L’archetipo della Donna Saggia: cosa ci insegna e come coltivarlo

Un modello di intuizione ed esperienza che insegna a valorizzare il tempo, la conoscenza e il cambiamento come strumenti di crescita personale

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Donatella Ruggeri

Psicologa

Psicologa, fondatrice di “Settimana del Cervello”. È una nomade digitale: lavora da remoto e lo fa viaggiando.

Pubblicato: 8 Marzo 2025 06:55

L’archetipo della Donna Saggia è una figura che rappresenta maturità, intuizione ed esperienza, incarnando un equilibrio tra il sapere acquisito nel tempo e la capacità di vedere oltre l’immediato. Associata a figure mitologiche come Atena, la dea greca della saggezza, la Donna Saggia si distingue per la sua capacità di guidare, proteggere e ispirare attraverso la conoscenza profonda e la connessione con il mondo interiore.

Ma cos’è un archetipo e in che modo la Donna Saggia può essere applicata alla vita quotidiana, soprattutto oggi che il valore della giovinezza è spesso enfatizzato a discapito dell’esperienza?

Cosa sono gli archetipi

Il concetto di archetipo esiste da molto tempo. Per capirlo, possiamo pensare agli archetipi come modelli ricorrenti, ovvero idee e immagini che si ripetono in culture diverse perché parlano di esperienze umane comuni.

Nell’antichità, Platone parlava di “idee” o “forme” perfette, che esistono nella mente e si riflettono nel mondo reale. Semplificando, è un po’ come dire che tutti riconosciamo subito cos’è una “sedia”, anche se le sedie possono essere diverse tra loro: l’idea della sedia esiste prima della sedia stessa. Allo stesso modo, alcuni personaggi e storie si ripetono perché fanno parte di un modello profondo dentro di noi.

Gli antropologi hanno notato che in tutte le culture esistono miti e riti simili: ci sono sempre eroi che affrontano prove, mentori saggi che li guidano, madri protettive e figure oscure che rappresentano le paure più profonde.

James Frazer, nel suo libro Il ramo d’oro, ha dimostrato che i miti delle diverse civiltà raccontano storie molto simili, anche se quelle popolazioni non avevano mai avuto contatti tra loro.

Jung ha portato questo concetto nella psicologia, sostenendo che gli archetipi non sono solo storie tramandate, ma veri e propri modelli mentali innati presenti nell’inconscio collettivo di tutti gli esseri umani.

In altre parole, nasciamo già con certe immagini e significati dentro di noi, che poi si manifestano nei nostri sogni, nelle fiabe, nei film e nelle storie che ci attraggono.

Tra gli archetipi più noti ci sono:

  • la Grande Madre, simbolo di nutrimento e protezione, che ritroviamo in figure come Demetra nella mitologia greca o la Vergine Maria nella tradizione cristiana;
  • il Vecchio Saggio, incarnato da personaggi come Merlino nelle leggende arturiane o Yoda in Star Wars, rappresenta la saggezza accumulata attraverso il tempo;
  • l’Ombra, che racchiude gli aspetti oscuri della psiche, spesso rappresentata nei racconti con figure come il lupo delle fiabe
  • l’Eroe, colui che affronta prove e ostacoli per raggiungere la propria realizzazione, come Ulisse nell’Odissea o Frodo ne Il Signore degli Anelli.

L’archetipo della Donna Saggia rientra in questa struttura simbolica, rappresentando la saggezza che si sviluppa con l’esperienza e la maturità e offrendo un modello di guida e introspezione per le generazioni successive.

A cosa servono gli archetipi?

Gli archetipi servono a darci una mappa mentale per comprendere noi stesse e il mondo che ci circonda. Ad esempio, ci permettono di riconoscere ruoli e dinamiche comuni nella vita: in un certo senso sappiamo cosa aspettarci da un mentore saggio, da un eroe che affronta difficoltà o da una figura materna che protegge. Questo ci aiuta a orientarci nelle relazioni e nelle situazioni quotidiane.

Gli archetipi servono anche a guidarci nella crescita personale. Capire quali aspetti di noi rispecchiano certi archetipi può aiutarci a sviluppare il nostro potenziale. Se sentiamo di essere attratte dal percorso dell’Eroina, ad esempio, potremmo riconoscere il nostro bisogno di affrontare sfide e migliorare. Se invece ci identifichiamo con la figura della Donna Saggia, potremmo scoprire il desiderio di insegnare e condividere la nostra esperienza.

Non per ultimo: gli archetipi hanno un ruolo fondamentale nella psicoterapia. Analizzare sogni, storie e simboli ricorrenti può aiutare a portare alla luce aspetti nascosti della nostra personalità e a trovare un equilibrio tra le diverse parti di noi. In tal senso, sono potenti strumenti per la crescita interiore e la consapevolezza.

