Come accudire il gatto in hotel: una vacanza pet-friendly

Portare il gatto in hotel con sé durante le vacanze è possibile, ma ci sono alcune precauzioni da prendere. Ecco cosa sapere

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Marta Ruggiero

Giornalista pubblicista e videoreporter

Giornalista pubblicista, videoreporter, copywriter e content editor. Si occupa di attualità, economia, politica, intrattenimento, costume e società.

Pubblicato: 14 Giugno 2025 14:38

Rinunciare alla compagnia del proprio animale domestico, anche in vacanza, è sempre più difficile. Il rapporto simbiotico fra il padrone e il felino non lo consente e, quindi, ormai si trovano soluzioni alternative. Portare il proprio gatto in hotel è possibile, a patto che ci si organizzi per tempo e si prenoti in strutture che siano attente alle nuove esigenze dei clienti, anche quelli con la pelliccia.

Ci sono animali estremamente abitudinari, familiarizzare con gli spostamenti e i traslochi – seppur brevi – è di fondamentale importanza per non stressarli e non dovere affrontare problemi pratici ed emotivi dell’ultimo momento. L’importante è procedere per gradi, ma soprattutto tenere conto dell’indole del proprio felino e non forzare la mano quando non è il caso.

Gatti in hotel, sì o no?

Rispetto alla questione gatti in hotel non c’è una risposta univoca e definitiva. Ci sono animali che non amano gli spostamenti, e che preferiscono separarsi qualche giorno dai propri affetti piuttosto che dalle sicurezze domestiche, e altri che invece prediligono l’avventura e che seguirebbero la propria famiglia anche in capo al mondo.

Come prima cosa è importante chiedere il parere del veterinario di fiducia. Potrà esprimersi sia dal punto di vista psicologico che fisico. Se il felino si stressa anche soltanto per andare a pochi passi da casa a visita, forse portarlo lontano e per diversi giorni non è una buona idea. Inoltre lo specialista potrà verificare se l’animale è in salute e se ha tutti i documenti in regola (vaccini inclusi) per spostarsi. Potrebbe anche decidere di prescrivere farmaci e integratori utili per ovviare a eventuali problemi di salute durante il viaggio.

Ogni Paese di destinazione ha le proprie regole e informarsi per tempo è un approccio vincente per non avere brutte sorprese una volta arrivati. Infine nella valigia non deve mancare il libretto sanitario, la documentazione relativa al microchip ormai obbligatorio. Ottenuto il nullaosta medico, ci sono diversi fattori da valutare:

  • La durata della vacanza e quale può essere più o meno sostenibile;
  • Le abitudini del felino e se sono in linea con una simile esperienza;
  • Il tempo in cui starebbe solo, sia a casa che in viaggio;
  • Il carattere del gatto e la propensione agli spostamenti.

Se si riesce a trovare una soluzione che non stressi il felino, si può organizzare il viaggio, altrimenti si può sempre trovare una soluzione che metta tutti d’accordo. Se il gatto può stare da solo, ci sono catsitter che vengono a domicilio; pensioni specializzate in animali domestici; oppure si può chiedere a un parente o un amico di fiducia di prendersene cura.

Gatto in hotel: cosa mettere in valigia

Per rispondere a questa domanda è bene sapere cosa serve se il gatto viaggio in auto oppure se ci si sposta in treno o in aereo. Ci sono regolamenti e consigli che cambiano a seconda del mezzo di trasporto che si sceglie. Quel che è certo è che, una volta arrivati in albergo, ci sono accessori e beni di prima necessità che è meglio non dimenticare a casa. Fra questi troviamo:

  • Lettiera richiudibile e trasportabile;
  • Cuccia di casa (con gli odori familiari al gatto);
  • Ciotole e cibo a cui è abituato per evitare digiuni e problemi di stomaco;
  • Giochi e spazzola preferiti;
  • Eventuali farmaci consigliati dallo specialista (e il già citato libretto sanitario).

Più si rende confortevole e a misura di gatto la stanza d’albergo, più si limitano gli elementi di disturbo e nervosismo che potrebbero incidere non poco sulla riuscita complessiva della vacanza.

Gatto riposa in albergo durante le vacanze

A cosa fare attenzione in albergo con il gatto

Innanzitutto si deve optare per hotel che accettino gli animali domestici. Ormai qualsiasi motore di ricerca prevede l’opzione ed elimina tutti i risultati fuori target. È sempre bene, tuttavia, fare una telefonata di verifica e domandare tutto quello che si vuole sapere prima di partire, per garantire il massimo comfort al proprio gatto.

Spesso è previsto un sovrapprezzo e/o si pagano le pulizie finali per garantire il ripristino della massima igiene. Inoltre è bene scegliere chi mette a disposizione degli animali un’area comune opportunamente protetta. In caso contrario, bisogna valutare le conseguenze e organizzare i propri impegni di piacere di conseguenza. A proposito di pulizie, va considerato anche quando sono quelle intermedie, in mezzo al soggiorno. Il personale va sempre avvisato dell’eventuale presenza del micio e, se è il caso, è meglio non lasciarlo solo con estranei che potrebbero metterlo in allarme in quanto tali.

I balconi vanno tenuti rigorosamente chiusi o aperti se messi in sicurezza. Il pericolo di una fuga o di una caduta fatale è più che concreto e nulla va lasciato al caso. Inoltre, è importante mantenere tutto in ordine e pulito. Gli addetti dell’albergo non si possono e non si devono occupare di lettiera e ciotole. Un po’ di empatia e di rispetto verso il lavoro altrui non fa male, anzi.

In definitiva, poi, è sempre meglio lasciare il proprio contatto ai responsabili della struttura per essere avvisati di ogni tipo di inconveniente o bisogno dell’animale. Se poi si organizzano vacanze che prevedano uscite anche con il felino, ancora meglio. Si diverte, si sente amato e non soffre la solitudine.

Potrebbe essere necessario rientrare nel caso in cui il gatto in hotel dovesse sentirsi abbandonato, fare rumore e disturbare i vicini di stanza. È giusto trovare la via di mezzo fra le proprie esigenze e il rispetto delle altre persone che hanno il diritto di stare tranquille. Fare sentire la propria presenza al felino prima di andare via o la sera quando si rientra, con coccole e sessioni di gioco condiviso, potrebbe essere sufficiente.

Alcuni accorgimenti per gestire il gatto in hotel

Tutti gli amanti dei gatti sanno che la curiosità è una caratteristica di qualsiasi felino (o quasi). L’incoscienza è un’altra variabile da considerare e, se messe insieme, possono creare una combo davvero pericolosa. La fuga è una possibilità e ritrovarlo non è facile, soprattutto in un luogo che non sono i dintorni di casa propria. Oltre a considerare ogni precauzione, è bene stipulare una polizza che copra eventualità del genere e danni a terzi. Se dovesse essere necessario, poi, si dovrà organizzare una squadra di ricerca e l’assicurazione potrebbe coprirne i costi.

In alternativa si può installare un GPS per gatti nella pettorina così da sapere dove si trova il proprio animale domestico anche a distanza. Anche in questo caso, le valutazioni vanno fatte in base al temperamento e alle possibilità che una fuga sia un’eventualità concreta.

Più si fa in modo che la stanza d’albergo sia confortevole, più si riduce il rischio. Prima di uscire per visitare la città, non va mai dimenticato di lasciare le ciotole piene di acqua fresca, croccantini ed eventuale razione di umido. I giochi preferiti sono un ottimo passatempo per il gatto, così come avere la garanzia di riposare nella propria cuccia. Ecco perché certi accorgimenti sono importanti e non semplici dettagli.