
Nato e cresciuto a Genova, è morto a Milano nel 1999 per un tumore polmonare. Ha inciso 14 album, senza contare i singoli poi accorpati in antologie. Insieme ad altri artisti come Bruno Lauzi, Gino Paoli, Umberto Bindi e Luigi Tenco fa parte della Scuola genovese, un gruppo di cantanti che ha rinnovato profondamente la musica leggera italiana. I versi di Faber, che cantava di emarginati e sconfitti, sono un patrimonio inestimabile, un fiore all’occhiello per la cultura italiana da custodire e tramandare.