C’è qualcosa di magico nel trascorrere le serate all’aperto, magari nei nostri terrazzi fioriti o in giardino, circondate da luci soffuse e dall’odore dell’erba appena tagliata. Ma quante volte, proprio quando tutto sembra perfetto, ci rendiamo conto che le sedie da esterno sono rovinate, sbiadite, o addirittura scheggiate? È un dettaglio che può rovinare l’atmosfera, eppure con la scelta giusta del materiale questo inconveniente si può evitare: vediamo quali sono le sedie da esterno che si rovinano meno e qual è il legno da scegliere.
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L’importanza di scegliere il materiale giusto per l’outdoor
Iniziamo da una riflessione prima di passare alla scelta del legno. Il fascino degli spazi outdoor vive di dettagli: una lampada ben posizionata, cuscini morbidi e — soprattutto — sedie comode e resistenti. Ed è il motivo per cui scegliere il materiale giusto ci permette di realizzare uno spazio chic, comodo, ma anche funzionale. Le sedie da esterno in legno che si rovinano meno sono quelle capaci di resistere al sole cocente, alla pioggia, al vento.
Non facciamo l’errore di concentrarci solo sul colore o sulla forma: dobbiamo soffermarci anche sulla resistenza. Il design è importante, ma dobbiamo ricordare che un legno inadatto, esposto agli agenti atmosferici, inizia a mostrare segni di cedimento già dopo poco tempo: si deforma, si scolora, può addirittura marcire. Ecco perché investire in un materiale di qualità è un atto d’amore per i nostri spazi all’aperto. Un gesto che parla di cura e lungimiranza.
Come scegliere le sedie in legno da esterno
Immaginiamo di entrare in un negozio di arredamento: al giorno d’oggi abbiamo a nostra disposizione moltissime soluzioni, come sedie moderne, rustiche o persino dalle forme particolari. Ma come scegliere quelle che ci accompagneranno stagione dopo stagione senza deluderci? La risposta è semplice solo in apparenza: bisogna guardare oltre l’aspetto.
Dobbiamo osservare il legno, le sue caratteristiche, la compattezza, le venature, andare alla ricerca di segnali di buona qualità. Anche la provenienza del legno è un’informazione importante che non dobbiamo sottovalutare: propendiamo per un legno con una naturale resistenza all’umidità. Al tempo stesso, nemmeno la comodità è un fattore da trascurare: una sedia resistente ma scomoda finirà presto dimenticata in un angolo.
E poi pensiamo anche alla manutenzione: le sedie da esterno che si rovinano meno non sono solo quelle fatte con il legno giusto, ma anche quelle progettate per essere facilmente trattate, pulite e protette. Dunque, in fase di acquisto dobbiamo concentrarci sulla resistenza, sulla durata, sull’aspetto e sulla possibilità di trattare il legno con prodotti appositi (come preservanti, vernici, oli) in modo tale da prevenire decolorazione, deformazione e degradazione, soprattutto sul lungo termine.
Quali sono i migliori legni da esterno
Entriamo nel cuore della questione: quale legno scegliere per sedie da esterno che si rovinano meno? La risposta arriva dalla natura stessa, che ci ha regalato alcuni materiali capaci di sfidare il tempo e le intemperie. Il teak è considerato il Re incontrastato dello spazio outdoor, sia giardini quanto balconi: estremamente resistente all’umidità e agli insetti, mantiene la sua bellezza persino senza trattamenti frequenti. Certo, con il passare del tempo tenderà a virare verso un grigio argentato, ma per molti è proprio questo il suo fascino.
L’iroko è un altro protagonista da non sottovalutare. Proveniente dall’Africa, presenta caratteristiche simili al teak (è conosciuto come “teak africano), ma con un costo spesso più accessibile. Ha una buona stabilità e resistenza naturale, anche se potrebbe richiedere qualche attenzione in più. Questo legno esotico si contraddistingue per la bellezza naturale, adatto alle nostre terrazze, ai giardini, ai balconi che vogliamo trasformare nel nostro rifugio quotidiano dopo il lavoro.
Originario del Sud America, l’Ipé è un legno robusto e incredibilmente resistente ai parassiti, capace di accompagnarci per decenni senza perdere il suo fascino: si stima, infatti, che la sua durata possa superare i trent’anni. Con il tempo, l’Ipé regala una trasformazione cromatica elegante, virando verso sfumature grigio-marroncine chiare che molti trovano semplicemente irresistibili.
Non a caso viene scelto per pavimentazioni esterne come decking, banchine e moli, dove umidità e salsedine mettono alla prova anche i materiali più tenaci. Ma il suo ruolo non finisce qui: l’Ipé è sempre più apprezzato anche per arredi da giardino, gazebo, panchine. Insomma, un alleato prezioso per chi desidera bellezza e durata in ogni angolo outdoor.
E non dimentichiamo il cedro, profumato e leggero, una scelta che promuove un’estetica chic e un’ottima funzionalità. Oltre a resistere all’umidità, respinge naturalmente gli insetti, rendendolo perfetto per chi vive in zone di campagna o vicino al mare.
I legni esotici restano senza dubbio tra le scelte migliori per l’outdoor, grazie alla loro straordinaria resistenza, ma non sono gli unici alleati contro pioggia, sbalzi di temperatura e agenti atmosferici. Anche alcune essenze più conosciute si prestano benissimo, come il rovere, il castagno e il larice. Parliamo di materiali che resistono bene agli urti, dall’elevata durezza, o magari, come il castagno, in grado di sopportare sollecitazioni improvvise senza perdere stabilità. La parola d’ordine? Scegliere in base al contesto. Ogni legno ha la sua personalità, e riconoscerla ci permetterà di creare un angolo outdoor davvero unico.
Valutare di trattare il legno con l’impregnante: a cosa serve
Anche il miglior legno, lasciato al suo destino, finirà per cedere. E qui entra in gioco l’impregnante, un alleato prezioso per chi desidera sedie da esterno che si rovinano meno. Questo trattamento, spesso sottovalutato, ha il compito di penetrare in profondità nelle fibre del legno, proteggendolo dall’umidità, dai raggi UV e persino dagli insetti. Applicare l’impregnante non è complicato, ma è davvero un trattamento che consigliamo di valutare.
Un consiglio? Non aspettiamo che il danno si manifesti. Meglio prevedere il trattamento nella routine di manutenzione, magari quando la voglia di rinnovare gli spazi outdoor si fa sentire più forte. È un piccolo gesto, ma trasforma radicalmente la durata e l’estetica delle sedie. La soluzione migliore, in caso di dubbi o di incertezza, chiedere consiglio agli esperti, o più in generale comprendere tutte le caratteristiche del legno: cosa possiamo aspettarci sul lungo termine, quali trattamenti richiede, per avere un outdoor da sogno.