Andrea Delogu, il racconto sul suo ex: “Sparito e io ero devastata”

Andrea Delogu si è lasciata andare a un lungo sfogo raccontando un'esperienza dolorosa dopo la fine di una relazione

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Paola Landriani

Lifestyle Editor

Content e lifestyle editor, copywriter e traduttrice, innamorata delle storie: le legge, le scrive, le cerca. Parla di diversità, inclusione e di ciò che amano le nuove generazioni.

Pubblicato: 26 Febbraio 2025 09:53

Non tutte le storie d’amore finiscono (o proseguono) come avremmo sperato: alcune si chiudono senza nemmeno regalarci un motivo su cui ragionare: è quello che è successo ad Andrea Delogu, che dopo aver ascoltato Fango in paradiso, la bellissima canzone portata a Sanremo 2025 da Francesca Michielin, si è lasciata andare a un lungo racconto sulla sua esperienza dolorosa con un ex fidanzato sul suo profilo Instagram.

Andrea Delogu, il dolore per il fidanzato sparito

Ci sono certe storie d’amore che, nonostante abbiano portato più dolore che bellezza, continuano a girarci nella mente senza che nulla possa fermarle. È il caso di Andrea Delogu, che a distanza di anni dalla fine di un rapporto per lei importante, ha scelto di raccontare il momento più triste della chiusura della sua relazione con un lungo post Instagram in cui ha ripreso, quasi come fosse una fotografia, uno dei momenti più dolorosi di quel periodo.

Complice la forza della storia dietro la canzone autobiografica di Francesca Michielin, Fango in paradiso, la conduttrice radiofonica ha scelto di raccontare il periodo in cui, appena 23enne, abitava a Milano con la sorella e soffriva per un ragazzo che due mesi prima aveva scelto di sparire senza darle spiegazioni.

“Ero imbottigliata nel traffico con mia madre che era salita da Rimini a trovarci. Aveva in mano un settimanale e dei fazzoletti per me”, ha raccontato la Delogu. “Era estate e due mesi prima un ragazzo di cui mi ero perdutamente innamorata era scomparso. Scomparso nel senso che era sparito, mi aveva ghostato, da un giorno all’altro non si era più fatto vivo. Io abitavo a Milano lui a Roma. Lui era conosciuto e io ovviamente no”.

 

Una situazione difficile da accettare, che aveva iniziato a provocarle grande difficoltà: “Lui era sparito e io ero devastata, avevo cominciato ad avere i primi attacchi di panico, sentirmi persa e soprattutto stupida. Era sparito senza una ragione ed era inavvicinabile. Avrei voluto incontrarlo non per vendicarmi o picchiarlo o piangere disperata, ma solo per chiedergli ‘perché?’. Era sparito da due mesi, ma io dentro ancora pensavo che fosse uno strano modo per dimostrare amore, quell’amore troppo grande che mi raccontava che provava per me. Quell’amore incredibile e indomabile. E pensavo che quest’amore fosse così grande che lui doveva riprendere fiato, per quello per due mesi era sparito e io lo aspettavo”.

Andrea Delogu, l’amore finito e il supporto della madre

A supportarla e a provare a farla uscire da quella bolla di illusione e aspettativa, la madre, con quel giornale con le foto del ragazzo accanto a un’altra: “Erano felici e io non lo sapevo che facesse così male la felicità di qualcun altro. II dolore era così forte che la gola mi si congelò e cominciai a non riuscire a respirare. Le lacrime cominciarono ad uscire senza possibilità di rimedio e il cuore si disintegrò, come se una granata gli fosse stata incastonata dentro e l’artificiere avesse avuto solo il tempo di mettere al sicuro se stesso, ma non noi. Noi”.

Un dolore provato anche dalla madre, impotente davanti alla volontà di migliorare lo stato emotivo di sua figlia: “In quella disperazione anche mia madre era vittima, mi guardava dal sedile del passeggero con in mano il giornale con le foto e i fazzoletti per me e mi disse ‘darei 5 anni della mia vita per non vederti soffrire amore mio’”.

È stato proprio la vista della tristezza della madre che ha aperto gli occhi alla conduttrice, che da quel momento si è promessa di lavorare per stare meglio: “Lì capii che quel dolore non era solo mio, che dovevo reagire quando ne sarei stata in grado, quando avrei ritrovato le forze, non li volevo quei 5 anni e non volevo che valesse così tanto tutto quel male. I pezzi li misi insieme negli anni, purtroppo durò troppo il restauro della fiducia, della spensieratezza, del coraggio di riprovarci, ma ci riuscii. E ci riuscii grazie anche a quel momento nel traffico con mia madre, perché sapevo che non ero davvero sola, che qualcuno ci sarebbe stato davvero, che avrebbe mantenuto le promesse”.