Quando diventi mamma, devi fare pace con la bambina che hai dentro

È un passaggio obbligato, quello di fare pace con la propria bambina interiore. E lo è ancora di più quando si diventa madre

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Redazione

DiLei è il magazine femminile di Italiaonline lanciato a febbraio 2013, che parla a tutte le donne con occhi al 100% femminili.

Pubblicato: 9 Giugno 2019 11:43Aggiornato: 11 Ottobre 2024 15:07

Tutte, prima di essere madri, siamo state anche figlie. Siamo state bambine. Ribelli, sognatrici, vivaci e ingenue, appassionate, curiose, indomite e spaventate. A volte ferite. E poi siamo cresciute, cambiate, ci siamo evolute. Ma quella bambina interiore, anche se invisibile e apparentemente silenziosa, è ancora da qualche parte dentro di noi. E tu, l’ascolti ancora?

La bambina interiore

Quando nasce una nuova vita, nasce una mamma che deve accettare il suo universo intero. La maternità è un’esperienza ricca di emozioni, uno dei cambiamenti più importanti, sicuramente il più ingombrante, nella vita di un genitore. Un evento che, inevitabilmente, invita a guardarsi dentro per comprendere e accogliere tutto ciò che si modifica e si trasforma. A livello fisico sì, ma anche e soprattutto mentale.

Ed è proprio diventando mamma che, quel confronto a lungo posticipato, non può essere più rimandato. Si tratta di un passaggio quasi obbligato prima di dar luce il proprio figlio. Prima di calarsi nel ruolo più importante della propria vita.

In effetti, come si può insegnare la vita ad un bambino, se prima non si fa pace con quello che abbiamo dentro? La bimba che risiede in noi, rappresenta il nostro passato: i profumi dell’infanzia, gli abbracci dei nonni, la spensieratezza e le ginocchia sbucciate. Ma non solo, quella presenza ci parla anche dei nostri desideri e dei bisogni più autentici, dei sogni dimenticati e delle ferite, delle attenzioni di cui abbiamo bisogno. È la nostra parte più vulnerabile, ma anche la più preziosa.

La bambina interiore custodisce i nostri ricordi più importanti, quelli belli e quelli brutti: le persone che abbiamo perso, le cose che non abbiamo fatto e quelle che potevamo fare, l’amore che abbiamo provato, allontanato e ritrovato e poi, ancora, i traumi grandi e piccoli, il contesto dove siamo cresciuti, le aspettative, le illusioni e le delusioni. In poche parole tutto quello che ha influenzato il nostro modo di affrontare la vita e il nostro essere. Per questo non può essere ignorata.

Come fare pace col proprio mondo interiore

Tutti abbiamo un mondo interiore che spesso non conosciamo, che non ascoltiamo. Ed è proprio lì che troviamo la nostra bambina interiore. È lei a dare voce ai nostri pensieri più reconditi che, anche quando non li ascoltiamo, ci influenzano più di quanto immaginiamo. Nelle scelte che prendiamo ogni giorno, nelle relazioni che costruiamo e anche nei nostri pensieri, quelli che ci paralizzano o che ci spingono ad andare avanti.

Non dare peso a quelle voci che vengono da dentro, o fare finta che queste non esistano, è uno sforzo inutile, oltre che dannoso. Fa paura, è vero, è pure un atto doveroso per re-imparare a conoscersi, per ascoltarsi, per riallinearsi con ciò che desideriamo. Con quello che siamo davvero.

La bambina che risiede dentro ogni donna può essere maestra di vita o demone interiore. È proprio in questo caso che, in vista della nascita di un figlio, è doveroso ascoltarla, affrontarla e fare pace con lei. Mettere a tacere le sue voci, non servirà. Riappacificarsi con questa preziosa entità interna, invece, è fondamentale quando si diventa mamma, per se stesse e per i propri figli.

Il momento migliore per risolvere i drammi del passato, è proprio durante la gravidanza. Ogni donna, infatti, si ritrova ad affrontare un percorso alla scoperta di se stessa e della vita in generale: il corpo si fa contenitore di una nuova vita e le emozioni diventano più profonde. È questo il tempo migliore per ascoltare, accettare, accogliere e lasciare andare.