Avvicinare i bambini al concetto del denaro e di come si utilizzi può sembrare complicato, ma è necessario affinché i nostri figli/figlie comprendano cose che saranno loro estremamente utili. Lo possiamo fare sotto forma di un classico dei giochi, un’attività divertente ed educativa. Il gioco del negozio è una delle tecniche più efficaci per insegnare ai più piccoli come funziona l’uso dei soldi, il concetto di scambio e il valore degli oggetti.
In questo articolo spiegheremo quali siano i benefici di questo gioco, da fare insieme perché rappresenta un primo passo importante verso l’educazione finanziaria, spesso mancante a scuola in ogni ordine e grado.

Indice
Perché insegnare l’uso del denaro fin da piccoli
Chiariamo subito un concetto: l’educazione finanziaria, l’idea del risparmio, della spesa come dell’investimento, non è qualcosa che possiamo imbeccare ai nostri bimbi/bimbe, tra un puzzle e un cartone animato. Non è di questo che stiamo parlando, ma di piccoli approcci sull’argomento, in grado di destare curiosità e anche di creare un legame di familiarità, che sarà utile in futuro. Questi temi sono fondamentali, quanto la storia, la matematica e l’arte. Conoscerli fa la differenza sia da adolescenti che da adulti, ma purtroppo, la scuola italiana su questo fronte è manchevole quanto quello sull’educazione agli smartphone ed i ragazzi si trovano poi soli a doverli affrontare, con tutte le conseguenze che conosciamo.
In questo articolo approfondiremo quanto noi genitori possiamo fare prima, quando i nostri bambini/e sono in età prescolare, o siano impegnati nei primissimi anni della scuola primaria, anche per fissare qualche concetto basilare come riconoscere le monete e le banconote, il loro valore. Oggi, poi, i nostri figli/figlie sono abituai a vedere che i loro genitori pagano al bar, al ristorante, al negozio di giocattoli, come a fare le collette per i regali di compleanno degli amichetti, usando applicazioni e sistemi virtuali, oltre carte di credito o bancomat. Per loro, questo mondo, l’uso del denaro ed i tanti modi in cui esso può circolare, è pieno di mistero più di quanto non lo sia stato per noi.
Oggi più che mai, l’educazione finanziaria non può essere rimandata all’età adulta. I bambini che imparano fin da piccoli a comprendere il valore del denaro, crescono con una maggiore consapevolezza economica e sviluppano capacità importanti. come:
- il senso del risparmio;
- la capacità di fare scelte consapevoli;
- il riconoscimento del valore degli oggetti;
- l’autonomia nel gestire piccole somme.
Introdurre questi concetti attraverso il gioco significa trasformare un argomento astratto in un’esperienza concreta e coinvolgente.

Il gioco del negozio: un metodo educativo e divertente
Il gioco del negozio simula una situazione reale, qualcosa che i bambini e le bambine, sin da piccolissimi, sono abituati a vedere. Anche se si tratta di un gioco che si può fare fra pari, se la nostra idea è quella di insegnare qualcosa di utile, la nostra presenza, almeno all’inizio, sarà necessaria come attori e non come spettatori. Il bambino può impersonare sia il cliente che il negoziante, l’obiettivo è creare un contesto in cui il denaro (anche se finto) viene utilizzato per compiere scambi, prendere decisioni e valutare prezzi.
Quando poi saranno più grandi, certi concetti potranno sempre essere rispolverati sotto forma di altre tipologie di gioco. Pensiamo al classico tra i classici: il Monopoli. Questo rappresenta, potremmo dire, il livello più alto del gioco del negozio. Ci sono i soldi, le scelte da fare, gli imprevisti. Vendite e acquisti che ci insegnano ad essere finanziarmene prudenti o azzardati, se quello che c’è sul piatto è qualcosa che vogliamo a tutti i costi.
Certo passare da un gioco alla realtà è tutt’altro che un passo semplice, ma iniziare a capire l’uso dei soldi senza rischi e con un sorriso sul viso, non piò che essere educativo senza risultare complicato.
Cosa serve per giocare al negozio
Spesso gioco viene introdotto con l’arrivo di una graziosa cassa per bambini. Di legno, se siamo amanti dell’arredo montessoriano, o quello che abbiamo imparato a chiamare negli ultimo decennio stile scandinavo, o dalla più classica ed intramontabile plastica, la cassa potrà essere accessoriata di mille suoni e lucine, microfono e nastro trasportatore. La presenza della cassa giocattolo è utile ma non è necessaria. Come per quasi per tutte le attività ludiche da svolgere come i bambini/e possiamo costruire tutti noi oppure usare ciò che abbiamo in casa.
5 sono le cose indispensabili per giocare al negoziante:
- banconote finte e monete di plastica (o in carta fatte da noi);
- prodotti da vendere;
- un banco o tavolo, un tappeto, per allestire il negozio;
- etichette con i prezzi (fogli scritti a mano andranno benissimo);
- borsa della spesa o carrellino.

