Come far viaggiare il gatto in auto: tutto quello che devi sapere

Viaggiare con il gatto in auto è possibile, a patto che si rispetti l'indole dell'animale e se ne garantisca la sicurezza. Consigli utili

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Marta Ruggiero

Giornalista pubblicista e videoreporter

Giornalista pubblicista, videoreporter, copywriter e content editor. Si occupa di attualità, economia, politica, intrattenimento, costume e società.

Pubblicato: 7 Giugno 2025 22:08

Organizzare le proprie ferie senza portare con sé i propri animali domestici è un’opzione sempre meno presa in considerazione dai proprietari. Succede alla luce del fatto che fanno parte della famiglia a tutti gli effetti. Chi si mette in viaggio senza i propri cari? Nessuno. Ecco allora che pensare di spostarsi con il gatto in auto diventa una soluzione pratica, sicura e funzionale. A patto, ovviamente, che si rispettino tutte le regole volte a rendere il trasporto confortevole.

Il fattore sicurezza, per il felino e per chi divide con lui gli spazi dell’abitacolo, è fondamentale. Serve affinché non finisca fra i pedali, perché non salti fuori dal finestrino e, in generale, per farlo stare bene. In quest’ottica, l’uso di un trasportino ampio e comodo è di fondamentale importanza.

Il segreto, poi, è abituarlo gradualmente ai rumori e agli spostamenti dell’auto. Si deve iniziare, infatti, con tragitti brevi e – soltanto in un secondo momento – avventurarsi per il viaggio programmato. È fondamentale per creare una routine anche in questo frangente, tenendo presente che i felini sono animali estremamente abitudinari, che non amano le novità e le sorprese. 

Gatto in auto: parola d’ordine organizzazione

Perché un viaggio con il gatto in auto si svolga nel migliore dei modi, il punto cruciale è essere organizzati. Parlare con il veterinario, per vedere se l’animale è in salute e ha tutti i documenti in regola (vaccini compresi) per spostarsi, è di fondamentale importanza. Inoltre potrebbe prescrivere farmaci e integratori utili per ovviare a eventuali problemi di salute. Ogni Paese di destinazione ha le proprie regole e informarsi per tempo è un’abitudine da non sottovalutare. Nella borsa del gatto non deve mancare il libretto sanitario e la documentazione relativa al microchip, sempre più richiesto come obbligo di legge.

Lo stesso principio vale per gli hotel, i B&B e i ristoranti, devono essere petfriendy e vanno prenotati per tempo. In base a dove si decide di andare, non giocare d’anticipo potrebbe tradursi nel rimanere senza alloggio o posti in cui mangiare senza dover lasciare il felino necessariamente in stanza. E questa sono eventualità da evitare a tutti i costi, sia per gli umani che per gli animali. Il gatto, infatti, non può stare più di qualche ora nel trasportino e, fra uno spostamento e l’altro, ha bisogno di pause durante le quali sgranchirsi le gambe. In tal senso, potrebbe essere utile abituarlo al guinzaglio per permettergli di fare qualche passeggiata senza rischiare che scappi o si perda.

Infine, è utile stipulare un’assicurazione o controllare la scadenza di quella in essere per essere certi di avere copertura in caso di incidenti e infortuni. In sostanza, non bisogna lasciare nulla al caso e prevedere più eventualità possibili per non farsi cogliere impreparati.

Sicurezza e comfort anche in viaggio

Non deve mai mancare dell’acqua fresca e pulita, in commercio ci sono delle pratiche borracce con ciotola incorporata che possono facilitare la fruizione anche in auto. Anche il cibo, sia umido che secco, deve essere portato a sufficienza, considerando tutta la durata della vacanza. Cambiarlo in maniera repentina potrebbe causare fastidiosi problemi digestivi.

