Vivere all’estero, imparare una lingua e crescere davvero: ecco perché diventare una ragazza alla pari potrebbe essere la scelta giusta per te

Un viaggio che è anche una sfida, una famiglia da scoprire, nuove lingue e nuovi mondi da esplorare: ecco perché fare l’au pair è molto più che una semplice esperienza estiva

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Miriam Tagini

Giornalista e Lifestyle Editor

Giornalista pubblicista, in passato ha lavorato come web editor, content creator e social media manager. È bilingue e collabora con testate online nazionali e magazine internazionali. Per DiLei scrive di Lifestyle nella sezione GirlZ.

Pubblicato: 24 Giugno 2025 19:36

Vi siete mai chieste come sarebbe vivere all’estero, in una città nuova, imparando una lingua mentre fate dei piccoli lavori? Se la risposta è sì, diventare ragazza alla pari – o au pair – potrebbe essere l’esperienza che fa per voi.

Non si tratta solo di un’occasione per viaggiare o lavorare: è un vero scambio culturale che vi porta a scoprire come si vive in un altro Paese, a praticare la lingua parlata ogni giorno e a crescere come persone.

Se state finendo il liceo o siete già all’università, questa può diventare una tappa fondamentale per il vostro percorso, un modo per esplorare possibilità diverse, sviluppare autonomia e mettere alla prova le vostre capacità. E sì, può davvero essere indimenticabile.

Che cos’è davvero l’esperienza alla pari

Il termine “au pair” deriva dal francese e significa letteralmente “alla pari”: l’idea è proprio quella di uno scambio tra pari, in cui lo scopo non è lavorare per una paga ma contribuire alla vita familiare in cambio di vitto, alloggio e integrazione culturale.

In pratica, vivrete con una famiglia ospitante, vi prenderete cura dei loro bambini – accompagnandoli a scuola, aiutandoli con i compiti, giocando con loro – e in cambio avrete una stanza vostra, pasti condivisi e spesso una piccola paghetta settimanale.

C’è anche un’altra componente fondamentale: la possibilità di frequentare corsi di lingua o partecipare a attività comunitarie, pagate o incluse nel programma.

Si tratta di un’esperienza a tutto tondo, che coinvolge il rapporto con la famiglia, l’approfondimento linguistico e, non da ultimo, la scoperta di uno stile di vita diverso dal vostro.

Requisiti e aspettative: cosa serve davvero

Per diventare ragazza alla pari non serve una laurea né una lunga esperienza lavorativa: l’elemento più importante è la motivazione. In genere l’età consigliata va da 18 a 30 anni – alcuni Paesi, come gli Stati Uniti, richiedono il diploma di maturità.

Serve poi una conoscenza base della lingua del Paese ospitante e, soprattutto, soft skill come empatia, flessibilità, spirito di adattamento e capacità organizzativa.

Non è un lavoro: vivrete in casa con una famiglia che vi accoglie, ma potreste dover seguire una routine, gestire piccoli imprevisti con i bambini, partecipare a impegni familiari. È importante anche capire che non sarà sempre una vacanza: ci saranno giornate intense, momenti di nostalgia o difficoltà nel gestire le emozioni. Ma il prezzo da pagare è immensamente piccolo rispetto a quanto si guadagna in consapevolezza e indipendenza.

Come trovare una famiglia ospitante (e farlo in modo sicuro)

Quando si decide di partire, il passo successivo è trovare la famiglia giusta. I canali più sicuri e diffusi sono le piattaforme online come AuPairWorld, Cultural Care e AuPair.com, ma esistono anche agenzie certificate che forniscono supporto dall’inizio alla fine del percorso.

Partecipare a un programma ufficiale può costare un po’ di più, ma garantisce assistenza, supporto in situazioni complesse e spesso anche l’assicurazione. Se siete indipendenti, potete usare i siti online gratuitamente e condurre voi stesse la ricerca.

In ogni caso, vi consiglio di preparare un profilo chiaro e curato: presentatevi con dati precisi, una breve biografia, i vostri interessi, eventuali esperienze con bambini. Seguirà una fase di selezione: potreste dover scrivere una lettera motivazionale, inviare una referenza (come quella di un ex tutor o ex datore di lavoro) e sostenere un’intervista via Zoom. Questo colloquio sarà anche l’occasione per conoscere le aspettative della famiglia e valutare l’intesa: chiedete informazioni sulla loro routine quotidiana, sulle responsabilità previste, sugli orari e sui momenti liberi.

Per questa esperienza è fondamentale sentirsi a proprio agio fin dal primo scambio, perché la convivenza dura mesi e richiede un rapporto di fiducia reciproco. Sentire che c’è sintonia dopo anche solo poche righe è già un ottimo segnale.

La vita da au pair: un’esperienza quotidiana indimenticabile

Dopo le presentazioni formali arriva la fase in cui tutto prende vita. La prima cosa che noterete è la routine familiare: sveglie, colazione insieme, tragitti per portare i bambini a scuola, preparare snack, organizzare compiti, passare tempo con loro tornando a casa, magari cucinare insieme e parlare della giornata.

Avrete anche momenti liberi, e proprio lì si gioca una partita fondamentale: trovare il proprio spazio. È il momento di scoprire la città, frequentare corsi di lingua, incontrare amiche e amici, cercare un gruppo internazionale. Vivere alla pari non significa restare chiuse in casa, ma integrarsi nella comunità locale, scoprire gli angoli della città e costruire relazioni fuori dal nucleo familiare.

Non mancano le sfide: può capitare che un bambino si rifiuti di collaborare, o che vi sentiate perse in un’incomprensione culturale. In quei momenti, imparare a comunicare, a mediare, a negoziare diventa una palestra formidabile anche per la vita adulta.

Come cambia il vostro punto di vista (e il vostro futuro)

Diventare una ragazza alla pari è molto di più che un’esperienza estiva: è un percorso che vi lascia qualcosa dentro, che diventa parte di voi. L’autonomia che conquistate, le relazioni che costruite, la lingua che parlate ogni giorno con naturalezza, sono tutti strumenti utili per il vostro futuro.

Se pensate a un percorso universitario all’estero, un’esperienza di studio o lavoro in un altro Paese, oppure a una carriera in ambiti multi-culturali, l’esperienza alla pari diventa una credenziale potente: sapere cosa significa vivere lontano da casa, gestire una famiglia, inserirsi in un contesto nuovo, vi rende più forti e più solide nel realizzare i vostri progetti.

Anche nella vita di tutti i giorni, capire meglio le abitudini, imparare ad apprezzare nuove culture, avere una visione più aperta del mondo vi arricchisce come persone.