Spiegare i soldi giocando
Il gioco va adattato in base all’età del bambino, se si tratta di bambini che non sono capaci di leggere i numeri o di contare, vincerà l’esperienza ludica rispetto a quella educativa. Se, invece, nostro figlio/nostra figlia fossero capaci a contare, come a leggere potremmo spingerci più in là con il gioco, usando vere monete e vere banconote, come con carta/bancomat vecchi. Sarà un modo per fargli prendere confidenza con qualcosa che presto o tardi useranno. Come, per fare un esempio, succede in estate, quando i bimbi (sotto il nostro sguardo attento) vanno a comprare ghiaccioli bar o quando cominciano a ricevere le prime paghette.
Ecco i passaggi fondamentali per giocare al negozio:
- spiegare le regole base del denaro;
- assegnare i ruoli: cliente e venditore;
- stabilire una somma massina da spendere.
Cominciamo mostrando bene le banconote e le monete (vere o false), e spiegando cosa si può comprare con quanto. Se i nostri figli/figlie fossero già in grado di fare somme e sottrazioni, aiutiamoli a capire cosa sia il resto e come si calcola.
Facciamo decidere al bambino quale ruolo interpretare e diciamogli cosa ci si aspetta da lui. Se, ad esempio, fosse il venditore, dovrà saper presentare ciò che è in vendita, calcolare il totale e così via. Al contrario, se volesse interpretare il cliente, dovrà saper pagare con le monete giuste e controllare il resto ricevuto.
Infime, i bambini/e, devono capire che hanno un cifra massima da spendere, un numero concreto. E dovranno saper prendere decisioni in base ad esso, proprio come accade nella vita.

I benefici educativi del gioco del negozio
Oltre a essere un gioco simbolico e divertente, questa attività ha molteplici benefici piuttosto chiari. Con il gioco del negozio i bambini:
- sviluppano competenze matematiche;
- imparano a fare delle scelte;
- comprendo cosa sia il lavoro.
Il bambino impara a contare i soldi, a sommare e a sottrarre e a riconoscere monete e banconote. Il gioco del negozio è molto più di un passatempo e possiamo strutturalo in base alle competenze già acquisite o in via di acquisizione. Può diventare man mano più complesso, se il bambino/a è pronto o se abbia voglia di sperimentare, possiamo introdurre alcuni elementi per rendere il gioco del negozio davvero adattabile a tutte le età.
Ecco 4 variazioni del gioco e benefici educativi:
- Il gioco del supermercato, che aiuta a suddividere per categorie;
- il mercatino dell’usato, che insegnare cosa sia il riuso;
- la banca, che introduce il salvadanaio ed il risparmio;
- l’applicazione degli sconti, che insegna il concetto di compromesso.
Quando non sarà più il tempo di giocare insieme, quanto imparato verrà messo in pratica direttamente da loro, in quei simpatici mercatini, tra vecchi libri, collane e braccialetti che allietano parchi o spiagge, dove faranno ulteriormente pratica ma fra pari. Una lezione, sotto forma di gioco, importantissima per il loro futuro.