Mette-Marit di Norvegia, indagini concluse: il figlio Marius sospettato di 23 reati

La polizia di Oslo ha dichiarato che il figlio maggiore della Principessa è stato formalmente accusato di stupro, violenza sessuale e lesioni personali

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Antonella Latilla

Giornalista, esperta di tv e lifestyle

Giornalista curiosa e determinata. Scrittura, lettura e cronaca rosa sono il suo pane quotidiano. Collabora principalmente con portali di gossip e tv.

Pubblicato: 27 Giugno 2025 18:08

Non è stato un anno facile per la famiglia reale norvegese, ma gli eventi delle ultime ore suggeriscono che la situazione non cambierà. Marius Borg Hoiby, figlio della Principessa Mette-Marit di Norvegia, è stato accusato di 23 crimini, tre dei quali di stupro. A farlo sapere la polizia di Oslo, dopo un’inchiesta durata quasi un anno e che ha scosso le fondamenta della monarchia.

Hoiby, frutto di una relazione precedente al matrimonio della madre con il Principe ereditario Haakon, è accusato di un caso di stupro, due casi di stupro senza rapporto sessuale e quattro casi di comportamento sessuale offensivo, in un elenco che comprende anche minacce, vandalismo, abusi e infrazioni stradali.

In Norvegia il reato di stupro comprende pure atti sessuali senza penetrazione, commessi quando la vittima non è in grado di opporre resistenza. Altri possibili crimini, come gli abusi sessuali su una delle sue ex fidanzate, sono stati tuttavia archiviati per mancanza di prove.

Scandalo in Norvegia per il figlio di Mette-Marit

“È stata un’indagine approfondita che ha incluso l’analisi di un ampio materiale digitale e numerosi testimoni sono stati interrogati”, ha dichiarato Andreas Kruszewski della polizia di Oslo in una conferenza stampa. Spetterà ora alla procura norvegese decidere, entro trenta giorni, se procedere all’incriminazione di Marius Borg Høiby, 28 anni.

Secondo quanto riferito dalla forze dell’ordine, più di una dozzina di persone risultano vittime del caso, tra cui diversi ex partner del giovane. L’avvocato difensore Petar Sekulic ha dichiarato all’Associated Press che Hoiby sta “prendendo le accuse molto seriamente”, ma nega di aver commesso illeciti nella maggior parte dei casi, in particolare quelli riguardanti “abusi e violenza sessuale”.

Dallo scorso agosto, il figlio di Mette-Marit è stato arrestato tre volte. La prima volta è stato trattenuto per alcune ore dopo un incidente nell’appartamento della sua ex fidanzata. In quell’occasione, la sua casa a Skaugum, la stessa proprietà dove risiedono i Principi ereditari, è stata perquisita dagli agenti di polizia. Giorni dopo, ha ammesso alcune delle accuse e ha rivelato di avere dipendenze da alcol e droghe, oltre a soffrire di problemi di salute mentale.

La reazione della famiglia reale norvegese

Questo caso di grande rilevanza ha dominato i titoli dei giornali in Norvegia, dove la famiglia reale è da sempre molto ammirata e rispettata. Hoiby, che un tempo risiedeva con la coppia reale e i loro figli, la Principessa Ingrid Alexandra e il Principe Sverre Magnus, ora vive da solo nelle vicinanze. Rimane in libertà in attesa di un eventuale processo ed è presunto innocente fino a prova contraria in tribunale.

La royal family è stata riluttante a commentare il caso sebbene qualche tempo fa Haakon abbia riconosciuto la “gravità” delle accuse e Mette-Marit abbia ammesso che l’anno scorso è stato “molto difficile” e che la famiglia ha ricevuto “aiuto professionale” dal sistema sanitario.

Borg è cresciuto come membro della famiglia reale norvegese, pur non possedendo alcun titolo e non essendo in linea di successione al trono. Non ha impegni ufficiali ma ha partecipato pubblicamente ad alcune celebrazioni di famiglia. È arrivato a palazzo da bambino, quando aveva solo quattro anni, e ha sempre mantenuto uno stretto rapporto con Re Harald e la Regina Sonja di Norvegia.

Dallo scorso dicembre, ha mantenuto un basso profilo ed è apparso raramente in pubblico. Una delle sue ultime apparizioni risale allo scorso marzo, quando è stato fotografato con i capelli tinti di nero. Una mossa per cercare di non essere notato, senza scarso successo.