La vacanza da sola, in compagnia delle amiche più care, è per una ragazza giovane l’occasione per mettersi alla prova e sentirsi “adulta”, libera dai vincoli familiari ma anche alle prese con tante responsabilità. È una specie di rito di passaggio che sancisce una tappa fondamentale della crescita personale: affermare la propria autonomia e sentire di non essere più dipendente dalla famiglia (o almeno così crede…).
I genitori però sono coscienti dei possibili pericoli che una ragazza giovane può correre: scioccati da terribili notizie di cronaca nera, oppure segnati da esperienze personali negative o semplicemente guidati dal sacrosanto istinto di protezione dei figli da possibili situazioni critiche, rischiano di arrocarsi su posizioni di chiusura e rifiuto che non portano a nulla di buono.
Già: di fronte a un “Tu noi vai da nessuna parte!”, le figlie pensano che i genitori siano paranoici e iper-ansiosi, non abbiano fiducia in loro, non le stimino abbastanza, impongano divieti assurdi e anacronistici (“Non ho mica 10 anni!”). Lo scontro frontale è in agguato, ma trovare la quadra si può: proviamoci così.
Indice
Come costruire il ponte tra voi
La chiave per superare questo stallo è la comunicazione. Chiara, onesta, obiettiva. L’unica via che permette di costruire un “ponte” di comprensione e fiducia reciproca. E, in questo caso, deve partire proprio dalla madre.
Mamma: Ascolta le esigenze di tua figlia
È fondamentale parlarle senza pregiudizi. Chiedile perché desidera tanto questa vacanza, quali sono i suoi piani, chi parte con lei e cosa si aspetta da questa esperienza. Dimostra a tua figlia che sei pronta a capirla senza criticarla. Lei potrebbe solo volere una vacanza di relax o trovare il modo per rafforzare i legami di amicizia: quindi scudi bassi e allarme medio. Ma nessuna sedicenne resiste alla voglia di sperimentare la movida estiva: locali, feste in spiaggia, spritz, bei ragazzi… Red alert! Tieniti pronta a non impallidire, ma a “colpire” con micro-raccomandazioni inattaccabili su alcool, sesso, ladri di cuori e di cellulari.
Figlia: Dimostrati “matura” (e furba)
Niente scatti di nervi, niente lagne, niente lacrimucce: dimostra a tua madre che sei in grado di gestire la tua richiesta senza capricci da novenne. Ricordati che è lei che ti finanzia… quindi annuisci e sorridi. Sinceramente!
E poi, per quanto tu ti senta un’anima ribelle e avventurosa, sei minorenne e quindi sei soggetta alla tutela dei genitori (o dei tutori), che sono responsabili della tua protezione fino al raggiungimento della maggiore età. Fai in modo quindi che ci siano amiche maggiorenni (e responsabili) nel tuo gruppo-vacanze.
Mamma: Esprimi le tue preoccupazioni con calma
Dopo averla ascoltata, parla dei tuoi dubbi. Dialoga con lei in modo sereno e logico, evitando toni accusatori. Spiega le tue paure: “So che siete in gamba, ma sono preoccupata per la vostra sicurezza, è un attimo che vi rubino tutto”, “Siete sveglie, lo so, ma temo che qualcuno possa darvi delle sostanze a vostra insaputa”, “Non vorrei che vi trovaste in situazioni spiacevoli”. Parla di ciò che temi possa accadere, non di ciò che pensi che lei farà.
Figlia: Stai a sentire con rispetto
La mamma non ha un attacco d’ansia immotivata, vuole solo metterti in guardia. Non è apprensiva, è realista e conosce il mondo. Essere caute, guardinghe e scettiche è un atteggiamento smart, non da boomer cringe. Ha ragione lei, insomma.
Mamma: Stabilisci gli accordi insieme
Ora puoi iniziare a negoziare. Lo scopo è trovare un compromesso che soddisfi il desiderio di indipendenza di tua figlia e le tue esigenze di sicurezza. I punti su cui accordarsi possono essere questi…
Destinazione e alloggio: È preferibile una località con servizi essenziali (alimentari, farmacia) e un alloggio con buone recensioni. Attenzione però: i minorenni possono viaggiare da soli in treno e aereo, ma per quanto riguarda i pernottamenti in hotel, pensioni, ostelli, campeggi e bed&breakfast, è necessario aver compiuto la maggiore età. I minorenni non possono soggiornare da soli in albergo, anche se in possesso di un documento di riconoscimento valido. Devono essere accompagnati da un adulto che sia il loro genitore, tutore legale o un maggiorenne responsabile del comportamento del minore; potrebbe essere richiesto un documento che attesti il consenso dei genitori. Non semplicissimo, eh?
