La nascita della piccola Athena, la secondogenita avuta dal marito Edoardo Mapelli Mozzi, ha cambiato Beatrice di York. La bambina è nata prematura e la Principessa ha vissuto una gravidanza piena di ansie e preoccupazioni. Questo l’ha portato a cambiare prospettiva e a decidere di impegnarsi in un ruolo del tutto inedito.
Il nuovo lavoro di Beatrice di York
A gennaio Beatrice di York è diventata mamma per la seconda volta. Con l’arrivo della piccola Athena nata prematura, la Principessa ha ottenuto un ruolo completamente nuovo ed è diventata sostenitrice di Borne, un ente di beneficenza per la ricerca medica la cui missione è quella di porre fine alle nascite premature.
Sul suo sito web ufficiale l’ente benefico ha scritto: “Borne è onorata di annunciare Sua Altezza Reale la Principessa Beatrice come sua nuova patrona. Questa nomina, svelata al gala di raccolta fondi Borne’s Wonderland al V&A, sottolinea l’impegno personale della Principessa nel porre fine alle nascite premature a livello globale”.
La nipote di Re Carlo ha detto a proposito di questo nuovo impegno: “Il lavoro che Borne sta intraprendendo è qualcosa di incredibilmente vicino e personale per me, dopo la recente nascita di mia figlia. Ogni anno nel Regno Unito, 60.000 bambini nascono troppo presto, con poche informazioni o ricerche sul perché ciò accada. Ecco perché non vedo l’ora di supportare Borne e il suo programma di ricerca innovativa, che spero aiuterà migliaia di genitori e bambini in futuro”.
Beatrice ha poi lanciato la prima iniziativa a favore di Borne: una linea di prodotti per il baby shower, realizzati in collaborazione con Alice Naylor-Leyland. Il ricavato delle vendite sarà devoluto proprio all’associazione che la Principessa ha scelto di sostenere.
La nascita prematura di Athena
Il 22 gennaio Beatrice di York e il marito Edoardo Mapelli Mozzi hanno dato il benvenuto alla loro seconda figlia, Athena. Non avrebbero potuto scegliere un nome migliore per lei poiché evoca la dea greca della guerra e, se c’è una cosa che definisce la bambina, è sicuramente quanto sia stata forte fin dalla nascita. Una vera combattente. È nata prematura, circa due mesi prima del previsto, con tutto quello che ne consegue.
In un articolo scritto di proprio pugno per Vogue British, Beatrice ha raccontato le evidenti paure e incertezze che l’hanno accompagnata durante i lunghi mesi di gravidanza. La Principessa 36 enne, già mamma di Sienna nata tre anni fa, ha rivelato che innumerevoli domande l’hanno torturata non appena ha appreso che Athena non avrebbe completato il consueto ciclo di gestazione, facendole provare una “paura opprimente dell’ignoto”.
Nonostante il costante supporto di medici e ostetriche nel monitorare attentamente la gravidanza, insieme agli inestimabili progressi tecnologici in campo medico, ciò non ha alleviato l’angoscia e l’enorme preoccupazione che provava per la salute della sua bambina.
Ha confidato che nelle settimane precedenti al parto riusciva a malapena a dormire, toccandosi ansiosamente la pancia a ogni movimento della piccola e non sapendo se sarebbe venuta al mondo sana e salva. Dopo il parto, Athena era un esserino minuscolo, pesava meno di due chili e i suoi piedi erano come “le zampette del coniglietto di peluche della mia figlia maggiore”.

Non è stato facile per Beatrice affrontare tutto questo ma, fortunatamente, a sessanta giorni dalla nascita “Athena sta molto bene”. La felicità e la gioia della royal family sono state indescrivibili, ed è stato allora che la Principessa ha deciso di fare la sua parte per aiutare altre donne che devono fare i conti con il suo stesso dramma.
Ha ammesso di essere “pienamente consapevole della mia fortuna” per la vita privilegiata di cui ha goduto e continua a godere, poiché ha sempre potuto contare su un team eccezionale di professionisti al suo fianco presso il Chelsea and Westminster Hospital, dove ha dato alla luce Athena.
Proprio qui ha conosciuto da vicino il lavoro della Fondazione Born, dedicata all’analisi e alla prevenzione delle nascite premature, di cui ora è diventata promotrice. Beatrice ha così avviato iniziative benefiche per raccogliere fondi per l’organizzazione, con l’unico scopo di garantire che nessuno, in una situazione come quella che ha vissuto, “si senta solo ” .