A distanza di sei mesi esatti – anche se le prime avvisaglie non hanno saputo sfuggire agli occhi più attenti disseminate qua e là durante il periodo invernale – la profezia si è avverata. Pinterest Predicts ci aveva avvisati, e alla fine è successo: il look alla marinara (o stile marinière, per i fashionisti più forbiti) è riemerso dai più bui abissi della moda per approdare tra le tendenze dell’estate 2025 con un tripudio maglie a righe, improbabili clucth a forma di pesce, impermeabili, antiestetici ma sempre glamour sandali da pescatore e decori a forma di sardina al seguito.
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Il grande ritorno del look alla marinara raccontato dalle passerelle di stagione
La moda dell’estate 2025, come mai prima, ha il sapore deciso della salsedine: quell’affascinante look ispirato alle storiche divise della marina militare è attraccato sulle nostre rive, ancora una volta, come da antica tradizione. La meta? Sempre la medesima: l’eleganza sconfinata.
Prima che ce ne potessimo rendere conto, a tracciare la sua rotta dalla pedana al centro città sono stati, nel corso dei mesi invernali, la profusione di maglioni a girocollo e cardigan tinta unita o a righe maxi, il caban corto peacoat in panno rigido, la camicia bianca da portare rigorosamente sotto il gilet traforato e la graziosa t-shirt dotata di scollo a barchetta.
Sulla medesima onda, e letteralmente, ad andare forte sui social ora è l’hashtag Fisherman-core, inglesismo che trova la sua strampalata traduzione in “l’estetica del pescatore costiero”: il riferimento che l’ha generato è quello all’ultima mutazione delle righe bretoni, con l’aggiunta di ulteriori elementi nautici quali motivi a tema mare, manici di borsa a lisca di pesce, maglieria intrecciata, accessori realizzati in reti da pesca, pantaloni e bermuda kaki e chino, il tutto in una palette cromatica che spazia dal verde, passando per l’emblematico bianco-blu sino al sabbia.
Ma quali sono davvero i capisaldi di questa foggia nel vestire? Per quanto lo stile navy abbia saputo dimostrarsi contemporaneo ad ogni sua sporadica ricomparsa, per venirne a capo risulta doveroso un notevole passo indietro: correva l’anno 1913 quando Coco Chanel in persona indossò la classica maglia a righe marinière, ispirata proprio alla tipica divisa dei marinai dell’epoca. La striped shirt a maniche lunghe per eccellenza, per intenderci, quella a righe bianche e blu, dal taglio morbido e rilassato, che ancora oggi – secondo la leggenda – torna ad albeggiare sul panorama moda al primo accenno d’estate.
In pochi sanno, però, che in realtà il caratteristico design a righe della suddetta t-shirt è stato concepito per celebrare i trionfi di Napoleone Bonaparte: l’iconica maglietta, 21 righe bianche e 21 righe blu, è nata proprio come parte fondamentale dell’uniforme della Marina Francese, e ha prodemente navigato da allora ad oggi sino ai nostri armadi.
A parlarci per prime dell’imminente ritorno dello stile sailor sono sono state, con largo anticipo, le sfilate dedicate alla primavera/estate 2025 dello scorso settembre.
In passerella si erano viste alternate diverse reinterpretazioni, ordinate in pedana in scala dalla più classica alla più eccentrica: da annoverare tra le proposte iconiche quelle di Ralph Lauren e Tommy Hilfiger, incarnate da giacche da ammiraglio dotate di file di bottoni dorati in bella vista, mentre le tante maglie e polo a righe accomunavano la visione dei grandi brand (Prada, Dior, Proenza Schouler) come punto di partenza delle loro collezioni ispirate, in chiave contemporanea.
Da Moschino, invece, era stato il marinaio declinato in versione trompe l’oeil a catturare l’occhio.
Da Proenza Schouler erano abiti logori e sfrangiati, come salvati da un naufragio, da Duran Lantink tute intere e completi patchwork con imbottiture esasperate, da Schiaparelli divise da ammiraglio sconvolte nella silhouette, attraverso i riconoscibili codici del linguaggio surrealista della maison italiana.
Nel fashion show di Sacai, ancora, le righe marinare ornavano l’abito corto abbinato agli stivali, mentre la classica maglia in cotone leggero diventava un body e si portava con le sneakers alte da Dior.
Diversa da tutte, poi, la reinterpretazione di Normando: qui la divisa da marinaio si accostava in un’unione imprevista a grintosi elementi in pelle, quali stivali cuissardes e guanti opera en pendant.
Non sono mancate, e come avrebbero potuto del resto, nemmeno le proposte ufficiali per quanto concerne il capitolo bikini dell’estate 2025, declinate in due pezzi ed interi dapprima in passerella e in un secondo poi dai più noti brand beachwear in circolazione.
Da Duran Lantink, in rosso squillante e bianco, si trattava di particolarissimi costumi dai volumi scultorei.
Da Tommy Hilfiger, invece, il ventaglio di scelta era ben più ampio e variegato, sporcato nella forma dalle tendenze più calde del momento.
Come vestirsi alla marinara: la guida pratica e definitiva allo stile sailor dell’estate 2025
Una volta appurato come il look alla marinara sia tra i più gettonati della bella stagione, il vero dilemma ora consiste nel replicarlo in maniera fedele ed efficace. Bastano invero solo pochi pezzi iconici, del tutto facilmente reperibili, e giusto qualche accorgimento nell’assemblarli l’un l’altro per riuscirci.
Immancabile in una guardaroba capsula che si rispetti la maglia a righe marinière, nella combo colore bianco e blu navy oppure nella variante bianco – rosso: sul tema ci si può sbizzarrire con strisce più o meno sottili, grafiche e rivisitate o attraverso la silhouette del capo, disponibile sul mercato nelle vestibilità più disparate.
Archiviati almeno sino ad ottobre la giacca da ammiraglio con bottoni dorati ed il classico caban da marinaio, in fatto di pantaloni sono da prediligere quelli bianchi, a vita alta, dal fresco taglio flare o sotto forma di morbidi bermuda. Sono i benvenuti anche tutti quei pezzi intramontabili, da giocare con astuzia, a patto che osservino necessariamente la tavolozza cromatica blu – bianco – rosso.
Voglia di sorprendere, distinguendosi? Fa al caso di questa tipologia di fashion addicted il memorabile berretto alla Braccio di Ferro – o alla Olivia Oyl, che non ce ne voglia – sdoganato da qualche tempo nello scenario street style dalle personalità più eclettiche.
Largo spazio, poi, alla cosiddetta blusa da marinaio con scollo a V e colletto accessoriato di solino a ricadere sulle spalle, nella parte posteriore. Quest’ultima si è vista divenire quasi un feticcio per i designer, che la hanno riproposta in passerella nei modi più fantasiosi e creativi possibile. Anche nelle sembianze di imprevedibili costumi interi.