Una voce per Padre Pio, le pagelle: Anna Oxa di un altro mondo (6), Serena Brancale emozionante (9)

Sabato 28 giugno è andata in onda la 26esima edizione di Una voce per Padre Pio, il concerto benefico condotto da Mara Venier

Pubblicato: 29 Giugno 2025 07:00

Maria Francesca Moro

Giornalista e Lifestyle Editor

Giornalista e content editor. Dalla carta al web e ai social racconta di lifestyle, cultura e spettacolo.

È giunta alla sua 26esima edizione Una voce per Padre Pio, l’evento benefico che si pone l’obiettivo di raccogliere fondi a sostegno dei più deboli, seguendo l’esempio di carità e solidarietà di San Pio. Ed è proprio nella terra del santo che ha luogo il concerto, nella suggestiva Piazza Santissima Annunziata di Pietrelcina, per essere trasmesso in tutta Italia nel sabato sera di Rai 1.

Sul palco alcune delle voci più famose della musica italiana, tra talenti e emergenti e grandi maestri. Con Mara Venier a tirare le fila della serata, si susseguono al microfono Serena Brancale, Anna Oxa, Marco Masini e tanti altri. Intervallati dalle belle storie dei medici e dei volontari dell’associazione, che hanno invitato sul palco i piccoli bimbi che hanno ricevuto le cure necessarie grazie ai fondi raccolti lo scorso anno. Un’occasione per fare del bene, ma pur sempre uno spettacolo televisivo: immancabili allora, le nostre pagelle.

Mara Venier è sempre zia Mara. Voto: 10

Mara Venier è soprannominata Zia e non è un caso. La conduttrice è ormai una di famiglia per tutti gli italiani. È alla mano, affettuosa, premurosa e divertente. Sa fare il suo mestiere, lasciare spazio ai cantanti, lusingarli al punto giusto, toccare anche gli argomenti più delicati con sensibilità e grazia. È brava, come sempre, la zia Mara.

Albano unico. Voto: non classificabile

Albano è il simbolo della Puglia e in una serata dedicata al Santo regionale non poteva di certo mancare. Veterano della manifestazione – veterano dello spettacolo in generale – arriva sul palco vestito come sempre, con il solito cappello e le solite canzoni. Canta e lancia il suo appello, seppur incapace di ricordare il numero di telefono giusto. Albano Carrisi è un meme, fuori classifica.

Serena Brancale emoziona e si emoziona. Voto: 9

Ad aprire la serata è Serena Brancale, l’artista pugliese che, dopo una lunga gavetta, quest’anno ha scoperto il successo grazie alla partecipazione al Festival di Sanremo e alla sua irresistibile hit Anema e core. La cantante arriva sul palco con un look aggressivo e sensuale: un lungo e fasciante abito nero, con spacco vertiginoso e dettagli in oro. Ai piedi tacchi da capogiro. Ma se il look è da pantera, l’anima è quello di una gattina. Serena ringrazia Mara per l’opportunità e il pubblico per l’affetto dimostratole negli ultimi mesi. Ricorda la fatica fatta per arrivare fin qui e ringrazia ad ogni applauso. Un’anima bella dai piedi per terra (nonostante le calzature trampoli).

Anna Oxa esoterica, quasi aliena. Voto: 6

Non è solito concedersi ad eventi del genere, ma stavolta non ha potuto dir di no, di fronte al nobile fine e all’insistenza di Mara Venier. Anna Oxa è arrivata sul palco pugliese e ha lasciato tutti di stucco, e non solo per via della voce in grado di oltrepassare il muro del suono. La cantante ha assunto un look da cantautore indie, jeans sbrindellati, camiciona da boscaiolo, una cascata di gioielli di quelli che si trovano ai mercatini di artigianato. I capelli, lunghissimi, liscissimi, chiarissimi, sembrano invece quelli di una fata dei boschi. Nel complesso, tra acuti e tanto incomprensibili quanto affascinanti urli (non ci ha lasciato cantare Pensiero Stupendo) sembra arrivata davvero da un altro mondo. È esoterica, anche troppo. Non riusciamo a decidere se ci piace o se ci lascia semplicemente senza parole.

Orietta Berti torna la vecchia Orietta, ma solo per un attimo. Voto: 7

Negli ultimi tempi, Orietta Berti è diventata interprete di alcune delle hit più scanzonate e ascoltate dell’estate. Vestita di paillettes e piena di gioielli, si accompagna a personaggi al centro delle polemiche come Fedez, sulla cresta dell’onda come Achille Lauro o sfacciatamente comici come Fabio Rovazzi. Stasera, almeno per qualche minuto, è tornata a essere la Orietta Berti ascoltata dai nonni, riproponendo il bel canto dei suoi brani più classici. Ma è l’illusione di un attimo, subito dopo torna assieme a Rovazzi in quelle canzoni che i nonni non capiscono, ma che tanto piacciono ai nipoti.

Sal Da Vinci, un vero signore. Voto: 8

Non è il look ma il portamento, il modo di fare e quello di parlare. Sal Da Vinci è quel che si suol dire un vero signore. Sempre garbato e a modo, sceglie le parole giuste, è umile ed empatico. Si inchina di fronte ai volontari dell’associazione Una voce per Padre Pio che gli mostrano i pazienti cantare la sua canzone, non osa presentarsi a mani vuote e porta in dono alla padrona di casa una maglietta del Napoli vincitore. Che classe questo Sal Da Vinci.

Marco Masini, non cancelliamolo. Voto: 7

Marco Masini è vittima del suo tempo, un tempo in cui era accettabile e anche comprensibile dare della stro**a a una donna che ti ha detto no. Le canzoni non le può certo cambiare – le cantano tutti da sotto il palco, le conoscono tutti, sono i suoi bestseller – però lui non sembra più uno di quelli che ti insulta se gli dici di no. Ha il volto gentile e la parlata pacata di chi è felice di essere tornato dopo lunghi anni costretto a restare nell’ombra. La tenacia e la delicatezza di chi questa seconda occasione non ha intenzione di sprecarla.

Patty Pravo vera icona. Voto: 7

Ultimamente Patty Pravo è ovunque. Era al concertone riunione dei Pooh – a stuzzicare l’ex fidanzato Riccardo Cocciante, era al Tim Summer Hits e, adesso, è anche a Pietrelcina. D’altronde, le sue sono canzoni che non passano mai di moda, che mantengono il proprio fascino inalterato nonostante gli anni, anzi i decenni, che passano. E, oltre a essere una cantante suadente e la più stilosa dell’ultimo secolo, Mara Venier rivela che Nicoletta (il vero nome della diva) è anche un’amica preziosa, che le è stata vicino durante la malattia del marito Nicola. D’oro ha l’ugola e anche il cuore. Non ci stupisce che sia diventata l’icona che era ieri e che continua a essere oggi. Il bel voto, in ogni caso, lo meriterebbe anche solo per l’outfit, con l’incredibile tailleur glitterato e la vezzosa camicia giallo fluo.

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