La Rai cambia volto. Con la presentazione ufficiale dei palinsesti Rai per la stagione 2025-2026, l’azienda di Viale Mazzini ha mostrato chiaramente che il futuro si costruisce anche facendo scelte difficili. Addii pesanti, programmi sospesi e volti noti che spariscono dalla prima fila in cui la parola d’ordine è razionalizzazione. Si taglia per contenere i costi e si modifica per rafforzare ciò che non regge in termini di ascolti. Ma il cambiamento, si sa, ha un prezzo. E questo prezzo, almeno per ora, sembra essere rappresentato da una lunga lista di esclusi.
I grandi esclusi dai palinsesti Rai
Uscita di scena, seppur forse temporanea, per due figure amatissime: Alessia Marcuzzi e Alessandro Cattelan. Per entrambi, i palinsesti Rai non prevedono un ruolo attivo nella prossima stagione. Nessuna collocazione e nessun nuovo progetto in vista con Boomerissima e Obbligo o verità, le due scommesse che avevano segnato il ritorno della Marcuzzi in Rai, che vengono cancellati. Un doppio colpo che lascia la conduttrice fuori dai giochi.
Ancora più simbolico il destino di Cattelan. Il suo E poi c’è Cattelan si ferma, e con lui sfuma anche la visione di una Rai che sa dialogare con le generazioni più giovani. Il suo stile, ironico e contemporaneo, non ha trovato terreno fertile nel servizio pubblico: “Cattelan è un talento complesso per la tv generalista“, ha spiegato il Direttore della Direzione Coordinamento Generi, Stefano Coletta, in conferenza stampa. Un’occasione persa? Forse. Intanto, si mormora che Mediaset stia preparando il terreno per accoglierlo a braccia aperte.
I format che chiudono
Ogni cambio di stagione televisiva lascia dietro di sé una scia di titoli sospesi, esperimenti non riusciti o semplicemente sacrificati in nome della riorganizzazione. E i palinsesti Rai 2025-2026 non fanno eccezione. Petrolio, lo storico programma di inchiesta condotto da Duilio Giammaria, non tornerà. A cadere sotto la scure sono anche Citofonare Rai2 con Simona Ventura e Paola Perego — forse destinato a una riformulazione dopo le gare di sci che terminano a marzo — e Il fattore umano, spazio riflessivo di Rai3.
A sorprendere davvero, però, sono alcune uscite inattese. Agorà Weekend chiude nonostante una buona tenuta negli ascolti. Linea di confine, Tango e Rebus escono dai radar. Il palinsesto si alleggerisce, certo, ma lascia una sensazione di vuoto, come se mancasse il tempo per una vera maturazione dei progetti.
Le novità
Ma tra addii e sospensioni, la Rai rilancia una nuova offerta con volti emergenti, linguaggi più semplici e spazi riorganizzati. Bar Centrale, il nuovo format con Elisa Isoardi, debutterà a ottobre, prendendo il posto di Sabato in diretta. Emma D’Aquino, Francesco Giorgino e Vincenzo Schettini restano invece fuori dall’offerta attiva. Le loro esperienze, alcune anche promettenti, non trovano spazio nella nuova architettura editoriale. L’obiettivo è ridurre i costi, ripensare le fasce orarie deboli e dare più coerenza alla programmazione. Ma la domanda resta: è possibile innovare davvero senza rischiare un po’ di più, senza dare tempo ai progetti di maturare?
I palinsesti Rai 2025-2026 raccontano di un’azienda che vuole cambiare pelle, riorganizzarsi ed essere più efficiente. Ma nel processo, si corre il rischio di perdere pezzi importanti. L’uscita di Alessandro Cattelan e Alessia Marcuzzi, insieme alla cancellazione di programmi già strutturati, segna un passaggio tecnico ma anche culturale. Un cambio di sguardo, forse necessario, ma che lascia pendente qualche interrogativo.