La dottoressa Luciana Marzella, chirurgo della mano ed esperta in traumatologia, ha pubblicato per Sperling&Kupfer, La casa sicura, un libro che ci spiega stanza per stanza le insidie presenti nelle nostre abitazioni e le accortezze per evitare i pericoli riducendo gli incidenti domestico.
In effetti, la casa può sembrare il luogo più sicuro al mondo, ma nasconde pericoli che spesso sottovalutiamo: una sedia usata come scala, un tappeto scivoloso, un fornello lasciato acceso, un detersivo a portata di bambino.
La dottoressa Marzella, una delle massime esperte in traumatologia, con anni di esperienza in pronto soccorso, ci accompagna in un percorso stanza per stanza, balconi e terrazze comprese, offrendo consigli semplici ma qualificati per evitare i rischi, oltre a suggerimenti di primo soccorso basati su episodi reali molto frequenti.
A noi ha raccontato come è nato il suo libro, La casa sicura, e quali sono le regole e i trucchi facili per proteggerci da ambienti potenzialmente pericolosi.
Il suo libro, La casa sicura, è una vera e propria guida per evitare i pericoli domestici: quale esigenza l’ha spinta a scriverlo?
L’idea nasce dall’osservazione quotidiana, sia nella mia pratica professionale che nella vita personale, di quanto spesso le persone sottovalutino i pericoli presenti nelle proprie abitazioni. La casa è il luogo dove ci sentiamo più al sicuro, ma è anche uno dei più ricchi di insidie, soprattutto per alcune fasce d’età. Ho voluto creare una guida semplice, diretta e accessibile a tutti, per sensibilizzare e offrire strumenti concreti di prevenzione. Non servono grandi stravolgimenti, ma consapevolezza e piccole accortezze quotidiane.
Ci sono fasce d’età più a rischio?
Gli anziani, in particolare le persone oltre i 65 anni, sono i più esposti, perché trascorrono molto tempo in casa e spesso hanno una maggiore fragilità fisica — pensiamo alla ridotta densità ossea, alla minor reattività, alla presenza di patologie croniche. Al secondo posto ci sono i bambini, curiosi e imprevedibili, bastano pochi secondi fuori dal nostro campo visivo e tanto basta per mettere le mani dove non dovrebbero. Incidenti come ingestione di sostanze tossiche, ustioni o cadute sono purtroppo frequenti e possono avere conseguenze gravissime. Non è un caso che gli infortuni domestici siano, nei bambini, la prima causa di morte nei paesi sviluppati.
Quali sono gli incidenti domestici più comuni?
Le cadute restano le più frequenti, seguite da ferite da taglio, ustioni e intossicazioni. E molto spesso sono provocate da oggetti di uso quotidiano: tappeti non fissati, sedie usate come scale, coltelli mal riposti, prese elettriche non protette. A volte è proprio la disattenzione a trasformare un gesto semplice in un rischio: pensiamo all’uso di frullatori a immersione che, sebbene scollegati dalla corrente, possono ancora accumulare carica residua e causare tagli gravissimi.
Esistono ambienti della casa più pericolosi di altri?
Assolutamente. La cucina è il luogo più a rischio: elettrodomestici, fuochi, coltelli, pavimenti spesso bagnati o unti. Anche il bagno rappresenta una zona critica: superfici scivolose, presenza di acqua, prodotti chimici. Ma non sottovalutiamo terrazze e giardini. Spesso non ci si accorge che una ringhiera troppo larga può essere facilmente attraversata da un bambino o che un vaso lasciato vicino a un parapetto può trasformarsi in un gradino pericoloso. L’arredamento degli spazi esterni deve essere funzionale e pensato anche in ottica di prevenzione.
A proposito di cucina: a cosa dobbiamo prestare attenzione?