Compagne di viaggio: Conoscere le amiche con cui partirà è fondamentale. Insisti sulla presenza di amiche maggiorenni a cui darai il tuo consenso. Aprire una chat con le altre famiglie aiuterà a creare un senso di responsabilità condivisa.
Spese: Parla apertamente del budget e di chi pagherà cosa. Questo responsabilizza la ragazza sul controllo del denaro. Non farle capire che sei pronta alla ricarica della sua prepagata ogni momento: se vuole cavarsela da sola, dev’essere in grado di gestire la sua quantità di spesa quotidiana concordata con te.
Comportamento: Senza drammatizzare, ribadisci i pericoli del consumo di alcol, droghe e altre attività a rischio (come le challenge da postare su TikTok), sottolineando l’inutilità di atteggiamenti sopra le righe.
Emergenze: Cosa devono fare le ragazze in caso di imprevisti? Chi devono contattare? Concorda delle “procedure” come avvisare subito te, la chat comune, rivolgersi alla polizia locale, chiedere aiuto al presidio sanitario del posto in caso di ferite, cadute, mal di pancia, insolazione, sintomi non riconoscibili o preoccupanti. Chiedile di lasciare attiva la localizzazione, giurando di non assillarla ad ogni spostamento.
Ripensa a com’eri: Mentre la guardi preparare il trolley, prova a ricordare com’eri tu a 16 anni, ai tuoi sogni, i batticuori, i desideri di allora. Il mondo era comunque un posto molto rischioso: alcol e droghe micidiali erano dovunque, il terrorismo internazionale mieteva vittime, c’era la Sars, l’Aids ancora terribile, non c’erano i social (FB è del 2004), il primo iPhone è del 2007. La tecnologia era a dir poco primitiva in confronto ad oggi, ma i maschi erano gli stessi scaltri furfanti di sempre. Eppure sei sopravvissuta lo stesso, passandoci in mezzo con la giusta distanza. Così farà tua figlia in “libera uscita” con le sue coetanee. Esperienze come queste possono inoltre prepararla a viaggi più lunghi e a periodi di studio (o di lavoro) lontana da casa. Rendendola una donna consapevole, coraggiosa e indipendente.
Figlia: 10 tip per salvarti la vacanza
- Non spendere come se fossi Taylor Swift: lei lavora e guadagna, tu usi il cash del tuoi.
- Se bevi qualcosa, tieni sempre con te il tuo bicchiere e non perderlo mai di vista: la droga dello stupro è più diffusa (e più insapore) di quel che credi.
- Non sentirti sciocca se chiami a casa ogni giorno, per dare tue notizie e sentire come stanno i tuoi: è una gentilezza dovuta.
- Non credere a tutto quello che ti dice quel tipo carino che ti corteggia: gli amori estivi sono tanto eccitanti quanto effimeri (e bugiardi).
- Non sentirti figa se mandi giù quattro shottini di tequila senza fare una piega. Il quinto potrebbe piegarti le ginocchia! Meglio un mocktail: è il trend del momento.
- Se vuoi fare sesso, proteggiti sempre col preservativo: non sta scritto da nessuna parte che siano solo i maschi a doverseli procurare.
- Parla sempre chiaro con le tue compagne d’avventura: tra voi non devono esserci gelosie, offese, ripicche, cose non dette, ma dovete poter contare una sull’altra, come fanno le vere amiche.
- Non lasciare mai incustodito lo smartphone: dentro hai tutto (card, documenti, contatti, password), fai spesso un backup.
- Fai un detox dai social e goditi invece le nuove conoscenze, la compagnia delle amiche, i panorami, i sapori, le risate, le emozioni.
- Tieni in mente le fondamentali “6 D” ovvero Dubita, Diffida, Distingui: fanno la Differenza tra Divertirsi e Disperarsi!