Cavolfiore: il re della tavola invernale che ti protegge dai tumori

Hai paura della pancia gonfia come effetto collaterale dopo la sua assunzione? No problem: segui i consigli degli esperti per limitare i danni e scongiurare i cattivi odori

Pubblicato: 23 Dicembre 2021 07:30

Luana Trumino

Editor specializzata in Salute & Benessere

Laureata in Scienze dell’Alimentazione e Nutrizione Umana, da oltre 15 anni scrive di benessere, occupandosi prevalentemente del rapporto tra nutrizione e salute.

Appartenente alla famiglia delle Crucifere, il cavolfiore è sicuramente il vegetale re dell’inverno. Merito del suo gusto inconfondibile, legato alle straordinarie proprietà nutrizionali che ne fanno un ottimo alimento preventivo nei confronti di molte patologie, tra cui i tumori.

Cosa contiene

Una porzione di 200 g di cavolfiore crudo contiene:

Proprietà per la salute

Con un contenuto elevato in fosforo, potassio e rame, il cavolfiore – rispetto ad altri cavoli – possiede una notevole percentuale di vitamina B1 e acido pantotenico. Tra gli aminoacidi essenziali contiene la valina, la metionina, la treonina e il triptofano che, insieme al contenuto in bromuri, ne giustifica gli effetti sedativi. Un ottimo alimento, dunque, per produrre serotonina (l’ormone del benessere), favorire il riposo notturno e aumentare il tono dell’umore.

Per il suo elevato contenuto in vitamina C, si rivela utile nelle malattie da raffreddamento, e se ne possono giovare anche le persone che soffrono di pressione alta e mal di testa, grazie alla sua ridotta percentuale di sodio, ma a patto che venga utilizzato lesso. Infatti, solo con questa modalità di cottura ha un effetto diuretico.

Grazie alla sua fibra alimentare e alla ridotta quantità di zuccheri, il cavolfiore esplica inoltre un’azione di modulazione dell’indice glicemico ed è pertanto indicato a chi soffre di diabete e a chi segue una dieta dimagrante, sia per il basso contenuto calorico (30 Kcal per 100 g di alimento), sia per il suo alto potere saziante. 

Un vegetale prezioso anche per tutte quelle persone che soffrono di problemi gastrici poiché contiene principi attivi antinfiammatori come il gefarnato. 

Ma il fiore all’occhiello del cavolfiore è sicuramente la presenza di glucosinati, molecole che esplicano un potere chelante rispetto a tutte le sostanze tossiche ritenute capaci di favorire l’insorgenza del cancro, in particolare a livello gastrico. 

Controindicazioni 

Alcune persone manifestano un’intolleranza nei confronti del cavolfiore, soprattutto bollito, che lascia in eredità gonfiore addominale, cattiva digestione e meteorismo. Questo effetto è causato dalla presenza dei tiocianati e di alcuni componenti volatili, ma soprattutto dal notevole contenuto di cellulosa e fibre, la cui destrutturazione richiede un corredo enzimatico di cui alcuni soggetti sono deficitari.

Usi in cucina 

La parte commestibile del cavolfiore è costituita dal fiore, particolarmente sensibile alla temperatura tanto che, al di sopra dei 20 °C, si può verificare un ritorno alla fase vegetativa con accrescimento rapido delle brattee interne del fiore, alterandone il sapore e riducendone la commestibilità. 

Prima di acquistarlo, valutane la freschezza prestando attenzione che sia di colore bianco, senza macchie in superficie (costituite da miceti) e che le foglie esterne si presentino verdi. All’ingiallimento delle foglie contribuisce, infatti, l’emissione di etilene. 

Per limitare la perdita delle sostanze nutritive a ridurre l’odore sgradevole che viene emesso dai composti solforati di cui è ricco, gli esperti consigliano di cuocere il cavolfiore con poca acqua e a pentola scoperta. Per ovviare a questo ultimo inconveniente, che lo rende poco appetibile a chi è sensibile agli odori, è possibile posizionare sulla pentola un coperchio rovesciato su cui viene adagiato un pezzo di pane intriso di aceto.

Ricette

Il cavolfiore si presta a numerosissime preparazioni e andrebbe utilizzato sia crudo che cotto. Crudo per preservare il contenuto di vitamina C, una sostanza molto sensibile al calore. Cotto perché i caroteni in esso presenti vengono meglio assorbiti proprio con una leggera cottura.

Tra le varie preparazioni a crudo, l’Insalata di cavolfiore rappresenta un’originale e sfiziosa idea per accompagnare ogni tipo di secondo piatto, sia di carne che di pesce. Si prepara con il cavolfiore, ma non solo: è infatti ricca di verdurine tritate, oltre che di olio, succo e scorza di limoni e aromi. 

Tra la pasta, il consiglio è di provare i Paccheri con i cavolfiori, un piatto cremoso e deciso ricco di vitamina C, D e calcio grazie anche alla presenza di peperoncino, ricotta e parmigiano.

Un alimento ideale anche da friggere, per realizzare delle gustosissime Polpette di cavolfiore, un piatto gustoso e allo stesso tempo molto facile da preparare che conquista anche il palato dei più esigenti, e soprattutto dei bambini. Molto apprezzata da questi ultimi è anche la Pizza di cavolfiore, che si realizza macinando il cavolfiore, passandolo al microonde e poi unendolo agli altri ingredienti per ottenere una sfoglia che verrà cotta parzialmente prima di essere condita con pomodori e formaggio ed essere cotta in forno.

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