L’olfatto è molto sviluppato nei felini e sentire l’odore di casa può aiutarlo a gestirli a gestire meglio lo stress del viaggio. La propria cuccia, la lettiera, le ciotole e i giochi preferiti fungono da ‘coperta di Linus’ per il gatto. In quest’ottica, ecco cosa portare in vacanza con il gatto.

Se il veterinario stabilisce che i viaggi sono da evitare o il proprietario preferisce non portarlo con sé, si può sempre optare per soluzioni alternative. Esistono catsitter che fanno il servizio a domicilio, così da lasciare il felino nel proprio ambiente di comfort; pensioni specializzate in animali domestici; oppure si può chiedere a un parente o un amico di fiducia, che conosca il gatto e sappia come accudirlo in ogni dettaglio. In tal senso, è bene sapere quanto tempo il gatto può stare da solo.

Gatto viaggia in auto nel trasportino: accessorio sicuro

Come scegliere il trasportino

Il trasportino è l’elemento cardine dei viaggi con il gatto in auto. Deve essere abbastanza grande e solido, così da essere comodo e sicuro. Inoltre è importante che il felino si abitui gradualmente per evitare sentimenti di ansia e frustrazione. Esistono quelli in tessuto, più morbidi e confortevoli, con aperture multiple ma non adatti agli esemplari più energici, e quelli rigidi: più sicuri ma con l’accesso solo frontale e meno comodi. La scelta deve essere subordinata alle dimensioni e all’indole del proprio animale domestico. È importante dotarli di traversa assorbente per contenere eventuali bisogni che il gatto potrebbe fare durante il viaggio in macchina. In questo modo non si sporca nulla ed è facile sostituirli.

Per fare in modo che venga visto come rifugio e non come gabbia, è importante fare familiarizzare il gatto già a casa. Lasciarlo aperto in un angolo della casa, giorno e notte, potrebbe aiutare a trasformarlo in una sorta di cuccia in cui gli viene naturale entrare. Successivamente, è bene portarlo con sé anche durante i tragitti brevi pre-vacanza, insieme a coperte, giochi e vari comfort che riproducano l’assetto della macchina da viaggio. Il segreto è ridurre le sorprese al minimo.

Inoltre è meglio evitare che il felino mangi subito prima di mettersi in auto, i problemi di stomaco non sono propri solo degli umani, ma ne soffrono anche gli animali che – non potendolo dire chiaramente – potrebbero sentirsi a disagio e frustrati. Mettere in sicurezza il kennel, ben fermo sul sedile, non è solo più sicuro ma evita movimenti che potrebbero scombussolare il gatto.

Accorgimenti utili per il viaggio

È importante che l’aria all’interno dell’abitacolo sia salubre. Farla cambiare prima della partenza e a intervalli regolari – senza esporre nessuno a pericolosi sbalzi di temperatura – è consigliabile. Inoltre i finestrini aperti durante gli spostamenti, così come la radio ad alto volume, potrebbero esporre l’animale a rumori fastidiosi. Per la stessa ragione, il tono della voce deve essere calmo e basso. Una velocità di crociera moderata e uno stile di guida prudente non sono utili soltanto per evitare incidenti, ma anche per contribuire alla serenità psicofisica del gatto.

Le pause, a seconda della durata del viaggio, sono d’obbligo. Il tempo di permanenza dei felini nei kennel dipende dal loro carattere, ma non può superare le quattro ore consecutive. Se si devono fare uscire, la sicurezza è fondamentale. Portiere e trasportino non vanno mai aperti contemporaneamente ed è bene individuare un’area sgambamento protetta per fare muovere il felino.

Una volta arrivati, è bene fare abituare gradualmente il gatto che è stato in auto all’ambiente nuovo della stanza d’albergo. In quest’ottica, cuccia, lettiera e giochi vanno predisposti in maniera tale che si senta quanto più possibile a casa. Prima di uscire e di lasciarlo da solo, bisogna assicurarsi che sia sereno ed è preferibile non farlo la prima sera: meglio aspettare il superamento della prima notte.