I come Isoflavoni: cosa sono e dove trovarli

Scopri cosa sono gli isoflavoni, i loro benefici per la salute, dove trovarli negli alimenti e le possibili controindicazioni da considerare.

Pubblicato: 4 Marzo 2025 22:09

Biagio Flavietti

Farmacista e nutrizionista

Farmacista e nutrizionista, gestisce dal 2017 una pagina di divulgazione scientifica. Appassionato di scrittura ed editoria, lavora come Web Content Editor per alcune realtà del settore farmaceutico e nutrizionale.

Gli isoflavoni sono delle molecole naturali presenti in alcuni alimenti di origine vegetale, come legumi, cereali e prodotti derivanti dalla soia, e noti per le loro azioni benefiche sull’organismo. Questi composti naturali presentano una struttura molto simile a quella degli estrogeni prodotti dall’organismo umano e per questo hanno effetti talvolta sovrapponibili. In questo articolo si analizzeranno nel dettaglio gli isoflavoni, cercando di capire a cosa servono virgola in quali alimenti è possibile trovarli e perché risultano fondamentali per la dieta.

Cosa sono gli isoflavoni?

A livello chimico, gli isoflavoni sono una classe di composti fenolici che appartiene alla più grande famiglia dei flavonoidi. Tali composti naturali si distinguono per una struttura molecolare molto simile a quella degli estrogeni umani. Ciò gli permette di interagire con i recettori degli estrogeni presenti nel nostro organismo e avere effetti simili a quelli offerti dai nostri stessi ormoni. Questa caratteristica li ha resi noti anche come fitoestrogeni, ovvero estrogeni di origine vegetale. Tra gli isoflavoni maggiormente studiati ci sono:

Queste molecole sono presenti in concentrazioni diverse all’interno di piante e cibi che normalmente arrivano sulle nostre tavole. La soia e i suoi derivati, ad esempio, sono alimenti particolarmente ricchi di tali composti, ma anche legumi, cereali ed altri alimenti ne possono contenere quantità significative per la salute umana.

A cosa servono gli isoflavoni?

Isoflavoni sono al centro di tantissimi studi per quanto riguarda le loro potenzialità sulla salute e sul benessere umano. Infatti, grazie alla loro capacità di mimare l’azione degli estrogeni prodotti dal corpo, possono contribuire a diverse funzioni all’interno dei tessuti:

Nonostante ci siano numerosi studi che ne evidenziano le potenzialità benefiche, la comunità scientifica non ha ancora raggiunto un parere unanime per quanto riguarda gli effetti degli isoflavoni sulla salute umana.  Sono necessari ulteriori approfondimenti e studi per arrivare ad una conclusione per quanto riguarda la loro azione sull’organismo.

In quali alimenti si trovano gli isoflavoni

Gli isoflavoni sono presenti principalmente nei legumi, con la soia che rappresenta la fonte più ricca. Ecco alcuni alimenti noti per il loro contenuto di isoflavoni:

Integrare questi alimenti nella dieta quotidiana può aiutare ad aumentare l’apporto di isoflavoni, contribuendo ai potenziali benefici associati.

L’importanza di assumere isoflavoni con l’alimentazione

Assumere alimenti che presentano elevate quantità di soluzioni attraverso la dieta può offrire i seguenti benefici: in primis l’assunzione di queste categorie alimentari permette di integrare anche altri preziosi micronutrienti come proteine, fibre, vitamine e minerali. Inoltre, la presenza di isoflavoni all’interno della dieta è generalmente considerata sicura per la maggior parte delle persone. Una dieta composta con pasti e alimenti che presentino buone quantità di isoflavoni può contribuire al benessere generale dell’organismo e alla prevenzione di alcune patologie croniche. Ovviamente, è sempre bene seguire una dieta varia ed equilibrata, capace di introdurre isoflavoni in modo naturale, piuttosto che affidarsi a integrazioni e supplementazioni artificiali.

Valori ottimali isoflavoni e come misurarli

Non esiste un consenso unanime sulla quantità giornaliera raccomandata di isoflavoni. Tuttavia, il Ministero della Salute italiano suggerisce un apporto massimo giornaliero di 80 mg per garantire un’assunzione sicura. Per avere un’idea dell’apporto di isoflavoni attraverso la dieta, è possibile consultare tabelle nutrizionali che indicano il contenuto di queste molecole naturali all’interno degli alimenti. Ad esempio, 100 grammi di tofu possono contenere tra 8 e 67 mg di isoflavoni. Una quantità abbastanza variabile a causa della tipologia di preparazione del tofu. Attualmente, non esistono test clinici di routine per misurare i livelli di isoflavoni all’interno dell’organismo umano. La valutazione dell’apporto avviene principalmente attraverso l’analisi della dieta e delle abitudini alimentari individuali. Se si vuole avere un report preciso della quantità di isoflavoni presenti all’interno nella dieta di tutti i giorni è bene compilare un diario alimentare ed estrapolare i quantitativi in isoflavoni grazie a tabelle di composizione degli alimenti.

Controindicazioni

Nonostante l’assunzione di soluzioni sia considerata sicura per la maggior parte degli individui, esistono situazioni particolari per la quale è necessario prestare attenzione:

3 cose che non sapevi sugli isoflavoni

Fonte: DiLei
3 cose che non sapevi sugli Isoflavoni

Fonti bibliografiche

Le indicazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a scopo informativo e divulgativo e non intendono in alcun modo sostituire la consulenza medica con figure professionali specializzate. Si raccomanda quindi di rivolgersi al proprio medico curante prima di mettere in pratica qualsiasi indicazione riportata e/o per la prescrizione di terapie personalizzate.

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