fiorello. In passato lui è stato protagonista dell’edizione di Buona Domenica con Fiorello, Maurizio Costanzo e Paola Barale.
Secondo Lippi, è stato proprio il compianto Costanzo a “creare Fiorello”. Ha visto in lui un grande talento che andava un po’ inquadrato: “Lo ha aiutato tantissimo. Io ho lavorato con Fiorello ma a volte con fatica. Un giorno mi fece un ‘cazziatone’ Mi disse che voleva fare quel programma da solo. Ho subito una serie di offese ma poi mi chiamò quella notte per scusarsi. Oggi trovo abbia dimostrato d’essere una mente brillante”.
L’addio alla televisione
Nel 2006 ha fatto un passo indietro, dicendo addio a Buona Domenica perché non d’accordo con la deriva trash: “Sapevo che se fossi rimasto, sarei rimasto in silenzio per l’intera trasmissione. Mi proposero di fare la presentazione e andare in camerino, guardare la puntata e scendere per i saluti 10 minuti prima della fine”.
Qualcosa che non si sposava con la sua idea di programma televisivo. Alcuni si sono imbestialiti in seguito, ha sottolineato, e crede che alcuni abbiano “sensibilizzato” Pier Silvio Berlusconi: “Non mi ha mai più ricevuto. È dal 2006 che non riesco a parlare con lui, anche se poi ho smesso di cercarlo”.
Ora che proprio l’erede di Silvio Berlusconi ha fatto un passo indietro, riconoscendo la deriva trash come dannosa, “quasi quasi mi viene da chiedere d’essere riammesso nel circolo, nel gruppo di chi sa cosa voglia dire fare una televisione non trash”.