Crema pasticcera, gli ingredienti e i trucchi per renderla densa

La crema pasticcera si addensa con calma e precisione: dosi corrette, cottura lenta e attenzione ai dettagli fanno la differenza

Pubblicato: 11 Aprile 2025 16:39

Francesca Secci

Giornalista, esperta di lifestyle

Sarda, ma anche molto umbra. Giornalista pubblicista, sogno di una vita, scrive soprattutto di argomenti di attualità, lifestyle e cura della casa.

La crema pasticcera è uno dei grandi classici della pasticceria italiana, base di innumerevoli dessert. Prepararla in casa con la giusta densità e cremosità regala una soddisfazione unica: gustare una crema vellutata e profumata di vaniglia, perfetta da sola o per farcire i nostri dolci. Non a caso, per un Maestro come Iginio Massari la crema pasticcera è “l’espressione della maestria” di un pasticcere​. Si tratta infatti di un preparato all’apparenza semplice ma che richiede attenzione nei dettagli.

Di seguito scopriremo la ricetta classica con ingredienti precisi e passaggi chiari, e i trucchi dei pasticceri per ottenere una crema densa e cremosa.

Ingredienti e preparazione della crema pasticcera classica

Ingredienti (per circa 500 g di crema):

Preparazione passo passo:

  1. Aromatizzare il latte: versate il latte in un pentolino, aggiungete il baccello di vaniglia inciso (e i semi raschiati) e la scorza di limone. Scaldate a fuoco medio finché il latte sfiora il bollore, quindi spegnete. Lasciate in infusione qualche minuto per far sprigionare gli aromi.
  2. Montare tuorli e zucchero: in una ciotola a parte mettete i tuorli e lo zucchero. Mescolate immediatamente con una frusta fino a ottenere un composto chiaro e spumoso. (È importante non lasciare i tuorli a contatto con lo zucchero senza mescolarli, altrimenti i tuorli si “cuociono” parzialmente formando grumi​).
  3. Unire l’amido: aggiungete ai tuorli montati l’amido di mais setacciato (oppure l’amido di riso) e incorporatelo bene con la frusta, creando una pastella liscia e senza grumi.
  4. Versare il latte caldo: eliminate il baccello di vaniglia e la scorza dal latte caldo. Versate il latte a filo sul composto di uova, zucchero e amido, mescolando continuamente. Per evitare grumi, potete filtrare il latte con un colino mentre lo versate​.
  5. Addensare la crema sul fuoco: travasate il tutto di nuovo nel pentolino e rimettete sul fuoco a fiamma bassa, mescolando in continuazione con la frusta. Cuocete finché la crema si addensa e compaiono le prime bolle in superficie. Da quel momento, continuate la cottura ancora per circa 1 minuto, sempre mescolando: questo passaggio assicura che la crema cuocia a sufficienza, risultando densa e stabile.
  6. Raffreddare rapidamente: togliete il pentolino dal fuoco. Versate subito la crema pasticcera in una ciotola fredda (potete mettere in freezer la ciotola in anticipo, come fanno molti pasticceri​) così da abbassare la temperatura velocemente. Continuate a mescolare per qualche minuto, finché la temperatura scende sotto i 50 °C. Dovreste ottenere una crema liscia, lucida e molto profumata.
  7. Conservazione: coprite la crema con pellicola trasparente a contatto (aderente alla superficie, per evitare che si formi la pellicina) e lasciatela raffreddare completamente. Potete conservarla in frigorifero per 2-3 giorni ben coperta. Prima dell’uso, datele una mescolata energica con la frusta per ridarle cremosità.

Trucchi per una crema pasticcera densa e cremosa

Ottenere la consistenza perfetta, densa ma non collosa, cremosa ma senza grumi. richiede qualche accorgimento in più.

Oggi si preferisce addensare la crema pasticcera con amidi (come mais o riso) invece della farina. Questi amidi hanno un potere addensante elevato e non contengono glutine, garantendo una crema più setosa. L’amido di mais rende la crema più soda e compatta, mentre l’amido di riso dona un risultato leggermente più fluido e vellutato. Si può anche usare un mix dei due.

