I 7 profili queer da seguire che ogni giorno ricordano che esprimersi liberamente è un atto rivoluzionario

Da Paolo Camilli a Simonetta Musitano, passando per Samuele Bartoletti, Le Karma B ed Eric Shin: ecco i creator italiani che celebrano ogni giorno la libertà di essere se stessi

Pubblicato: 9 Giugno 2025 16:57

Miriam Tagini

Giornalista e Lifestyle Editor

Giornalista pubblicista, in passato ha lavorato come web editor, content creator e social media manager. È bilingue e collabora con testate online nazionali e magazine internazionali. Per DiLei scrive di Lifestyle nella sezione GirlZ.

Negli ultimi anni, i social network sono diventati uno degli spazi più potenti per la visibilità queer. Non solo durante il Pride Month, ma ogni giorno: è lì che migliaia di persone LGBTQIA+ trovano il coraggio di esprimersi, raccontarsi, connettersi.

Secondo una ricerca della Hopelab e della Born This Way Foundation, l’82% dei giovani LGBTQ+ tra i 15 e i 24 anni si dichiara apertamente online, mentre solo il 53% lo fa nella vita reale. I motivi? Gli ambienti digitali vengono percepiti come più sicuri, più gentili, più accoglienti: il 61% dei giovani li descrive così, contro appena il 23% che ha la stessa sensazione nella quotidianità offline.

Ma non si tratta solo di statistiche. Per moltissime persone queer, i social rappresentano un luogo in cui l’identità può finalmente essere vissuta senza maschere, dove sentirsi parte di una rete, trovare supporto e ispirazione. E se a giugno l’attenzione si accende grazie al Pride, è nei mesi che seguono che si misura il vero impatto dell’inclusione. “Il Pride è un momento importante, ma l’inclusione vera si costruisce ogni giorno, dando spazio alle voci queer in ogni ambito, non solo quando si parla di LGBTQIA+”, spiega Francesco Rellini, Co-Founder di Wonty Media, agenzia di talent management specializzata in creatività e diversity. “Limitare questi talenti ai soli contenuti queer è miope. La loro prospettiva è unica, autentica, umana. Raccontano il mondo con occhi diversi ed è questo che arricchisce ogni progetto.”

In questo scenario, oltre a selezionare gli eventi per celebrare il Pride Month, abbiamo selezionato 7 content creator queer italiani che, con i loro contenuti, riescono a fare esattamente questo: raccontare l’identità in tutte le sue sfumature, decostruire gli stereotipi e rendere l’espressione di sé un atto quotidiano e rivoluzionario.

Paolo Camilli, tra ironia e denuncia

Paolo Camilli è attore, autore e content creator. Marchigiano, lavora tra teatro, televisione, web e cinema con uno stile che unisce ironia, improvvisazione e impegno sociale. Dopo anni di palcoscenico tra progetti comici e teatro d’autore, si è fatto conoscere al grande pubblico grazie ai suoi sketch con Serena Dandini, fino a raggiungere la fama internazionale nel 2023 entrando nel cast della seconda stagione di The White Lotus, con cui ha vinto lo Screen Actors Guild Award. È stato giudice nell’ultima edizione di Drag Race Italia. Sui social, i suoi video virali smontano stereotipi e discriminazioni con un mix di comicità e attivismo queer. 

Samuele Bartoletti, l’estetica fluida della Gen Z

Samuele Bartoletti è una delle presenze più originali della Gen Z queer italiana. Cresciuto in Toscana, esprime la sua arte attraverso contenuti che sono veri e propri racconti, caratterizzati da uno stile colto e fluido. Le sue immagini, che attingono a moda, cinema d’autore e fotografia, mescolano fragilità e audacia, dissolvendo ogni dualismo e permettendo a Samuele non di recitare un’identità, ma di indossarla e reinventarla con autenticità. I suoi video parlano di corpo, libertà e sensibilità queer, ma anche di attivismo, in particolare contro lo sfruttamento animale.

Lorenzo Balducci, ironia autentica e identità queer

Lorenzo Balducci, attore, performer e creator romano, vanta un’espressività che fonde teatro, cinema, televisione e social media in un racconto fluido di ironia, fragilità e identità queer. Iniziata la carriera teatrale, ha conquistato il grande pubblico con Tre metri sopra il cielo, lavorando poi con registi come Paolo Virzì e André Téchiné. Pioniere nel fare coming out pubblicamente e punto di riferimento per la comunità LGBTQIA+, nei suoi spettacoli e sui social racconta con onestà la sua esperienza di uomo queer, amplificando temi come identità e inclusione.

Le Karma B, icone di libertà

Attive dalla fine degli anni Novanta, Le Karma B sono un duo iconico della scena queer italiana capace di mescolare ironia, energia e talento in un percorso artistico che celebra e sovverte le norme di genere e la cultura pop. Volti noti di programmi come Propaganda Live e Ciao Maschio, sono autentiche portavoci della comunità LGBTQIA+ e con la loro arte raccontano storie di autodeterminazione, ribellione e inclusione. Il loro stile inconfondibile, fatto di colori sgargianti e battute fulminanti, le ha rese un simbolo di libertà e resistenza, amate da un pubblico trasversale.

Simonetta Musitano, stand-up comedian che ribalta i pregiudizi

Simonetta Musitano è un’attrice, autrice e stand-up comedian trans romana di origini calabresi che ha saputo trasformare la sua esperienza personale in un potente strumento di satira sociale. Con uno stile irriverente e un’autoironia tagliente, affronta nei suoi monologhi temi come l’identità di genere, il transfemminismo e le dinamiche di potere, usando la comicità per ribaltare stereotipi e pregiudizi. La sua carriera ha preso slancio con lo spettacolo Una donna con le palle, per poi proseguire con la partecipazione a programmi televisivi come Propaganda Live e Comedy Central Live, consolidando il ruolo di voce critica e innovativa nel panorama comico italiano.

Gabriele Piazza, intrattenimento e impegno sociale digitale

Gabriele Piazza, attore e performer romano, ha visto nascere la sua carriera sui social durante la pandemia, quando ha iniziato a condividere contenuti ironici e riflessivi conquistando rapidamente un pubblico ampio e affezionato. Con uno stile comunicativo diretto e sincero, affronta temi di rilevanza sociale, tra cui i diritti delle donne e della comunità LGBTQIA+, unendo intrattenimento e impegno civile e utilizzando la sua piattaforma per sensibilizzare e stimolare il dibattito.

Eric Shin, autore di un inno alla libertà

Eric Shin è un content creator e artista queer di origini coreane. Con uno stile irriverente, ironico e spesso tagliente, ha conquistato TikTok e Instagram raccontando con schiettezza la sua esperienza di identità, cultura e inclusione, diventando rapidamente un punto di riferimento per la comunità LGBTQIA+. Ma Eric non si limita alla comicità: con il singolo “Kittesen” ha firmato un vero e proprio inno queer, un manifesto musicale di ribellione e celebrazione dell’identità

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