Calle, dove posizionarle e quanto innaffiare la pianta in vaso

I suoi fiori sono unici ed eleganti e ravvivano il nostro living: ecco come prenderci cura delle calle in vaso, con tutti i trucchi per una fioritura rigogliosa

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Serena De Filippi

Lifestyle Editor

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Pubblicato: 25 Marzo 2025 16:52

Tra le piante che possiamo scegliere per dare un tocco di colore alla nostra casa, non possiamo non parlare delle calle, note scientificamente con il nome di Zantedeschia. Questa pianta erbacea perenne presenta delle foglie molto caratteristiche, a forma di freccia, dal colore verde intenso. Ma a renderla così caratteristica troviamo i fiori, vero e proprio tratto distintivo, perché sono morbidi e vellutati, a forma di coppa. In natura possiamo trovare calle di vari colori, ma come coltivarle in casa? Dove posizionarle e, soprattutto, ogni quanto annaffiarle? Scopriamo tutto sulla Regina dei Fiori.

Calle, le caratteristiche della Regina dei Fiori

Il suo nome deriva dal greco kalos, che possiamo tradurre con “bella”: nomen omen, potremmo dire a questo punto, considerando che le sue fioriture sono tra le più belle di sempre. La natura ci regala sempre uno spettacolo unico e alcune piante sono particolarmente amate: di certo le calle rientrano tra queste, poiché possiamo trovarne di bianche ma anche rosa, viola o arancione. Proprio in virtù della sua bellezza, così come del suo significato simbolico, le calle vengono sfruttate per realizzare composizioni floreali nel giorno più speciale di tutti: il matrimonio.

La pianta è originaria del Sudafrica ed è sempre cresciuta spontaneamente in un habitat particolarmente umido e paludoso. Solamente in seguito è stata introdotta in Europa, dove si è affermata come una delle piante ornamentali più famose di sempre. Il suo nome scientifico è Zantedeschia aethiopica, come abbiamo visto, ed è legato a doppio filo al botanico italiano Giovanni Zantedeschi. Appartiene, inoltre, alla famiglia delle Aracee. Diversi sono i significati e la simbologia tradizionalmente affidati alla calla, tra cui una profonda purezza e innocenza, così come raffinatezza. Ma non dimentichiamo che è simbolo di rinascita, amore e passione.

Come coltivare le calle in vaso

Dopo aver visto cos’è la calla e quali sono le sue caratteristiche e i suoi pregi, passiamo naturalmente alla coltivazione. La prima cosa da sapere è che possiamo coltivare le calle in vaso e il bulbo si trapianta da gennaio a maggio, in modo tale da avere una fioritura assicurata tra giugno e settembre. Chiaramente, non tutte le varietà di calle sono uguali, quindi consigliamo di soffermarsi su questo aspetto prima di rimanere delusi di fronte alla fioritura.

Per quanto riguarda invece il vaso, dovrebbe essere sempre ampio e profondo, in modo tale da coltivare almeno tre bulbi di calla. Possiamo usare, a proposito, un terriccio a cui aggiungere del bioattivante a lenta cessione; durante la fase della fioritura, invece, possiamo aggiungere anche del liquido per piante da fiore, che tuttavia va diluito in acqua durante l’irrigazione.

Stiamo molto attenti alla calla, poiché è delicata al gelo e al vento. Non solo: oltre che ai fenomeni atmosferici, la calla è particolarmente sensibile al sole, che potrebbe bruciare le sue magnifiche foglie. La posizione della calla, come vedremo, può variare in base alle stagioni: per esempio, se scegliamo di coltivarla in vaso, abbiamo la possibilità di lasciarla al sole durante la mattina, mentre verso mezzogiorno possiamo semplicemente metterla nei nostri interni.

Dove posizionare le calle in vaso

Se abbiamo scelto di coltivare la calla, dobbiamo prima verificare la varietà anche per capire la sua resistenza. Per esempio, le calle multicolore tendono a essere molto più delicate durante l’inverno e, di conseguenza, devono essere necessariamente posizionate al sicuro, quindi negli interni. La posizione va scelta in modo strategico, ma questo, lo sappiamo, vale per tutte le piante: c’è da dire che le calle non tollerano in alcun modo il sole diretto durante la bella stagione, ma è meglio prediligere una posizione a mezz’ombra se ci troviamo in zone particolarmente calde d’Italia.

Ogni quanto annaffiare le calle in vaso

Uno dei modi migliori per favorire una crescita attiva della pianta è verificare sempre lo stato del terreno. Per quanto riguarda le calle, necessitano di un terreno umido e fertile, che deve essere arricchito durante l’anno, in particolar modo in occasione della bella stagione, quindi in primavera e in estate, con del concime specifico per piante da fiore: possiamo usare anche quello liquido.

La pianta è facile da curare, tuttavia dobbiamo assolutamente avere cura di innaffiarla in modo regolare e abbondante, soprattutto durante la fioritura. Naturalmente, va da sé che in inverno ridurremo l’irrigazione, verificando tuttavia che il terreno mantenga la giusta umidità. Un piccolo tip che diamo per evitare di rovinare la pianta è di non bagnare in alcun modo i suoi magnifici fiori. Ricordiamo, come sempre, che prima di procedere con l’irrigazione è assolutamente essenziale verificare l’umidità del terreno, altrimenti potremmo portare la pianta al marciume radicale, come vedremo.

Potatura della calla

Sì, la calla va potata ogni tanto: questa operazione è essenzial per mantenere la pianta sana, stimolare la fioritura e prevenire eventuali malattie. Possiamo prevedere questa operazione tra la fine dell’inverno e gli inizi della primavera: dobbiamo usare forbici da potatura ben affilate e disinfettate per evitare la trasmissione di malattie, rimuovere i fiori appassiti recidendoli alla base dello stelo per favorire la produzione di nuove infiorescenze ed eliminare le foglie ingiallite o danneggiate, tagliandole il più vicino possibile al rizoma senza comprometterne l’integrità.

Malattie e parassiti della calla

Abbiamo visto, dunque, che la calla è una pianta ornamentale molto apprezzata per la bellezza dei suoi fiori e la facilità di coltivazione. Tuttavia, al pari di altre piante, non è immune a malattie e parassiti che possono comprometterne la crescita e la fioritura. In presenza di ingiallimento delle foglie, tessuti molli e anneriti alla base della pianta, sviluppo stentato, possiamo trovarci di fronte al marciume radicale: bagniamo la pianta quanto necessario, ma non di più.

Attenzione anche agli afidi, i cui sintomi sono invece le foglie accartocciate, crescita rallentata, presenza di melata appiccicosa. Le cocciniglie, invece, si notano subito per la presenza di piccoli insetti bianchi o bruni su foglie e fusti, con conseguente crescita rallentata. Il nostro consiglio? Prendersi cura al meglio della piantae seguire i trucchi detti fin qui: in questo modo avremo una fioritura speciale.