Ci sono alcune stelle che brillano sempre, al di là del tempo che passa e del vorticoso business cinematografico che corre veloce e regala agli spettatori volti sempre nuovi e talentuosi. Alcune interpreti, però, sembrano essere fuori dal tempo e dagli schemi.
Una di queste è Kim Novak, incredibile e bellissima attrice che la 92 anni riceve il Leone d’Oro alla carriera del Festival del cinema di Venezia 2025.
Kim Novak, la bellissima ribelle che visse due volte
Occhi magnetici, animo ribelle e quella verve capace di ammaliare grandi registi internazionali. Kim Novak, all’anagrafe Marilyn Pauline Novak, può vantare una carriera luminosa e sempre in linea con i suoi ideali.
Nata nel 1933, la sua carriera parte da giovanissima, quando a soli 18 anni le si apre davanti una strada come modella. È però a metà degli anni ’50 che il talento cinematografico di Kim viene notato: dopo alcune parti minori, lavora con artisti del calibro di Billy Wilder, Otto Preminger, Robert Aldrich George Sidney e Richard Quine.
Tra i suoi film più celebri L’uomo dal braccio d’oro, Picnic, Una strega in paradiso, Baciami stupido, Quando muore una stella e, ovviamente La donna che visse due volte, capolavoro di Alfred Hitchcock del 1958.

Sempre fedele a se stessa, Kim Novak nel corso della sua carriera si è poi battuta per rendere il mondo del cinema più giusto: aprì una propria casa di produzione e scioperò per cercare di rivedere uno stipendio decisamente inferiore rispetto a quello dei suoi colleghi maschili. Un esempio di talento e determinazione fino alla scelta di ritirarsi dalle scene per allontanarsi da quel mondo dorato e dedicarsi alla sua vita privata.
Kim Novak, il Leone d’Oro alla carriera
Ed è proprio per il suo magnetismo e per il suo talento che l’ha resa una star senza pretendere di esserlo, che il Festival del Cinema di Venezia ha scelto di omaggiarla con il Leone d’Oro alla carriera: un premio conferito da uno dei Festival cinematografici più prestigiosi che, nel 2025, si tiene dal 27 agosto al 6 settembre.
Ad annunciare il conferimento del premio, i direttore Alberto Barbera, che la racconta come: “Assurta al ruolo di Diva senza averne l’intenzione, Kim Novak è stata una delle protagoniste più amate di un’intera stagione del cinema hollywoodiano, dall’esordio casuale alla metà degli anni Cinquanta, sino al prematuro e volontario esilio dalla prigione dorata di Los Angeles, non molto tempo dopo. Un sistema che l’attrice non ha mai smesso di criticare, scegliendo i suoi ruoli e anche il suo nome”.
Proprio per questo, “Il Leone d’Oro alla carriera intende celebrare una star libera, una ribelle nel cuore del sistema, che ha illuminato i sogni della cinefilia prima di ritirarsi in un ranch nell’Oregon per dedicarsi alla pittura e ai cavalli.”
Il premio è stato accettato dall’attrice che, molto emozionata, ha commentato: “Sono molto, molto colpita di ricevere il prestigioso premio del Leone d’oro da un festival cinematografico tanto rispettato. Essere riconosciuta per l’insieme del mio lavoro in questo momento della mia vita è un sogno che si avvera“.