Al Bano in Russia 2 anni dopo le critiche a Pupo, lui si difende a La Volta Buona

Al Bano e Iva Zanicchi a San Pietroburgo per un gande concerto. A La Volta Buona il cantante si è difeso, rispondendo alle tante critiche subite in queste ore dopo le accuse a Pupo

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Luca Incoronato

Giornalista

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Pubblicato: 20 Giugno 2025 15:21

Sono trascorsi poco più di due anni da quanto Al Bano attaccava il collega Pupo per la sua scelta di accettare l’invito ricevuto per cantare in Russia. Oggi, però, a San Pietroburgo è stato lui a mettere piede, accompagnato da Iva Zanicchi. In collegamento audio con La Volta Buona ha poi voluto spiegare le motivazioni alla base della decisione. Al tempo stesso si è difeso dalle critiche che in queste ore lo stanno travolgendo.

Al Bano in Russia

Caterina Balivo ha ospitato, telefonicamente, Al Bano nella propria trasmissione. Lo ha fatto dopo aver spiegato al suo pubblico che il famoso cantante, insieme con Iva Zanicchi, si è recato in Russia per un importante concerto.

Del resto la musica italiana, soprattutto quella di una certa epoca, è ancora tremendamente amata nell’est Europa e oltre. Sono dunque atterrati a San Pietroburgo e, come il cantante ha spiegato, il viaggio è stato ottimo, così come lo è stata la compagnia della collega.

“Ci conosciamo da anni ma è come se la vedessi sempre per la prima volta”, ha detto, qualsiasi cosa voglia significare. Immancabili però le critiche, che Al Bano ha deciso di affrontare con una certa rabbia, offrendo questa personale versione dei fatti.

Risposta alle critiche

Prima di riportare le parole dell’ugola di Cellino San Marco, occorre fare un passo indietro. Nel 2023 lui pronunciava queste parole in riferimento a Pupo: “Lui è libero di fare ciò che vuole, indubbiamente. Bisogna però chiedersi se sia opportuno in questo momento andare a fare la star in Russia. Quando sarà il momento opportuno, sarò ben felice di fare due concerti per festeggiare la pace. Uno a Kiev e uno nella Piazza Rossa di Mosca”. Parole tutt’altro che vuote, considerando la decisione di cancellare due concerti, a Mosca e a San Pietroburgo, per una questione morale: “Nella vita occorrono dei principi”.

E ora? Di pace neanche l’ombra. Il numero delle vittime è da allora aumentano tremendamente. Ciò che resta di Kiev è un lontano ricordo della città che era prima del conflitto e la Russia continua a tenere in scacco la vita di milioni di persone.

A La Volta Buona Al Bano ha però dipinto questo scenario: “Chi critica è chi all’esterno e non conosce i fatti. Non sanno che in Russia noi siamo messaggeri di pace. È il mio mestiere e lo farò sempre, contro tutto e tutti. Mi sento tale da sempre, anche perché sono nato nel 1943, quando ancora cadevano le ultime bombe della seconda guerra mondiale. Mio padre mi ha parlato della sua prigionia e di chi moriva al suo fianco”.

Ha riportato quello che è stato il suo messaggio. Gli avevano fatto fare una guerra ma lui aveva scelto di non uccidere. Al Bano sostiene di portare questo messaggio nel mondo, anche se appare complesso pensare di poter tenere un comizio politico pro cessate il fuoco a San Pietroburgo.