L’archetipo della Donna Saggia

L’archetipo della Donna Saggia affonda le sue radici nelle tradizioni mitologiche e spirituali di molte culture come simbolo universale di saggezza, introspezione e guida. Nel corso della storia, questa figura è stata incarnata da dee, profetesse e sciamane che hanno svolto un ruolo cruciale nella trasmissione della conoscenza e nella protezione della comunità. Attraverso miti e leggende, la Donna Saggia è stata riconosciuta come fonte di equilibrio e di connessione tra il mondo materiale e quello spirituale.

La mitologia greca ci offre due potenti rappresentazioni dell’archetipo della Donna Saggia, ovvero Atena ed Estia.

Atena, dea della saggezza e della strategia, incarna l’intelletto acuto e la capacità di affrontare le sfide con razionalità e determinazione. Nata dalla testa di Zeus già adulta e armata, Atena rappresenta la conoscenza che emerge pienamente formata e simboleggia la fusione tra pensiero logico e intuizione. Il suo legame con il gufo, animale associato alla saggezza, sottolinea la sua capacità di vedere oltre le apparenze e di cogliere la verità nascosta.

Estia, invece, rappresenta la dimensione più interiore della saggezza. Dea del focolare e della spiritualità domestica, incarna la calma, la riflessione e la stabilità interiore. Estia simboleggia la capacità di trovare la propria centratura, di mantenere il calore interiore anche nelle tempeste della vita. La sua presenza costante nei templi e nelle case suggerisce che la saggezza non è solo azione e strategia, ma anche silenzio e introspezione.

Queste due figure, seppur diverse, rappresentano due aspetti complementari della Donna Saggia: da un lato la conoscenza attiva e l’intelligenza strategica, dall’altro la saggezza meditativa e spirituale.

Ma l’archetipo della Donna Saggia non è esclusivo della mitologia greca, si ritrova in molte altre culture, seppur sotto forme differenti. Il messaggio di fondo è lo stesso: la Donna Saggia è una guida, una custode del sapere, un punto di riferimento per la comunità.

Caratteristiche psicologiche della Donna Saggia

Intuizione ed esperienza

La Donna Saggia combina intuizione e esperienza, unendo la capacità di percepire connessioni profonde con il sapere acquisito nel tempo. Questa sinergia le permette di prendere decisioni guidate non solo dai fatti, ma anche da una comprensione più ampia delle persone e delle situazioni.

Empatia e guida

Grazie alla sua forte empatia, la Donna Saggia comprende profondamente gli altri e diventa un punto di riferimento per chi cerca guida e sostegno. Davanti a ritmi frenetici e incertezze, la Donna Saggia è un modello di leadership basato sull’ascolto e sulla condivisione della conoscenza, piuttosto che sull’autorità e sul controllo. Il suo esempio dimostra che la vera guida non risiede nel dare risposte definitive, ma nell’aiutare gli altri a trovare le proprie.

Forza interiore e resilienza

La Donna Saggia affronta le sfide con equilibrio e determinazione, trasformando le difficoltà in opportunità. La sua forza non è rigidità, ma capacità di adattarsi e crescere. Anche nei contesti in cui la forza viene vista come controllo, la Donna Saggia insegna che la vera potenza sta nell’accogliere il cambiamento con fiducia.

La donna saggia: un ponte tra passato e futuro

Uno dei ruoli più importanti svolti dalla Donna Saggia è quello di essere un ponte tra passato e futuro. La saggezza, infatti, non deve essere vista come qualcosa di statico, ma come un’eredità che viene tramandata attraverso racconti, consigli ed esempi di vita.

Se ci pensate, nelle culture tradizionali, le donne più anziane hanno sempre avuto un ruolo centrale nella formazione delle nuove generazioni offrendo non solo conoscenze pratiche, ma anche insegnamenti morali ed emotivi. Con l’avvento della tecnologia, il contatto diretto tra generazioni rischia di perdersi, ma il bisogno di figure di riferimento resta vivo e presente.

La Donna Saggia continua quindi a offrire ascolto, ispirazione e prospettive più profonde sulla vita. Più che dare risposte, invita alla riflessione e alla crescita interiore, illuminando il cammino di chi è alla ricerca di equilibrio e consapevolezza.

Perché la Donna Saggia è ancora un modello rilevante

Contrariamente a quanto si possa pensare, l’archetipo della Donna Saggia continua a essere un punto di riferimento per molte donne che cercano un equilibrio tra razionalità ed emozione, tra azione e introspezione.

