Myrta Merlino, la richiesta di Lucio Presta come buonuscita da Pomeriggio Cinque

Emergono nuovi dettagli sull'addio di Myrta Merlino a "Pomeriggio Cinque": cos'avrebbe chiesto Lucio Presta per lei

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Martina Dessì

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Content editor di tv, musica e spettacolo. Appassionata di televisione da sempre, designer di gioielli a tempo perso: ama i particolari, le storie e tutto quello che brilla.

Pubblicato: 12 Giugno 2025 13:31

Una buona uscita, in televisione, è talvolta una questione di stile. Per Myrta Merlino, che ha lasciato Pomeriggio Cinque dopo due stagioni tra molte turbolenze ma anche tante soddisfazioni, Lucio Presta aveva l’idea ambiziosa di una prima serata. Sarebbe stato un riconoscimento per l’impegno, la professionalità innegabile e, in fondo, una forma commiato per questo tempo trascorso insieme. Ma la porta si è chiusa in fretta, dato che Mediaset ha detto no.

Come riporta Fanpage, pare che Pier Silvio Berlusconi sia stato irremovibile, negando l’access prime time e altre vetrine d’onore. E, quindi, la stagione di Merlino a Canale5 si chiude senza premi di consolazione. Il rifiuto sarebbe stato strategico visto che il Gruppo avrebbe deciso di guardare altrove alla ricerca di un’identità editoriale diversa, e la conduttrice — per quanto solida e riconoscibile — sembra ormai fuori da questo disegno.

Il destino di Myrta Merlino a Mediaset

L’immagine è familiare a chi segue la televisione italiana. Myrta Merlino dietro un tavolo, in pieno giorno, mentre snoda con autorevolezza i fili della cronaca e della politica. È lo scenario che potrebbe riproporsi, con un ritorno in fascia mattutina — proprio come ai tempi de L’Aria che Tira su La7. Un passo indietro? Forse. Ma anche un ritorno alle origini, a quella cifra giornalistica che ha reso la conduttrice una delle voci più rispettate del daytime.

Il trasloco da Pomeriggio Cinque alla fascia mattutina, però, racconta anche un’altra verità. L’esperimento non ha funzionato o, almeno, ha funzionato solo in parte. Myrta Merlino ha faticato a conquistare il pubblico di Canale5, abituato al tono popolare e diretto che per anni ha fatto la fortuna di Barbara d’Urso. La sua conduzione, più rigorosa e spesso più distante, ha creato una frattura che i dati d’ascolto non hanno perdonato. Il contenitore pomeridiano continua in estate nella versione condotta da Alessandra Viero, che certamente non prenderà il timone della versione madre al via in autunno e che potrebbe essere affidato a Gianluigi Nuzzi.

Cosa succede agli altri programmi

Intorno a lei, i tasselli si muovono. La programmazione Mediaset è in fermento, con Paolo Del Debbio prolungato d’ufficio, Quarta Repubblica ancora senza un’alternativa, e il cantiere dell’access prime time ancora aperto. Nomi che saltano e ruoli che si ricompongono. Anche il destino di Gianluigi Nuzzi, indicato come il successore a Pomeriggio Cinque, si inserisce in un gioco a incastri delicato, dove ogni scelta influenza tutte le altre. Almeno per lui, pare che sia confermata la conduzione di Quarto Grado.

Myrta Merlino, con il suo profilo da professionista rigorosa e autonoma, è diventata una figura difficile da collocare in questo scenario liquido. Non abbastanza pop per il pomeriggio, troppo ingombrante per essere una semplice pedina mattutina. E così, la sua traiettoria diventa il simbolo di un momento più ampio di trasformazione e incertezza televisiva. Non si è però mai arresa. Ha raccolto il testimone con grande coraggio e ha provato, non senza difficoltà, a fare suoi i principi cardine del format che era comunque nato da un’impronta molto diversa. Sono stati due anni trascorsi rapidamente e che hanno portato a un epilogo che comunque rende giustizia al lavoro fatto in questo biennio così difficile per la generalista la quale va incontro, inevitabilmente, a un cambiamento di rotta epocale.