Cozze e frutti di mare, cinque consigli per un consumo sicuro

Cozze, vongole, ostriche, capesante vanno consumate tenendo conto di alcuni importati accorgimento per evitare rischi

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Federico Mereta

Giornalista Scientifico

Laureato in medicina e Chirurgia ha da subito abbracciato la sfida della divulgazione scientifica: raccontare la scienza e la salute è la sua passione. Ha collaborato e ancora scrive per diverse testate, on e offline.

Pubblicato: 4 Aprile 2025 09:53

Difficile resistere. Tra cozze, vongole, capesante per arrivare fino a ostriche e simili, le leccornie si assommano. E non solo sul fronte del gusto. Sotto l’aspetto nutrizionale i molluschi bivalvi si caratterizzano per la loro ricchezza in iodio e ferro e, purtroppo, per l’elevato contenuto di sale, che può avere azioni sulla pressione arteriosa. Attenzione deve fare anche chi soffre di iperuricemia, e magari è più soggetto da attacchi di gotta.

Detto questo, pensiamo al piacere della tavola. Ma teniamo presente che ci vuole attenzione: occorre acquistare i frutti di mare da rivenditori sicuri e soprattutto, se ci sono persone che potrebbero avere problemi anche dalla minima alterazione dei cibi, ricordare di cuocerli a dovere.

Debbono fare particolare attenzione al consumo di frutti di mare non adeguatamente cucinati le donne in gravidanza, gli anziani e i bambini che hanno problemi a carico del sistema immunitario. Per tutti loro il consiglio è quello di consumare le cozze solo dopo averle cucinate a lungo, magari nel classico sugo con pomodoro che ricorda il ragù di carne, perché in questo modo l’alimento arriva a temperature tali di distruggere gli eventuali patogeni presenti.

Non basta quindi la classica scottata che si dà per far sì che le cozze si aprano, se si vuole essere certi sotto l’aspetto della sicurezza, ma questi alimenti vanno portati a temperature più elevate. Per questo motivo, le vongole possono nascondere qualche insidia in più, anche perché cuocendole troppo si rischia di modificare pesantemente la loro consistenza.

Ecco, comunque, cinque cose da tenere a mente per chi ama cozze, vongole e simili.

  1. Verificate che le valve siano ben chiuse: scartate le cozze e le vongole rotte oltre a quelle leggermente aperte che non si richiudono dando un colpetto sull’animale.
  2. Fate attenzione a cosa accade al momento dell’apertura: è importante che l’acqua che viene fuori dalle valve sia limpida, non abbia colori e mantenga un odore salmastro.
  3. Eliminate la sabbia eventualmente presente all’interno: mettete i frutti di mare in una bacinella con acqua e 30 grammi di sale per litro d’acqua per togliere la sabbia.
  4. Mangiate i molluschi appena acquistati: la tendenza a deteriorarsi per le carni è molto rapida, soprattutto quando salgono le temperature esterne.
  5. Consumate i molluschi ben cotti: consiglio utile soprattutto per le persone che possono essere particolarmente sensibili alle infezioni, come donne incinte anziani e bambini deboli.

Il consiglio finale

Il limone non serve. Se amate il gusto di qualche goccia di limone sulla cozza da consumare fate pure. Ma non pensate che così facendo potrete disinfettare i frutti di mare. Il succo di limone non va considerato considerarlo un modo per “ripulire” le cozze da microorganismi o altro.

Le indicazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a scopo informativo e divulgativo e non intendono in alcun modo sostituire la consulenza medica con figure professionali specializzate. Si raccomanda quindi di rivolgersi al proprio medico curante prima di mettere in pratica qualsiasi indicazione riportata e/o per la prescrizione di terapie personalizzate.