
Mentre è ancora tra i banchi di scuola si fa largo in lui la voglia di lavorare nel mondo del cinema e in quello del teatro. Virzì, prima di scegliere di dedicarsi all’arte, si iscrive all’Università dove frequenta la facoltà di Lettere e Filosofia, per poi decidere di lasciare Livorno e trasferirsi a Roma. La passione per la letteratura è una costante della sua vita, fatta di recitazione e scrittura di testi teatrali, infatti oltre ad essere un grande regista Virzì è uno dei più importanti sceneggiatori italiani: si devono a lui pellicole come La pazza gioia, La prima cosa bella e Il capitale umano.