Bianca Balti ha scelto proprio lui, chi è Andriano Alia, il fotografo con un passato in cella

Bianca Balti ha scelto un fotografo fuori dagli schemi: Andriano Alia, ex detenuto, oggi protagonista delle Fashion Week. La sua storia è potente, il suo sguardo unico

Foto di Ilaria di Pasqua

Ilaria di Pasqua

Lifestyle Editor

Nata a Carpi, si laurea in Fashion Culture and Management. La sua avventura nella moda comincia come Producer, ma nel 2020, con coraggio, diventa Web Editor, fonde stile e scrittura con amore.

Pubblicato: 31 Marzo 2025 16:15

Bianca Balti ha scelto lui. E non è uno qualunque. Si chiama Andriano Alia, ha trent’anni, è milanese e fotografa con l’anima. Ma dietro l’obiettivo porta anche una storia che non ti aspetti: quattro anni passati in carcere per spaccio. Oggi, è tra i nomi più richiesti del fashion system. E Bianca Balti ha deciso di scommettere sul suo sguardo.

Andriano Alia: dalla prigione ai riflettori

Il suo vero nome è Adriano Grassi, ma oggi tutti lo conoscono come Andriano Alia, in omaggio al piccolo paese siciliano della madre. Cresciuto a Città Studi, quartiere borghese di Milano, con un padre giornalista e una madre stilista, Adriano sembrava avere tutto per brillare. E invece, da ragazzo ribelle e inquieto, ha scelto la via più buia: writer notturno, soldi facili, droga, spaccio.

Il 3 luglio 2019 la svolta definitiva: viene arrestato mentre si trova nel negozio di famiglia e gli trovano cinque chili di marijuana. La condanna è netta: 4 anni e 10 mesi, scontati tutti. Prima San Vittore, poi Opera, infine Bollate. È lì che succede qualcosa. Un corso di fotografia organizzato all’interno del carcere diventa la sua ancora. Riceve in mano una macchinetta digitale e da quel momento il mondo cambia. «Il 18 febbraio 2022, il giorno del mio compleanno, ho scattato la mia prima foto» racconta. Non ha più smesso.

Uno stile unico, costruito tra le celle

Nel cortile della prigione, quello che loro chiamano “l’aria”, Adriano scatta foto vere. Uomini che giocano a calcio, volti segnati, frammenti di quotidianità invisibili. Il suo occhio diventa empatico, rispettoso, ma mai pietoso. Impara a chiedere: “Posso?”, anche a chi non vuole essere visto.

Fotografa anche il famigerato Vallanzasca, parla con lui, ne coglie la fragilità. Partecipa alla creazione del giornale interno, carteBollate, e quando scatta l’immagine della Ministra Cartabia in visita, la sua foto diventa quella ufficiale. Intanto cresce. Dentro e fuori dal mirino.

Nel 2023 è finalmente libero. Ma è proprio allora che ha più paura. «Mi chiedevo: adesso cosa faccio?», confida. La risposta arriva grazie agli amici di sempre e alla famiglia, che lo portano a comprare la sua prima macchina fotografica. E non una digitale, ma un’analogica. Perché Adriano sceglie l’attesa, la lentezza, il rullino che sviluppa solo dopo giorni. Perché, come dice lui, «digitali le fanno tutti».

Bianca Balti lo nota (e lo sceglie)

L’incontro con Bianca Balti è degno di una favola moderna. Lo incrocia a Sanremo, lui le chiede se può farle una foto. Lei accetta con semplicità. Poi, qualche giorno dopo, gli arriva la notifica: Bianca Balti ti segue su Instagram.

Adriano, ancora incredulo, le scrive. Lei risponde. In prima persona. E lo mette in contatto con la sua manager: a Milano, per la Fashion Week, vuole che sia proprio lui a farle dei ritratti. L’emozione è alle stelle. «Mi dicevo: se sbaglio scatto è la fine», ammette.

Ma lo scatto è perfetto. Bianca Balti si fida. Si lascia ritrarre con naturalezza, indossa un lungo abito nero firmato Valentino, le linee sono essenziali, il make-up appena accennato, l’espressione fiera. Adriano la fotografa così: senza artifici, con tutta la forza che una donna sa portare anche nei momenti più fragili.

Scatti che parlano: da Giulia De Lellis ad Anna Pepe

Bianca non è l’unica ad accorgersi del talento di Adriano. Prima di lei c’è Anna Pepe, che riposta una sua foto e lo fa conoscere ai suoi tre milioni di follower. Poi arrivano Tony Effe e Giulia De Lellis: le prime foto della loro coppia, scattate da Adriano nel van prima di uno shooting. I giornali ne parlano, i social impazziscono.

Tony lo richiama per la cover web di Vanity Fair del 27 settembre. Andrea Ferrara (Sixpm, marito di Rose Villain) lo sceglie per un servizio su L’Officiel. Il suo nome gira, ma lui resta con i piedi per terra. «Per mesi ho scattato gratis, solo per farmi conoscere» dice.

Oggi, invece, la sua agenda è fittissima. Lo vogliono per la Design Week, per i party, per gli eventi della moda. Ma resta quel ragazzo che ha imparato a fotografare tra le inferriate. Che scatta solo se chi ha davanti glielo permette. E che non dimentica mai da dove è partito.