
Pietro Castellitto
Pietro Castellitto è un attore, regista, sceneggiatore e scrittore italiano. Figlio d'arte, ha già lavorato in numerosi film e vinto un David di Donatello per la regia del film I predatori

BIOGRAFIA
Pietro Castellitto nasce a Roma il 16 dicembre 1991, figlio del regista e attore Sergio Castellitto e della scrittrice Margaret Mazzantini. Cresce in un ambiente artistico e si forma al liceo classico dell’Istituto Santa Giuliana Falconieri di Roma, per poi laurearsi in filosofia presso l'Università degli Studi di Roma "La Sapienza". L'arte e la cultura diventano parte integrante della sua crescita, influenzando profondamente il suo percorso professionale.
CARRIERA
- L’esordio nel mondo del cinema avviene nel 1999, quando, all’età di otto anni, ottiene una piccola parte in Libero Burro, film diretto dal padre. Il debutto ufficiale come attore arriva nel 2004 con Non ti muovere, film diretto sempre dal padre e tratto dall'omonimo romanzo della madre.
- Negli anni successivi continua a collaborare con il padre, recitando in La bellezza del somaro (2010) e Venuto al mondo (2012). Sempre nel 2012, ottiene un ruolo nella commedia È nata una star? di Lucio Pellegrini, dimostrando il suo talento anche in ambito comico.
- Il 2018 segna un'importante svolta nella sua carriera con La profezia dell'armadillo, adattamento dell'omonima graphic novel di Zerocalcare, in cui interpreta il personaggio di Secco. La sua interpretazione gli vale il premio Guglielmo Biraghi ai Nastri d'argento 2019.
- Nel 2020 esordisce alla regia con I predatori, film da lui scritto, diretto e interpretato, che gli vale il Premio Orizzonti per la miglior sceneggiatura alla 77ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia e il David di Donatello come miglior regista esordiente. Lo stesso anno è candidato anche per la migliore sceneggiatura originale ai David di Donatello e ai Nastri d'argento.
- Nel 2021 veste i panni di Francesco Totti nella miniserie Speravo de morì prima, dedicata agli ultimi anni di carriera del leggendario capitano della Roma. Nello stesso anno è tra i protagonisti di Freaks Out di Gabriele Mainetti, un film visionario e ambizioso che lo conferma come uno degli attori più versatili della sua generazione.
- Nel 2022 è il protagonista di Rapiniamo il duce, film Netflix ambientato durante la Seconda guerra mondiale.
- Nel gennaio 2024 esce Enea, suo secondo lungometraggio da regista e sceneggiatore, presentato in concorso alla 80ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia. Nello stesso anno, interpreta Riccardo Schicchi in Diva Futura, presentato alla 81ª Mostra del cinema di Venezia. Sempre nel 2024, scrive e dirige il cortometraggio 1996 - La fabbrica sta bruciando per Bauli e diventa il volto della campagna Gucci Horsebit 1953.
VITA PRIVATA
Pietro Castellitto è molto riservato e le notizie sulla sua vita privata sono molto scarse. Al momento è legato sentimentalmente all'attrice Virginie Marsan, figlia di Lisa Melidoni. In passato, l'attore e regista ha avuto relazioni con le attrici Matilda De Angelis e Benedetta Porcaroli.
FILMOGRAFIA
- 1999 - Libero Burro
- 2004 - Non ti muovere
- 2010 - La bellezza del somaro
- 2012 - È nata una star?
- 2012 - Venuto al mondo
- 2018 - La profezia dell'armadillo
- 2020 - I predatori
- 2021 - Freaks Out
- 2022 - Rapiniamo il duce
- 2023 - Enea
- 2025 - Diva Futura
PUBBLICAZIONI
- 2021 - Gli iperborei
TITOLI E RICONOSCIMENTI
- 2020 - Premio Orizzonti per la miglior sceneggiatura per I predatori
- 2021 - David di Donatello per il miglior regista esordiente per I predatori
- 2021 - Nastro d'argento per il miglior regista esordiente per I predatori
FAQ e Curiosità su Pietro Castellitto
Chi è la moglie di Pietro Castellitto?
Pietro Castellitto non è sposato
Cosa ha fatto Pietro Castellitto?
Oltre ad aver recitato in numerosi film, nel 2021 ha ricevuto il premio come miglior regista esordiente al David di Donatello per il film I predatori
Qual è il primo film di Pietro Castellitto?
Pietro ha esordito da giovanissimo sul grande schermo recitando nel film diretto dal padre Non ti muovere nel 2004.