L’ultimo Rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità indica che 1/4 della popolazione tra i 35 e i 74 anni, presenta un’ipercolesterolemia (colesterolo totale > 240 mg/dL), con una prevalenza maggiore tra le donne e nel Nord d’Italia. Ogni anno si registrano oltre 390.000 ospedalizzazioni per malattie cardiovascolari, pari al 20% dei ricoveri totali in regime ordinario.
“Questi dati non sono numeri astratti ma indicano luoghi, persone e famiglie che affrontano ogni giorno le conseguenze di una gestione frammentata. Dobbiamo garantire aderenza, monitoraggio e semplicità nei percorsi di cura – ricorda Gianfranco Sinagra, Presidente Eletto della Società Italiana di Cardiologia (SIC) – valorizzando anche quelle soluzioni terapeutiche con frequenza di somministrazione e tollerabilità vicine alle esigenze del paziente”.
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L’importanza dell’aderenza alle cure
Dalla nuova ricerca IQVIA Italia emerge un dato preoccupante: 1 paziente su 3, nonostante abbia già avuto un evento cardiovascolare non segue correttamente le terapie prescritte né si sottopone ai controlli raccomandati. Il 28% non conosce i propri valori di colesterolo LDL e oltre la metà (58%) non conosce il valore target da raggiungere.
“Il fenomeno dei pazienti fuori dal percorso di cura ci dice che oltre a prescrivere una terapia – sottolinea Alberico Catapano, Presidente della Società Italiana per lo Studio dell’Aterosclerosi (SISA) – serve creare le condizioni perché venga poi seguita. L’aderenza nasce da una relazione di fiducia e anche dalla possibilità di accedere a soluzioni terapeutiche innovative più semplici da seguire e più efficaci nel lungo periodo”.
La ricerca IQVIA Italia ha rilevato come molti pazienti vivano la propria condizione con ansia, paura del giudizio e difficoltà a comunicare. Quasi il 40% dei pazienti dichiara di non aver compreso con chiarezza le informazioni fornite dal medico sul rischio cardiovascolare, come prevenirlo e sulle terapie. Tra i pazienti meno coinvolti nel percorso di cura il 51% non assume regolarmente i farmaci e circa il 40% ha interrotto la terapia per sfiducia.
Infarto, il lunedì è il giorno più a rischio
Secondo uno studio della British Cardiovascular Society, il lunedì è il giorno in cui si registra il maggior numero di infarti gravi (STEMI), con un incremento del 13% rispetto agli altri giorni della settimana.
Un dato che trova conferma anche in Italia, dove lo stress, le abitudini irregolari e la trascuratezza del weekend si fanno sentire proprio all’inizio della settimana.
“La prevenzione cardiovascolare rientra nel concetto di cultura della salute – precisa Emanuela Folco, Presidente Fondazione Italiana per il Cuore (FIPC) – e inizia da scelte quotidiane più consapevoli che possono fare davvero la differenza in ogni piccolo gesto. Per questo è fondamentale aiutare le persone a capire, agire e mantenere nel tempo comportamenti salutari”.
Una campagna per proteggere il cuore
La campagna Novartis Da Quore a Cuore è tornata proprio con lo scopo di sensibilizzare sull’importanza di prendersi cura del proprio cuore ogni giorno. Attraverso una installazione in piazza XXV aprile a Milano, dal forte impatto visivo, costituita da di due mani disallineate che, con “un gesto”, si incastrano fino a formare un cuore perfetto, si torna a parlare di rischio cardiovascolare, aderenza, consapevolezza e prevenzione.
La campagna prosegue per tutto il 2025 con eventi sul territorio, incontri con gli specialisti, materiali divulgativi e un programma educativo online. Le persone ad alto rischio cardiovascolare, chi ha già vissuto un evento acuto e chi fatica a seguire correttamente la terapia, potranno accedere a consulti gratuiti, contenuti personalizzati e supporto continuo.
“Con questa campagna vogliamo essere vicini alle persone non solo con l’ascolto, ma anche con soluzioni concrete. L’innovazione terapeutica oggi – conclude Chiara Gnocchi, Country Comms &Advocacy Head Novartis Italia – ci permette di semplificare i percorsi di cura e migliorare l’aderenza, soprattutto per chi ha già vissuto un evento cardiovascolare o è ad alto rischio. Perché la prevenzione non si ferma alla diagnosi ma continua ogni giorno, con strumenti accessibili e relazioni di fiducia”.
Per maggiori informazioni e per accedere al programma educativo online Da Quore a Cuore, è possibile iscriversi attraverso il sito ufficiale della campagna “Ascolta il tuo battito” o sulla pagina Facebook.