Bambù della fortuna, come si cura e dove posizionare la dracaena sanderiana

Il bambù della fortuna (o dracaena sanderiana) è tra le piante più particolari che possiamo coltivare in casa: vediamo come fare

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Serena De Filippi

Lifestyle Editor

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Pubblicato: 20 Giugno 2025 17:07

Il bambù della fortuna, il cui nome scientifico è dracaena sanderiana, è una delle piante d’appartamento più amate per chi desidera aggiungere un tocco di verde alla propria casa, anche senza grande esperienza (o senza pollice verde). Facile da coltivare e sorprendentemente adattabile, è spesso scelta per arredare gli ambienti moderni o, in alternativa, come dono simbolico (è infatti legata all’armonia e all’energia positiva, come vedremo in seguito). Ma per farlo davvero prosperare, è essenziale conoscere e mettere in pratica qualche accorgimento. Ecco tutto quello che serve sapere per curare davvero bene questa pianta.

Cos’è il bambù della fortuna, o Dracaena sanderiana

Anche se il nome può trarci in inganno, il bambù della fortuna non è un vero bambù: è una (di certo particolare) varietà di dracaena, una pianta sempreverde originaria dell’Africa, capace di adattarsi molto bene alla vita in casa. Il suo fascino? Al di là dell’eleganza degli steli, che è innegabile, alla pianta è attribuito un profondo significato simbolico dalla tradizione cinese. Secondo il feng shui, il numero di steli determina l’energia che la pianta porta con sé: tre steli augurano felicità, ricchezza e longevità, mentre sette rappresentano salute, otto crescita, e così via. Ne esistono anche composizioni con dieci o ventuno steli, considerate veri e propri portafortuna.

Questa pianta è in realtà conosciuta con tanti soprannomi, come “bambù dell’amicizia”, dracena di Sander, dracena del nastro, bambù della fortuna a spirale, bambù riccio o bambù cinese dell’acqua. Cresce bene nei nostri ambienti interni, ama la luce indiretta e possiamo coltivarla sia in acqua che in terra. La dracaena sanderiana appartiene alla famiglia delle Asparagaceae ed è una pianta perenne a portamento arbustivo. Per quanto riguarda l’altezza, troviamo varietà che possono arrivare a un metro, o fermarsi a 50 centimetri. Le foglie, sottili e flessuose, crescono in cima agli steli e sono di un verde brillante, mentre i fiori, bianchi e profumati, raramente compaiono negli ambienti interni.

Come curare il bambù della fortuna

Coltivare il bambù della fortuna è un’esperienza sorprendentemente semplice, anche per chi non ha il famoso pollice verde. È vero, il bambù della fortuna si adatta facilmente. Ma questo non vuol dire che possiamo trascurarlo. Come tutte le piante, anche lui ha le sue esigenze, e sono sempre le solite: acqua, luce e temperatura. Non chiede molto, è vero, ma quel poco va fatto bene: approfondiamo, quindi, come prendercene cura al meglio e senza problemi.

Dove posizionare il bambù della fortuna

Il bambù della fortuna non è troppo esigente, ma scegliere dove sistemarlo conta più di quanto sembri. Non ama la luce diretta, quella che arriva a picco e può bruciare le foglie con il tempo, ma preferisce gli ambienti luminosi. Una finestra va benissimo, soprattutto se orientata a est o a ovest. L’importante è che la luce sia morbida, filtrata magari da una tenda. Se invece lo mettiamo in una zona buia, rischia di rallentare la crescita e di perdere la sua bellezza.

Anche la temperatura non è meno importante. Questa pianta si trova a suo agio dove l’aria resta stabile: consideriamo un range tra i 18 e i 30 gradi. È meglio evitare le correnti, i getti d’aria dei climatizzatori, il calore diretto dei termosifoni. Non servono condizioni tropicali, basta proteggerlo dai cambi di temperatura improvvisi. Quando le foglie iniziano a ingiallire senza motivo apparente, spesso il problema è tutto lì: troppa luce diretta, o una corrente d’aria che arriva puntuale ogni sera.

Quando irrigare il bambù della fortuna

L’irrigazione del bambù della fortuna non è complessa, ma dobbiamo fare attenzione a come abbiamo scelto di coltivarlo. Se in acqua, è importante sostituirla una volta a settimana per evitare ristagni e cattivi odori. Tra un cambio e l’altro, possiamo rabboccare leggermente ogni due o tre giorni, assicurandoci che il livello resti costante e che le radici siano sempre immerse, ma mai sommerse completamente. Se invece cresce in terra, annaffiamo solo quando il primo strato del terreno è asciutto al tatto. In entrambi i casi, l’acqua deve essere priva di cloro.

Terreno e concime del bambù della fortuna

Il bambù della fortuna non è difficile da accontentare, ma se vogliamo che stia bene, è meglio partire con il terreno giusto. Deve essere leggero, ben drenato e ricco di materia organica: niente di troppo sofisticato, basta un buon terriccio per piante verdi, magari arricchito con un po’ di compost. L’umidità va tenuta sotto controllo. Non serve che il terriccio sia bagnato, solo leggermente umido, senza ristagni. Le radici non li sopportano.

Volendo, possiamo anche coltivarlo in acqua. In quel caso, qualche ciottolo sul fondo e un livello d’acqua stabile — due o tre centimetri bastano — tengono le radici sempre idratate. Quanto al concime, senza esagerare: un fertilizzante liquido, ben diluito, è sufficiente. Troppo nutrimento, al contrario, rischia di fare più danni che bene, quindi ricordiamoci sempre di dosare tutto al meglio, e vale anche per l’acqua.

La potatura del bambù della fortuna

Anche una pianta resistente e poco esigente come il bambù della fortuna può trarre beneficio da qualche intervento mirato di potatura. Non è un’operazione frequente né complessa, ma di un gesto utile per mantenere la pianta ordinata, sana e ben proporzionata. Non andremo mai a tagliare il fusto principale, che rappresenta la struttura portante della pianta, ma ci occuperemo dei germogli laterali. Possiamo spuntarli con cesoie pulite e affilate, a pochi centimetri dalla base, per stimolare una crescita più compatta e rigogliosa. Se invece vogliamo limitare nuovi getti, sarà sufficiente sigillare l’estremità con un po’ di paraffina. Le forme più originali degli steli, infine, non si ottengono con le forbici ma… con la luce. Coltivare il bambù della fortuna, come abbiamo visto, è semplice, ma non banale. Con le giuste attenzioni resta bello a lungo e ci dà piccole soddisfazioni ogni giorno. Basta scegliere il posto giusto, tenere d’occhio l’acqua e imparare a leggerne i segnali. Per il resto, sarà lui a fare la sua parte.