Evitate la farina tradizionale: oltre a dover bollire a temperatura più alta per, lascia la crema meno lucida e meno vellutata​.

Il segreto di una crema densa che non “smonta” poi in frigo sta nella cottura. Bisogna portare la crema quasi a bollore (circa 82-85 °C) e mantenerla qualche istante. In questo modo l’amido gelatinizza del tutto e gli enzimi delle uova (amilasi) si disattivano, garantendo stabilità. Non togliete quindi la crema dal fuoco troppo presto: una cottura insufficiente darà una crema apparentemente densa al momento, ma che diventerà lenta e liquida dopo il raffreddamento.

Come spiega Massari, se la crema non è ben cotta rischia di perdere la sua struttura risultando acquosa e pesante​. Al contempo, attenzione a non cuocerla eccessivamente o a fuoco troppo alto: oltre gli 85-90 °C il tuorlo comincia a “strapazzarsi” separando i liquidi, e si sviluppano note sulfuree poco piacevoli​.

Per una consistenza davvero cremosa serve evitare la formazione di grumi. Abbiamo già visto l’accortezza di mescolare subito tuorli e zucchero per non farli rapprendere​. Un altro trucco è stemperare il composto di uova con il latte caldo gradualmente (versandolo in 2-3 volte e mescolando di continuo)​ invece di aggiungerlo tutto in una volta.

È utile anche filtrare la crema attraverso un colino dopo la cottura, specialmente se notate qualche piccolo coagulo: si elimineranno eventuali grumi o residui di vaniglia/scorza, ottenendo una texture setosa. Infine, durante il raffreddamento, mescolate la crema ogni tanto: questo aiuta a mantenere omogeneità. Se comunque trovate la crema un po’ troppo densa o gelatinizzata dopo il frigo, basterà lavorarla con la frusta (o qualche secondo con un frullatore ad immersione) per ritrovare la giusta cremosità.

Un segreto “professionale” per aumentare cremosità e gusto è aggiungere qualche grasso in più. Ad esempio, il noto pastry chef Luca Montersino sostituisce una parte del latte con panna fresca nella sua ricetta: la panna, avendo più grassi, conferisce maggior cremosità alla crema​ e la rende anche più stabile (oltre a prolungarne la conservabilità).

Se volete sperimentare, potete usare ad esempio 400 ml di latte e 100 ml di panna invece di 500 ml di solo latte: otterrete una crema pasticcera ancora più ricca e vellutata. Un piccolo pezzetto di burro (15-20 g) incorporato alla crema calda a fine cottura è un altro trucco utilizzato da molti: rende la crema lucida, più saporosa e aiuta a evitare la pellicina in superficie mentre si raffredda (il burro forma un velo protettivo). Mescolate energicamente finché il burro si scioglie completamente nella crema.

Un altro consiglio pratico è usare ingredienti a temperatura ambiente (in particolare le uova). Tuorli troppo freddi di frigo potrebbero rallentare la cottura e creare shock termici quando si versa il latte caldo. Anche il latte non va aggiunto bollentissimo direttamente sulle uova: meglio farlo intiepidire un attimo se ha raggiunto il bollore, oppure versarlo a filo mescolando vigorosamente. L’equilibrio termico evita la formazione di grumi e aiuta a cuocere in modo uniforme.

Per una crema dal gusto equilibrato, dosate bene gli aromi. Vaniglia e limone sono quelli classici: una bacca di vaniglia e una scorzetta di limone danno profumo senza coprire. Lo zucchero in ricetta potete leggermente adattarlo al vostro gusto (c’è chi ne mette 100 g, chi 150 g per 1/2 litro di latte); tenete però conto che lo zucchero contribuisce alla struttura e conservazione, oltre che alla dolcezza. In ogni caso, una crema ben cotta avrà il giusto mix di sapore di latte, vaniglia e uova, con lo zucchero e l’amido non troppo percepiti al palato.

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