Francesca Manzini si commuove a La Volta Buona: “Non ho voluto più mangiare”

Ospite de La Volta Buona, la conduttrice e imitatrice Francesca Manzini torna a parlare dei disturbi alimentari e non trattiene la commozione

Pubblicato: 16 Aprile 2025 15:43

Nicoletta Fersini

Giornalista, Content Editor, SEO Copywriter

Giornalista ed evocatrice di parole: appassionata di lifestyle, tv e attualità. Inguaribile curiosa, osserva il mondo. Spesso sorseggiando un calice di vino.

Francesca Manzini ha parlato spesso dei disturbi alimentari che hanno segnato buona parte della sua vita, sin dall’adolescenza. Un modo per raccontarsi, ma soprattutto per sensibilizzare su un tema tanto delicato quanto importante. È tornata a farlo nello studio de La Volta Buona, nel salotto di Caterina Balivo che ha dedicato uno spazio al tema, e non è riuscita a trattenere la commozione ricordando quegli anni bui, dai quali finalmente è uscita, grazie all’aiuto di professionisti.

Francesca Manzini ricorda gli anni segnati da anoressia e bulimia

Non è stato semplice uscirne, lo ha sempre ribadito. Francesca Manzini a La Volta Buona si è commossa ripensando a quegli anni bui che sono stati segnati dapprima dall’anoressia, poi dalla bulimia. Parlare di disturbi alimentari, fortunatamente, non è più il tabù di un tempo e raccontare la propria esperienza è per la conduttrice e imitatrice un’occasione per sensibilizzare su un tema tanto importante, specialmente per le ragazze e i ragazzi che vivono situazioni analoghe in un’età delicata come può essere l’adolescenza.

A 15 anni è entrata nel vortice dell’anoressia: “Era dovuta a quello che per me era un lutto, quando ti crolla una famiglia… I miei genitori si stavano separando, non c’era più niente e io sono andata in lutto e nel composto chimico delle catecolamine, che vuol dire che l’evento traumatico mi ha portato in noradrenalina, quindi in grande deperimento – ha raccontato -. Non ho voluto più mangiare, neanche bevevo più. Mi ricordo che mia madre mi umettava un po’ le labbra. È tremendo. Fino a stare con la flebo. Sono arrivata a 47 chili e poi mi sono ripresa”.

Una parabola discendente da cui sembrava finalmente uscita, ma che poi è di nuovo degenerata in quella che ha definito, ironicamente, la “fantastica amica bulimia“. “Perché poi questi mali devono essere tuoi amici, li devi stringere forte per debellarli, non c’è niente da fare. Vai in ascolto, subisci, poi ti svegli. Adesso sto bene“, ha concluso, infine, riuscendo appena a trattenere le lacrime.

Francesca Manzini, la rinascita dopo i disturbi alimentari

Per sua stessa ammissione, Francesca Manzini adesso sta bene. Ne aveva già parlato in una precedente intervista al settimanale Gente dove, con grande onestà, aveva raccontato di essersi “fermata poco prima del punto di non ritorno”. Fondamentale in questo triste quanto pericoloso scenario il supporto spirituale, ma anche quello di uno psicoterapeuta cognitivo-comportamentale, con cui ha avviato un lungo percorso che l’ha portata a una vera e propria rinascita.

Paradossalmente, a incidere è stato l’ennesimo evento traumatico, quella pandemia che ci ha costretti a stare rinchiusi e distanti, a sopportare i problemi di salute e, per molti, a veder andare via le persone più care. “Ha risvegliato in me la voglia di vivere – aveva spiegato nell’intervista -. (…) Ho capito che non si guarisce mai dai disturbi alimentari, che le ricadute sono frequenti, ma ora posso controllarle. (…) Ogni giorno è una conquista“.

Oggi Francesca Manzini continua a curare la propria alimentazione, per motivi strettamente legati alla salute, avvalendosi del supporto di professionisti, inclusi uno psicoterapeuta e un endocrinologo.

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