Re Carlo e il Principe Harry più lontani che mai. Il rapporto tra padre e figlio sembra davvero irrecuperabile. Il Duca di Sussex è tornato per qualche giorno a Londra ma non ha incontrato il sovrano, che preferisce stargli lontano. E ora il quarantenne ha condiviso nuove informazioni sulla famiglia reale tutt’altro che positive. Ancora accuse da parte di Harry che, sebbene si senta stufo di certe situazioni, non ha proprio alcuna intenzione di mollare le sue battaglie, quelle che gli stanno più a cuore.
Continua lo scontro tra Carlo ed Harry
Re Carlo ed Harry si sono tenuti alla larga dopo che il Principe è tornato nel Regno Unito per un ricorso in tribunale sulla sua sicurezza e quella dei suoi figli.
Harry, comparso davanti alla Royal Courts of Justice per un’udienza di due giorni sulla sicurezza finanziata dal governo persa nel febbraio 2020, non ha incontrato suo padre prima che il monarca si recasse in Italia per una visita di Stato di quattro giorni con la Regina Camilla.
I due si sono comportati come estranei, pur trovandosi nello stesso Paese: le tensioni tra padre e figlio si sono chiaramente aggravate nel corso degli anni.
Le nuove accuse del Principe Harry
Al termine dell’udienza Harry ha espresso il suo malcontento alla stampa britannica. In un’intervista al Telegraph ha detto di sentirsi “esausto” e “sopraffatto” dopo anni passati a chiedere il ripristino della protezione di cui godeva prima di lasciare il Regno Unito. Dopo essersi dimesso dai suoi incarichi reali, ha perse la custodia ufficiale di cui godeva quando era ancora un “working royal” della famiglia reale.
Dopo la controversa Megxit, il Duca di Sussex ha rivendicato quello che considera un diritto: che gli vengano fornite misure di sicurezza per sé, per sua moglie, Meghan Markle, e per i due figli avuti insieme. “La gente rimarrebbe scioccata da ciò che viene nascosto”, ha affermato, aggiungendo che i suoi “peggiori timori sono stati confermati da tutte le rivelazioni legali in questo caso, e questo è davvero triste”.
Harry considera la rimozione della sua sicurezza e di quella di Meghan come “un mezzo per cercare di costringerli a tornare in Gran Bretagna e alla vita istituzionale, rendendo le visite nel Regno Unito più difficili e potenzialmente pericolose”.
Il Principe continua inoltre a ritenere che Re Carlo possa essere l’unico in grado di aiutarlo in questa faccenda. Il motivo è presto detto: il segretario privato di Sua Maestà, Sir Clive Alderton, fa parte del Ravec, il comitato esecutivo per la protezione delle personalità reali e pubbliche nel Regno Unito. Ma da tempo Buckingham Palace continua a sostenere che non ha alcun potere decisionale.
Anche perché Alderton non faceva parte del comitato quando, cinque anni fa, è stata presa la decisione sulla sicurezza di Harry, dopo che lui e Meghan hanno lasciato i loro incarichi reali. L’esito del ricorso sarà pronunciato dopo Pasqua.
La lotta di Harry per la sua sicurezza
Negli ultimi anni, la principale argomentazione del Principe Harry è stata sempre la stessa: la sua sicurezza non è un privilegio. È figlio di un Re, fratello di un erede al trono e nipote di una Regina tanto amata.
Pertanto, il fatto che abbia rinunciato ai suoi doveri rende non lo rende a suo giudizio meno vulnerabile in termini di sicurezza. Più volte Harry ha ricordato che, a causa del suo servizio in Afghanistan, la minaccia è aumentata. E che non potrà mai essere un cittadino convenzionale.
In sintesi, quello che chiede da tempo è di ricevere lo stesso trattamento riservato ad alcune personalità che hanno avuto un ruolo significativo nella vita del Regno Unito. È il caso degli ex primi ministri, alcuni dei quali, come Margaret Thatcher, hanno mantenuto la protezione anche dopo aver lasciato l’incarico, sia all’interno che all’esterno del Paese.