Photinia, come realizzare una siepe e che altezza raggiunge

Come creare una magnifica siepe di Photinia, ideale per proteggere il nostro giardino dal vento e favorire una maggiore privacy: tutti i trucchi

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Serena De Filippi

Lifestyle Editor

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Pubblicato: 27 Marzo 2025 17:18

A una prima occhiata conosciamo già la Photinia, pianta dalla bellezza indiscutibile che viene prediletta sia per i parchi pubblici sia per i giardini privati. In effetti, per chi ha un giardino, coltivare la Photinia è un’ottima idea proprio perché consente di realizzare delle siepi di un colore splendido. Questo arbusto sempreverde presenta diverse caratteristiche: ve ne parliamo e vediamo insieme come creare una siepe di Photinia.

Photinia, cos’è e caratteristiche

Prima di passare alla cura della Photinia, vediamo cos’è nello specifico. Il suo nome botanico è Photinia x fraseri ed è un arbusto sempreverde che appartiene alla famiglia delle Rosaceae. È indubbiamente caratteristico, originario dell’Asia, e riesce a raggiungere un’altezza di circa cinque metri, ma potrete valutare anche varietà nane, quindi dalle dimensioni più modeste.

Di certo è un vero e proprio spettacolo in primavera, soprattutto per i suoi caratteristici fiori bianchi. Anche il fogliame è piuttosto rigoglioso, poiché si alterna dal rosso al verde. In inverno dobbiamo prestare grande attenzione alla pianta, poiché le foglie tendono a diventare gialle, ma naturalmente non dobbiamo dimenticare l’operazione di potatura, indispensabile per mantenerla al meglio. Anzi, proprio la potatura risulta fondamentale per evitare che la pianta cresca in modo disordinato. Scegliere la Photinia per proteggere il giardino da sguardi indiscreti è un’ottima idea: in effetti, la sua crescita è piuttosto compatta, quindi garantisce una certa privacy e intimità.

Come realizzare una siepe di Photinia

C’è da dire che la Photinia viene usata anche come coltivazione per le piante piccole, ma se vogliamo creare una schermatura verde, allora possiamo servircene come una vera e propria barriera vegetale, senza doverci ingegnare per trovare altre soluzioni. A dire il vero, è un’ottima idea poiché non è solo una questione di privacy: in realtà, scegliere una siepe per proteggere il giardino significa evitare di accusare troppo il vento quando è forte o di patire l’inquinamento urbano.

La posizione

Per ottenere una siepe sana e folta, è necessario seguire alcuni passaggi fondamentali, dalla scelta del terreno alla potatura regolare, ma non solo. Uno dei primi aspetti da considerare è la posizione. La Photinia predilige esposizioni soleggiate o a mezz’ombra, dove può svilupparsi al meglio e garantire una crescita vigorosa. È importante evitare aree eccessivamente ombreggiate, che potrebbero comprometterne la densità e la colorazione delle foglie. Anche il vento forte può essere un problema, soprattutto nelle prime fasi di crescita, quindi è utile prevedere una protezione temporanea se l’area è particolarmente esposta.

Preparare il terreno

Non solo la posizione garantisce una buona crescita alla siepe di Photinia, ma anche il terreno. È vero che si adatta a diversi tipi di suolo, ma predilige terreni ben drenati e ricchi di sostanza organica. Vi suggeriamo, tra l’altro, di rimuovere i sassi e naturalmente di privare il terreno delle foglie secche.

Prima della messa a dimora, consigliamo di lavorare il terreno in profondità con compost maturo o letame ben decomposto per migliorarne la struttura e fornire i nutrienti necessari. Se il suolo è argilloso e tende a ristagnare l’acqua, è utile alleggerirlo con della sabbia o predisporre un drenaggio adeguato per evitare marciumi radicali.

Come ottenere una siepe compatta

Il nostro obiettivo è ovviamente ottenere un risultato rigoglioso, splendido ma soprattutto compatto. Ed ecco che allora ci occorre studiare con attenzione la distanza tra le piante. Sistemiamo le piantine a una distanza di circa 50-70 cm l’una dall’altra, in modo che abbiano lo spazio necessario per svilupparsi senza soffocarsi a vicenda.

La messa a dimora deve avvenire preferibilmente in autunno o all’inizio della primavera, quando le temperature non sono eccessivamente alte e il terreno mantiene un buon livello di umidità. Dopo aver scavato le buche, possiamo immergere le radici in acqua per qualche minuto prima di procedere: un piccolo trucco che facilita l’attecchimento.

La concimazione

Se desideriamo per la nostra Photinia una crescita sana e rigogliosa, dobbiamo naturalmente fornirle una nutrizione adeguata. Necessita in particolar modo di un buon apporto di azoto, fosforo e potassio, che favoriscono la crescita delle foglie e rafforzano l’apparato radicale, aumentando così la resistenza agli stress ambientali. Per esempio, in primavera possiamo usare un fertilizzante granulare a lenta cessione per stimolare la produzione di nuove foglie e intensificare la colorazione rossa, caratteristica delle giovani vegetazioni. Una seconda concimazione, da effettuare a fine estate o inizio autunno, aiuta la pianta a prepararsi ai mesi più freddi, rafforzando le radici e migliorando la resistenza alle avversità climatiche.

Ogni quanto innaffiare la Photinia?

Soprattutto nei primi mesi dopo l’impianto, l’irrigazione si rivela essenziale per ottenere un buon risultato. Quindi, cerchiamo di annaffiare in modo regolare ma senza eccessi, poiché potremmo causare un ristagno idrico dannoso. Solo con il passare del tempo la Photinia diventerà molto più resistente alla siccità, ma non a lungo: durante l’estate, soprattutto quando fa molto caldo, prevediamo delle irrigazioni regolari.

In inverno, invece, la pianta non necessita di molte attenzioni e dobbiamo ricordarci di non esagerare con l’acqua, anche perché resiste alle temperature rigide. In ogni caso, possiamo prevedere una pacciamatura alla base della siepe. Non è obbligatoria, ma è una piccola precauzione utile.

La potatura della Photinia

Come abbiamo accennato, la potatura è tra le parti più importanti della cura della Photinia. Effettuiamo il primo intervento a un anno dalla coltivazione, per stimolare la ramificazione e ottenere una crescita più fitta. Successivamente, le potature regolari, da eseguire due o tre volte l’anno, permettono di mantenere la forma desiderata e favorire la produzione delle caratteristiche foglie rossastre. Il momento ideale per intervenire è la fine dell’inverno e la tarda primavera, evitando i periodi di gelo o siccità intensa.

Parassiti della Photinia

La Photinia è estremamente resistente e di rado viene attaccata dai parassiti, perlopiù afidi e piccoli insetti. Gli afidi si nutrono della linfa della pianta, causando deformazioni nelle nuove foglie e favorendo la produzione di melata, una sostanza zuccherina che attira le fumaggini, fastidiose patine scure che limitano la fotosintesi. Oltre agli afidi, altri piccoli insetti come le cocciniglie possono insediarsi sulla Photinia, soprattutto in condizioni di elevata umidità e scarso ricambio d’aria. Questi parassiti si presentano come piccole formazioni cerose e biancastre lungo i rami e sulla pagina inferiore delle foglie.