Escursioni termiche, il trucco delle tegole nell’orto per mantenere la temperatura costante

Come curare l'orto al meglio con il trucco delle tegole: ecco come mantenere costante la temperatura contro le escursioni termiche

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Serena De Filippi

Lifestyle Editor

Lifestyle e Content Editor che scrive da tutta la vita: storie, racconti, libri, articoli, con una passione per i trend del momento.

Pubblicato: 14 Giugno 2025 19:25

L’orto è un piccolo ecosistema vivo e delicato, sempre in bilico tra il sole che scalda e le notti che rinfrescano. Le escursioni termiche, soprattutto durante le mezze stagioni, o in certe zone d’Italia, possono mettere in difficoltà le piantine o rallentare la crescita degli ortaggi. Eppure esiste un rimedio antico, semplice e alla portata di tutti: le tegole. Un trucco che arriva direttamente dalla tradizione contadina. Sistemate vicino alle piante, aiutano a mantenere costante la temperatura del terreno e a proteggere le radici dai bruschi sbalzi. Economico, naturale, efficace: vediamo come usare il trucco delle tegole nell’orto contro le escursioni termiche.

Perché mettere una tegola nell’orto

A prima vista può sembrare solo un vezzo da giardinieri esperti, qualcosa che forse si nota appena. In realtà la tegola svolge una funzione abbastanza concreta, secondo gli esperti: durante il giorno assorbe il calore del sole, ma quando la sera l’aria si raffredda, restituisce lentamente quel calore al terreno. Così le radici non subiscono sbalzi improvvisi e continuano a lavorare regolarmente. È un aiuto prezioso, soprattutto per le piantine più giovani, che magari sono ancora vulnerabili, o per quelle varietà che soffrono di più le variazioni di temperatura.

C’è anche un altro aspetto, non meno importante a dire il vero: se sistemiamo le tegole vicino alle piante, possiamo limitare l’evaporazione dell’acqua. Sembra un sistema complesso – e non è così in uso, in effetti – ma alla fine il terreno resta umido più a lungo e si riduce la necessità di irrigare spesso, soprattutto durante i periodi più caldi. Un ottimo modo per prevenire il marciume radicale, nemico delle piante.

Come posizionare la tegola nell’orto

Anche se questo piccolo trucco è semplice, ci sono comunque alcune accortezze da seguire. Prima di tutto dobbiamo considerare il materiale delle tegole, magari terracotta o argilla: naturali, porosi, trattengono bene il calore e lo rilasciano in modo graduale, senza creare surriscaldamenti. La tegola va sistemata a una distanza di circa 10-15 centimetri dalla pianta: non troppo vicina, per non soffocare il colletto, ma abbastanza per proteggere bene la zona delle radici. Che alla fine è quella che ci interessa per prevenire il marciume radicale.

Bisogna, però, prestare attenzione anche a come viene orientata. Dunque, come posizionarla? Possibilmente con il lato largo rivolto verso sud, in modo che possa ricevere il massimo dei raggi solari nelle ore centrali della giornata. Il calore accumulato sarà poi rilasciato lentamente, proprio quando serve. Questo piccolo accorgimento torna utile per molti ortaggi: pomodori, zucchine, melanzane, ma anche insalate o peperoni durante le fasi iniziali.

Tutti i vantaggi di questo piccolo trucco

Il primo beneficio è quello che si nota subito: la temperatura del terreno resta più stabile tra giorno e notte. Le radici non subiscono sbalzi e la crescita procede con più regolarità: pomodori, zucchine, melanzane — quindi le piante che amano il caldo — ne traggono particolare beneficio.

Ma non è finita qui, perché i vantaggi sono diversi e meritano un approfondimento. Per esempio, sapevate che una tegola aiuta anche a trattenere meglio l’umidità nel terreno? Poiché l’acqua evapora più lentamente, e così si riesce a irrigare meno spesso, senza mettere in difficoltà le piante. E c’è anche un altro piccolo vantaggio: sotto le tegole trovano spesso rifugio alcuni animali, come le lucertole, che tendenzialmente prevengono la proliferazione di insetti. È un equilibrio naturale che si crea da solo, senza che ci sia il bisogno di interventi complicati o di dover ricorrere ai prodotti chimici.

Come sfruttare al meglio il rimedio

La tegola, da sola, fa già il suo lavoro. Ma può diventare ancora più efficace se abbinata ad altri accorgimenti semplici: uno dei più utili è la pacciamatura. Coprendo il terreno con della paglia, della corteccia o dell’altro materiale organico, abbiamo modo di proteggere il suolo dal sole diretto, con due conseguenze utili: rallentare l’evaporazione dell’acqua e ostacolare la crescita delle erbacce. Così il terreno resta più fresco, più umido, e anche le piante lavorano meglio.

Va da sé che anche l’irrigazione merita qualche attenzione in più. I pomodori, per esempio, non sono così facili da coltivare, poiché necessitano di cure costanti (per esempio l’irrigazione), ma le foglie non vanno mai bagnate. E non è un caso, poiché in presenza di umidità sulle foglie si può notare l’insorgere di malattie come la peronospora. Meglio quindi irrigare alla base, al mattino presto, quando il terreno assorbe bene l’acqua senza creare i ristagni di cui abbiamo parlato prima. Sfruttando dunque tutti i gesti di cui abbiamo parlato fino a qui — il trucco della tegola, la pacciamatura, l’irrigazione mirata — abbiamo l’opportunità di mantenere l’orto stabile e protetto. E alla fine il risultato si vede: piante più sane e raccolti più generosi.

Come curare l’orto

Coltivare l’orto, negli ultimi anni, è diventato quasi un “trend”: un modo per tornare al passato, per ritrovare il nostro contatto con la natura. Ma l’orto necessita di attenzioni costanti, anche quando non servono gesti complicati. Tutto parte dall’osservazione: guardare ogni giorno le piante, controllare le foglie, la terra, eventuali insetti: così si colgono subito i primi segnali di qualche problema e si può intervenire in tempo.

Il terreno è il cuore di tutto: deve essere ben nutrito, drenato, morbido. A inizio stagione conviene lavorarlo un po’, per arieggiarlo e prepararlo alle nuove semine. Il compost, se fatto in casa, è di certo un modo utile per restituire al terreno i nutrienti consumati. E alternare le colture di anno in anno ci dà la possibilità di evitare che il suolo si impoverisca troppo

Ma la grande verità è che l’acqua va gestita con attenzione. Meglio bagnare al mattino presto: il terreno assorbe meglio, le piante hanno il tempo di sfruttare l’umidità durante il giorno e non restano umide nelle ore notturne, quando invece i ristagni favorirebbero l’insorgere di alcune malattie. In estate servirà irrigare più spesso, ma controllando che il terreno non resti zuppo. E non dimentichiamo la prevenzione, che è sempre la via migliore. Perché nell’orto dobbiamo mantenere un certo equilibrio, e solo così cresce sano, produttivo e in armonia con i suoi ritmi.