Il suo stile inconfondibile, la passione bruciante per l’attualità e quell’energia instancabile anche dopo ore di diretta: Enrico Mentana è diventato, nel corso degli anni, molto più che il direttore del TgLa7. È una voce, un volto, un punto di riferimento. Ma ora, a poche settimane da un anniversario importante, è lui stesso a insinuare il dubbio: “Devi capire tu quando è il momento di staccare”. Le sue parole hanno subito acceso il dubbio tra i follower più affezionati.
Enrico Mentana lascia TgLa7? “Bisogna capire quando staccare”
Con un messaggio caricato su Instagram, tra una foto d’archivio e un po’ di malinconia tra le righe, Enrico Mentana ha spiazzato tutti. “Il 2 luglio saranno 15 anni da quando presi la guida del TgLa7”, scrive. Una ricorrenza che diventa pretesto per un bilancio personale, un viaggio nella sua carriera, che spazia dagli esordi al Tg1, passando per la nascita del Tg5, fino all’approdo a La7.
“Un grande viaggio, anche per me che pure avevo vissuto i primi 12 anni del Tg5, e da redattore ne avevo trascorsi 9 al Tg1. Tutti intensissimi, e esaltanti. Tutti affrontati come fosse stato ‘per sempre’, senza mai pensare a un altrove, a cosa fare dopo”. Un racconto sincero e intimo, che lascia intravedere l’ipotesi più temuta: che Chicco – così lo chiamano affettuosamente in molti – possa davvero pensare di dire addio al TgLa7.
Ma è quella frase finale a colpire maggiormente: “Il più grande insegnamento è un altro: devi capire tu quando è il momento di staccare, senza che siano gli altri, o il pubblico, a dirtelo”. È davvero un addio? O solo una riflessione malinconica su quanto è passato e quanto resta ancora da fare?
La rivoluzione silenziosa del TgLa7
Quando Enrico Mentana arrivò a La7 nel 2010, la rete aveva ancora un’identità incerta. Ma sotto la sua guida, il TgLa7 ha trovato una voce. Un taglio editoriale asciutto, diretto, ma mai sensazionalistico. Mentana ha costruito un telegiornale solido, autorevole e rispettato anche da chi non ne condivide le posizioni.
E lo ha fatto senza cedere a compromessi, mantenendo viva quella vocazione giornalistica che lo accompagna fin dai primi passi in Rai. Negli anni, il direttore ha raccontato le crisi di governo, le pandemie, le guerre, le elezioni più combattute. Sempre con quello stile inconfondibile che è un misto di rigore e ironia, lucidità e passione.
Ufficialmente, il contratto che lega Enrico Mentana a La7 – rete di proprietà di Urbano Cairo – scadrà nel giugno 2026. Eppure, quelle parole condivise sul suo profilo personale hanno tutta l’aria di una confessione anticipata. Nessuna conferma, nessun addio ufficiale, ma il tempismo e il tono scelto non lasciano indifferenti.
Con il suo solito savoir faire, Mentana ha scelto di non chiarire. Nessuna risposta diretta ai commenti preoccupati, nessun comunicato. Solo il silenzio, che – nel suo caso – vale più di mille parole. E questo lascia spazio a tutte le interpretazioni. Sta davvero pensando di lasciare? Oppure è solo il modo, tutto suo, di marcare una tappa importante?
Il 2 luglio, data simbolica del suo insediamento a La7, si avvicina. I riflettori si accendono, gli occhi si puntano su di lui. Enrico Mentana, ancora una volta, è al centro della scena. Ma questa volta, il copione lo scrive solo lui.