In tv macina ascolti da far impallidire Sanremo, ma dietro le luci sgargianti e i sorrisi dei concorrenti, il gioco condotto da Stefano De Martino è sotto la lente d’ingrandimento di qualcuno. Striscia la Notizia continua a insinuare che le puntate siano meno casuali di quanto sembrino: i pacchi vincenti spesso spuntano magicamente in fondo alla serata, giusto in tempo per trainare il programma successivo.
E ora anche le associazioni dei consumatori alzano la voce. L’Unione Nazionale Consumatori denuncia squilibri tra chi gioca, mentre il Codacons si spinge oltre, parlando apertamente di possibili trucchetti che, se confermati, potrebbero far scattare l’ipotesi di truffa aggravata. Una bomba sotto il tavolo dorato del game show più popolare di Rai1.
Il servizio completo, con le dichiarazioni integrali, andrà in onda questa sera nel corso della puntata di Striscia alle 20:35 su Canale 5.
Affari Tuoi, le accuse di Massimiliano Dona sul budget nascosto
Nel servizio in onda stasera, Rajae pizzica l’avvocato Massimiliano Dona, volto noto dell’Unione Nazionale Consumatori, e queste sono alcune cose che dirà: “Se c’è un budget da rispettare, non c’è parità di trattamento tra tutti i concorrenti. Perché gli autori, dopo un tot di puntate vincenti, possono decidere di far giocare delle partite nelle quali si vince poco, proprio per rimanere nel budget prestabilito”.
Dona alza il velo sulle dinamiche di gioco e picchia duro: se davvero esiste un tetto massimo da non superare, allora è il caso di mettere nero su bianco tutto, senza infiocchettare la realtà. Perché a quel punto, di fortuna non resta che l’illusione. Le regole, dice in sostanza, dovrebbero essere chiare come il sole.
Premi altissimi sempre a fine puntata: strategia o caso?
Ufficialmente si tratta di fortuna, incroci di dita e scelte a caso tra pacchi blu. Ma poi, ed è qui che Striscia batte il dente, i premi da capogiro sbucano sempre quando il sipario sta per calare. Striscia la notizia ha messo il naso tra le puntate e ha notato un pattern degno di un algoritmo: i botti finali – tipo 100mila o 300mila euro – spuntano regolarmente negli ultimi minuti. Coincidenza? Oppure una strategia ben oliata per tenere lo spettatore incollato e lanciare con la giusta spinta il programma successivo? Le domande, ormai, galleggiano nell’aria come coriandoli a fine puntata.
“Questi meccanismi andrebbero esplicitati nel regolamento. Andrebbe scritto che il gioco non è legato alla fortuna, ma che c’è un budget da rispettare. Che ci saranno quindi delle puntate nelle quali si vince e altre in cui non è possibile vincere. Il tutto per evitare che ci siano concorrenti di serie A e altri di serie B”, prosegue Dona.
I trascorsi di Dona con Affari Tuoi
Non è la prima volta che Dona si occupa del programma. Come racconta Rajae nel servizio, in passato era stato coinvolto direttamente dalla Rai per monitorare la correttezza delle dinamiche. Una partecipazione interrotta bruscamente. “Sono stato espulso dal programma quando ho scoperto che c’era qualcosa che non andava bene”, racconta il presidente dell’associazione.
Esposto del Codacons: affari tuoi rischia l’accusa di truffa
Alle critiche dell’Unione Nazionale Consumatori si aggiunge ora anche l’iniziativa del Codacons, che ha inoltrato una segnalazione formale all’Agcom, all’Antitrust e alla Procura della Repubblica di Roma. Secondo quanto riportato dall’associazione, i contenuti diffusi da Striscia suggerirebbero una gestione controllata delle vincite, in modo da mantenere sotto controllo l’esborso economico complessivo dell’emittente.
Il Codacons ha dichiarato che se davvero le vincite venissero distribuite secondo criteri predefiniti, saremmo davanti a una possibile violazione delle norme sulla trasparenza commerciale. L’associazione ipotizza l’esistenza di una strategia nascosta che, se confermata, potrebbe configurare gli estremi di una truffa aggravata e di una condotta commerciale ingannevole. Il pubblico, infatti, sarebbe indotto a credere che il gioco sia interamente basato sulla sorte, mentre dietro le quinte ci sarebbe una regia ben diversa.
La strana coincidenza dell’inchiesta di Striscia la Notizia
Striscia che urla allo scandalo? Déjà vu. Non è la prima volta che il tg satirico si fionda su Affari Tuoi. Già nel 2004 erano partiti i sospetti: concorrenti che sembravano attori, partite con il copione in tasca e una denuncia Rai-Mediaset per diffamazione. Tutto finito nel dimenticatoio, con il programma ancora in onda e nessun effetto collaterale apparente.
Nel 2013 altra bordata: Striscia ci ricasca, fa le pulci alle puntate e nota che i premi grossi fanno capolino sempre alla fine. Strano, sì. Ma anche allora tutto si è sgonfiato senza scossoni.
E oggi, eccoci di nuovo. Solo che stavolta Affari Tuoi vola alto negli ascolti, mentre Striscia fatica a ritrovare lo smalto dei tempi d’oro. Coincidenze? Forse. O forse no. Di certo, la nuova bufera mediatica arriva puntuale come il jingle di fine sigla.