Prima di tutto all’ordine. Niente oggetti superflui: meno ingombri ci sono, più è sicuro muoversi. Attenzione alla disposizione dei cibi in frigorifero: i cotti non devono stare accanto ai crudi. Conservare in alto gli alimenti più delicati. Occhio alle conserve fatte in casa ma anche a quelle industriali: se il tappo fa “click” è segno che il sottovuoto è stato compromesso, e quel barattolo va eliminato. Mai sottovalutare il rischio di botulismo.
E in camera da letto?
Molti non ci pensano, ma la camera può nascondere più rischi di quanto sembri. Per esempio, evitare letti con spigoli vivi o strutture sporgenti: il trauma al mignolo del piede è un classico, ma può diventare un problema serio per gli anziani. Inoltre, attenzione alla disposizione dei mobili per evitare ingombri o passaggi stretti. Soprattutto consiglio di non appendere nulla parete sopra il letto. Racconto sempre il caso di una signora anziana che si è chiusa in casa per evitare incidenti e cadute. Per proteggersi mise un pesante crocifisso sopra il letto e a causa di una scossa, le cadde in testa provocandone la morte.
Inoltre, fondamentale è anche il controllo della temperatura: evitare fonti di calore troppo vicine al letto.
L’uso delle scale in casa è un’altra abitudine rischiosa, giusto?
Decisamente. La sedia non è una scala! È instabile, può ribaltarsi o rompersi. Per salire a prendere qualcosa servono scale certificate, meglio a doppia fila, stabili, con piedini antiscivolo. E attenzione anche all’abbigliamento: niente ciabatte morbide o pantofole. Se serve salire e scendere più volte, meglio farlo in due: uno tiene la scala, l’altro lavora. E, importantissimo, niente multitasking. Guardare il cellulare mentre si è su una scala è una delle cose più pericolose che si possano fare.
Oggi ci troviamo molto spesso a lavorare da casa: lo smart working aumenta i rischi di incidenti domestici?
Assolutamente sì. Mai lavorare seduti sul divano con il portatile sulle gambe: postura scorretta, dolori cervicali, tendiniti e problemi alla colonna sono dietro l’angolo. Serve una postazione adeguata: sedia ergonomica, scrivania all’altezza giusta, illuminazione laterale che non faccia ombra sulla mano dominante. È importante testare più volte la posizione per evitare contratture o patologie croniche.
Ci sono incidenti stagionali? Cambia qualcosa in estate o in inverno?
Sì. In estate aumentano gli incidenti legati al giardinaggio: spine sotto pelle, allergie da contatto, esposizione al sole senza protezione, disidratazione. In inverno, invece, aumentano le cadute in casa, magari con pantofole scivolose o tappeti su cui inciampare. Anche la gestione del cibo cambia: bisogna fare attenzione alla catena del freddo, evitare di scongelare troppo in fretta o di riscaldare in modo non uniforme. Errori comuni possono causare infezioni alimentari.
Un consiglio generale per rendere davvero sicura la nostra casa?
Rallentare e fare una cosa per volta. Siamo abituati a vivere in modalità multitasking, ma in casa questo atteggiamento è pericoloso. Stirare, parlare al telefono, guardare la TV contemporaneamente espone a rischi seri. Il vero nemico della sicurezza domestica è la distrazione.
Infine, quali precauzioni dovremmo adottare ogni giorno?
Sono molte, ma posso elencarne alcune fondamentali:
- Tappeti: devono avere sempre basi antiscivolo o, meglio ancora, essere rimossi dalle zone di passaggio.
- Bagno: tappetini con fondo in gomma e attenzione alle superfici bagnate.
- Elettricità: impianti a norma, prese protette se ci sono bambini e mai usare spray antipolvere sugli elettrodomestici: possono causare scintille o cortocircuiti.
- Illuminazione: deve essere adeguata in ogni ambiente, per evitare ombre pericolose o riflessi.
- Organizzazione degli spazi: le cose di uso quotidiano devono essere facilmente raggiungibili, senza dover usare scale o arrampicarsi.
- Testiere del letto: meglio non appendere quadri pesanti o oggetti instabili, che in caso di scosse o urti potrebbero cadere.