Tumore della mammella, cos’è e quando è indicata la crioablazione

La crioablazione rapida e ben tollerata che dura circa 30 minuti e può essere determinante nella cura del tumore al seno: come funziona

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Federico Mereta

Giornalista Scientifico

Laureato in medicina e Chirurgia ha da subito abbracciato la sfida della divulgazione scientifica: raccontare la scienza e la salute è la sua passione. Ha collaborato e ancora scrive per diverse testate, on e offline.

Pubblicato: 27 Marzo 2025 09:58

Si usa già per le lesioni benigne della mammella. Ma ora, in casi selezionati, può avere significato anche nel trattamento del tumore al seno. Si chiama crioablazione e, come spiegano gli esperti dell’Unità di Radiologia senologica del Policlinico di Milano, può trovare spazio anche nelle forme maligne.

Cos’è la crioablazione

Il termine fa capire che si tratta di una tecnica che sfrutta l’azione delle basse temperature. In pratica si tratta di una tecnica percutanea guidata da ecografia. Attraverso una millimetrica incisione cutanea, l’operatore introduce un’agosonda di 17 Gauge in grado di creare una sfera di ghiaccio attorno alla lesione tumorale.

Così, grazie al freddo estremo, si determina la necrosi cellulare attraverso fasi alternate di congelamento per decompressione di argon e scongelamento tramite riscaldamento elettrico. La procedura si svolge in anestesia locale, dura circa 30 minuti ed è eseguita in regime ambulatoriale, consentendo alle pazienti di tornare a casa nella stessa giornata.

“L’applicazione della crioablazione in ambito senologico rappresenta un’importante innovazione per il trattamento del tumore al seno – spiega Serena Carriero, Radiologa presso l’Unità di Radiologia Senologica dell’Ospedale Maggiore Policlinico di Milano. È una procedura rapida e ben tollerata, con rare complicanze, che garantisce ottimi risultati estetici e psicologici. I primi studi in corso confermano la sua efficacia e la soddisfazione delle pazienti, che apprezzano il ridotto impatto estetico e il recupero immediato.”

Quando può servire e per chi è indicata

Questa procedura mini-invasiva può essere proposta come alternativa alla chirurgia per il tumore al seno in pazienti selezionate alle riunioni multidisciplinari della Breast Unit, previo accordo di tutti i professionisti coinvolti, dal radiologo al chirurgo, oncologo e patologo.

“In questo contesto, per la diagnosi e la selezione delle pazienti ci aiuta anche l’intelligenza artificiale, in uso presso il nostro centro in diversi ambiti della radiologia – sottolinea Sonia Santicchia, Responsabile dell’Unità di Radiologia Senologica e Coordinatore della Breast Unit del Policlinico di Milano.

La crioablazione viene attualmente proposta alle donne che, per condizioni generali e comorbidità, non possono essere sottoposte all’intervento chirurgico o alle terapie farmacologiche specifiche del caso. Offre numerosi vantaggi, come la minor invasività, la rapida ripresa, l’assenza di cicatrici chirurgiche e di dolore post-operatorio.

Ci auguriamo per il futuro che questa procedura possa venire presto validata su larga scala, per permetterne l’accesso a sempre più donne con diagnosi di tumore mammario. La radiologia interventistica si riconferma una disciplina avanguardistica anche in ambito senologico, in grado di trarre beneficio dalle numerose innovazioni tecnologiche che caratterizzano il periodo storico che viviamo”.

Presente e futuro

Come ricorda Gianpaolo Carrafiello, Direttore di Radiologia della Fondazione IRCCS Ca’ Granda, Ospedale Maggiore Policlinico di Milano e Professore Ordinario dell’Università di Milano, “l’ablazione è una tecnica che utilizziamo da anni per il trattamento di alcuni tipi di tumore e i dati preliminari dimostrano che potrebbero beneficiare di questa procedura anche pazienti affette da tumore della mammella.

In un’epoca in cui la medicina si avvale sempre più di tecnologie avanzate, il ruolo del radiologo è cambiato: oggi non ci limitiamo a fare diagnosi ma interveniamo attivamente nel trattamento delle patologie, instaurando un rapporto diretto con i pazienti.

Grazie alla crioablazione, il Policlinico di Milano si conferma un centro di riferimento nella radiologia interventistica applicata anche alla senologia, offrendo una nuova opportunità con una procedura meno invasiva, sicura ed efficace.”

La ricerca e l’innovazione nel trattamento del tumore al seno continuano a progredire con l’obiettivo di migliorare sempre più le opzioni terapeutiche disponibili. La crioablazione rappresenta un passo importante in questa direzione, dimostrando come la tecnologia possa trasformare l’approccio alla cura del cancro, garantendo trattamenti sempre più mirati e personalizzati per le pazienti e dando speranza anche ai casi non operabili.

Le indicazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a scopo informativo e divulgativo e non intendono in alcun modo sostituire la consulenza medica con figure professionali specializzate. Si raccomanda quindi di rivolgersi al proprio medico curante prima di mettere in pratica qualsiasi indicazione riportata e/o per la prescrizione di terapie personalizzate.