Maria Teresa del Lussemburgo e i retroscena da Palazzo: “Una grande sofferenza”

A pochi mesi dall'abdicazione del marito, il Granduca Henri, la Granduchessa si è tolta qualche sassolino dalla scarpa raccontando i suoi momenti bui e difficili

Pubblicato: 18 Giugno 2025 19:35

Antonella Latilla

Giornalista, esperta di tv e lifestyle

Giornalista curiosa e determinata. Scrittura, lettura e cronaca rosa sono il suo pane quotidiano. Collabora principalmente con portali di gossip e tv.

La Granduchessa Maria Teresa del Lussemburgo si avvicina alla fine del suo regno e in un’intervista non ha esitato a parlare degli scandali degli ultimi anni, del suo desiderio di indipendenza e della sua lotta contro un ambiente molto conservatore.

Le confessioni della Granduchessa Maria Teresa del Lussemburgo

“Mi sento più libera oggi di quando avevo 25 anni”, ha ammesso la 69enne alla rivista Elle Lussemburgo. Nata a Cuba, in una delle famiglie più ricche de L’Avana, dopo la Rivoluzione cubana si è trasferita con i genitori a New York e poi a Ginevra, in Svizzera, dove è cresciuta e ha conseguito la laurea in scienze politiche.

Durante gli studi universitari ha incontrato Henri di Lussemburgo, attualmente il Re più ricco d’Europa, che ha sposato il 14 febbraio 1981. Una relazione non sempre da favola.

Oltre ad affrontare le difficoltà di una cultura completamente diversa, piena di protocolli, restrizioni e limitazioni, Maria Teresa non è mai riuscita ad instaurare un rapporto roseo con la suocera, la Principessa del Belgio e poi Granduchessa Giuseppina Carlotta che voleva distruggere il suo matrimonio a causa delle sue “origini plebee”.

A quanto pare la donna, scomparsa nel 2005, la chiamava “la creola” e inventava presunte infedeltà del figlio Henri per umiliarla.

Al di là delle polemiche, la Granduchessa ha spiegato che il suo ruolo non è semplicemente rappresentativo, sebbene ciò farebbe piacere a “un ambiente molto conservatore”, dal quale ha dovuto difendersi.

Ha così parlato della sua posizione “dirompente” e di cosa abbia significato “percorrere strade insolite”. “Mi sono spesso sentita sola”, ha confessato, “esiliata in un paese adottivo”.

Lo scandalo Waringo in Lussemburgo

A poco più di tre mesi dall’abdicazione del marito, il Granduca Henri, in favore del figlio maggiore, il Principe Guillaume, Maria Teresa ha ripercorso i vari momenti del suo regno tra cui lo scandalo Waringo, il rapporto di revisione contabile pubblicato nel 2019 sulla corte, che lei stessa ha rammentato come “doloroso”.

Le accuse di spese folli e di essere una “tiranna” con il personale nonché un’incapace ad organizzare il suo lavoro, sono state per la Granduchessa delle vere e proprie molestie oltre che una ingiusta persecuzione mediatica.

Di quel periodo difficile resta oggi il sostegno ricevuto dal marito, che, “da femminista”, ha sempre apprezzato e rispettato la sua posizione e il suo lavoro, in un contesto fortemente conservatore in cui il ruolo della Granduchessa era considerato puramente decorativo. Il frutto del suo impegno al di là delle vicende di corte è l’associazione Stand Speak Rise Up contro la violenza sessuale sulle donne.

In un altro punto dell’intervista, la Granduchessa Maria Teresa di Lussemburgo ha affermato che il suo rapporto con il marito è sempre stato di grande complicità. “Mi diceva sempre: ‘Ho trovato in te un amore e un calore che non conoscevo, non ci ero abituato'”. Ha ricordato gli anni del loro corteggiamento, quando non sapevano se si sarebbero mai sposati e quando litigavano a lungo su come dovesse essere una monarchia nel XXI secolo.

“In questi 25 anni – ha ripetuto Maria Teresa – la vita mi ha insegnato a dare meno importanza a certe cose e più a me stessa, anche se una posizione pubblica impone una rigidità su ciò che è accettabile e ciò che non lo è. Il conservatorismo proveniva dal nostro ambiente, da chi si credeva il guardiano dell’istituzione e pensava di saperne più della propria famiglia”.

La vocazione per la filantropia e la fine del regno

Tra le tante cose, Maria Teresa ha ribadito che il suo impegno umanitario è una “vocazione personale”. Una sorta di tradizione di famiglia. “Il mio bisnonno, Laureano Falla, ha fatto fortuna nelle piantagioni di canna da zucchero a Cuba ed è sempre stato attivamente impegnato a garantire ai suoi lavoratori una vita dignitosa”, ha chiarito per poi aggiungere: “Mia madre lavorava nelle cliniche costruite da mio nonno. Mia nonna era presidente dell’Associazione Cubana per la Lotta al Cancro”.

E oggi attende con ansia la fine del regno del marito. Vuole iniziare una nuova fase della sua vita. “Siamo felici di affrontare questo nuovo capitolo in buona salute e di poter godere della nostra vita di coppia e di quella familiare – ha affermato – Potrò esprimermi più liberamente, senza essere controllata o costretta“.

La Granduchessa ha infine confessato che lei e il marito hanno sempre cercato di garantire ai loro figli una vita “un po’ più normale” della sua: “Tutti sanno com’è stata la mia vita e vengono da me per chiedere consiglio, così come i miei nipoti, il che mi commuove”.

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