Il suo valore si riflette in diversi aspetti della crescita personale e sociale:

  • nel percorso di empowerment femminile promuove una guida basata sulla saggezza e sull’empatia, piuttosto che sull’autorità;
  • nella valorizzazione dell’esperienza contrasta l’idea che solo la giovinezza abbia valore, mostrando come il tempo possa essere un alleato nella costruzione di una vita ricca e significativa;
  • nell’intelligenza emotiva e nell’intuizione evidenzia l’importanza di ascoltare sé stesse e gli altri per offrire una guida autentica e consapevole.

Se in passato quindi questa figura era legata a miti e spiritualità, oggi si manifesta in molteplici forme: leader, mentori, attiviste e figure di riferimento che dimostrano come conoscenza ed esperienza possano essere strumenti di cambiamento.

Alcune donne contemporanee incarnano questo archetipo attraverso il loro impegno. Malala Yousafzai ha trasformato un trauma in una missione, diventando un simbolo di resilienza e difesa del diritto all’istruzione. Ruth Bader Ginsburg ha dedicato la vita alla lotta per i diritti delle donne e per l’uguaglianza di genere, dimostrando la forza della determinazione. Jane Goodall ha ridefinito il rapporto tra uomo e natura, mostrando come la conoscenza possa generare i cambiamenti più profondi.

Pur diverse tra loro, queste donne hanno trasformato la loro esperienza in saggezza e la loro saggezza in azione, diventando punti di riferimento per tutto il mondo.

La Donna Saggia ci aiuta ad affrontare l’invecchiamento

L’invecchiamento è un processo naturale spesso accompagnato da ansie e pregiudizi, in particolare per le donne. La paura di invecchiare (gerascofobia) deriva dal timore di perdere autonomia, di venire socialmente escluse o di vedere il proprio corpo cambiare.

In questo non ci aiuta la cultura dominante che tende ad associare il valore femminile alla bellezza e alla capacità riproduttiva, mentre l’esperienza e la saggezza vengono spesso messe in secondo piano.

C’è da dire che anticamente, in molte culture, le donne mature erano considerate custodi del sapere, guide e punti di riferimento per la comunità. Il problema quindi non è l’invecchiamento in sé, ma la percezione sociale che lo accompagna.

La Donna Saggia ci aiuta a decostruire questi pregiudizi e a riscoprire l’invecchiamento come una naturale evoluzione, una fase della vita che porta nuove possibilità di crescita e realizzazione. Questo archetipo ci ricorda che con il tempo possiamo sviluppare una prospettiva più ampia, una maggiore capacità di affrontare le difficoltà e una connessione più profonda con noi stesse e gli altri.

Tra l’altro, diversi studi di psicologia dimostrano che accettare il cambiamento e valorizzare la propria esperienza migliora la qualità della vita e rafforza la resilienza emotiva. Quindi, superare questa paura “culturalmente imposta” dell’invecchiamento significa imparare a vivere il cambiamento come una fonte di crescita. Con l’età infatti molte donne sperimentano una maggiore sicurezza in sé stesse e una maggiore chiarezza su quelli che sono i propri valori e desideri.

Se da giovani tendevano ad adattarsi alle aspettative esterne, con la maturità c’è una fase di autentica espressione del sé.

L’età, quindi, non è un limite ma una risorsa

Come coltivare la propria saggezza ed ispirarsi a questo archetipo

Arrivate a questo punto devi sapere che la saggezza non è un dono riservato a figure straordinarie, ma una qualità che ogni donna può sviluppare e applicare nella vita quotidiana.

Per farlo, puoi seguire tre percorsi:

  • coltivare l’intuizione, imparare ad ascoltare sé stesse, fidarsi delle proprie percezioni e sviluppare un pensiero critico. Aiuta a prendere decisioni più consapevoli e ad affrontare la vita con maggiore sicurezza;
  • condividere il proprio sapere. Trasmettere esperienze e insegnamenti a colleghe, amiche o familiari mantiene vivo il flusso della conoscenza e rafforza le connessioni tra le persone e le generazioni;
  • praticare la riflessione e la consapevolezza, perché la saggezza non è il frutto dell’accumulo di esperienze, ma della capacità di comprenderle. Fermarsi, osservare e riflettere permette di acquisire una visione più profonda del tuo mondo interiore e di quello che ti circonda.

La Donna Saggia ci ricorda che la vera forza non sta nella velocità con cui si agisce, ma nella profondità con cui si comprende. Oggi più che mai, abbiamo bisogno di modelli che incarnino questa prospettiva e che ci mostrino come la saggezza possa essere una guida preziosa per affrontare la complessità del mondo contemporaneo.