Bella l’estate, vero?
La spiaggia, il sole, gli amici… e tanti, tantissimi aperitivi. Dico tanti, tantissimi perché effettivamente ne facciamo parecchi, dobbiamo ammetterlo!
È difficile dire di no all’aperitivo delle 18:00, al tramonto in spiaggia o dopo una lunga giornata di lavoro. E spesso, diciamolo, si trasforma in un’apericena.
Gli snack più golosi ci aspettano, accompagnati da bevande di ogni tipo:
- Un bel bicchiere ricco di ghiaccio, arancione più del melone e profumato agli agrumi?
- Una birra fresca o un calice di bollicine?
- Una bevanda analcolica o un cocktail di frutta?
- Un vino fermo o una sangria?
Ce n’è davvero per tutti i gusti.
Ora però… alzi la mano chi si ferma a un solo bicchiere!
A BUGIARDONIIIII!
Lo so: quando parte il brindisi, ci promettiamo che sarà l’ultimo, ma poi… il DJ mette la nostra canzone preferita, oppure arriva (in ritardo) la nostra migliore amica, e si va avanti per un’altra ora.
Quindi? Che dobbiamo fare?
Nel quarto appuntamento di Mangia Senza Stress, il format pensato per imparare a rapportarci con il cibo nel modo migliore per il nostro benessere fisico e psicologico, parleremo indagheremo come anche l’aperitivo si possa conciliare con una dieta bilanciata.
La domanda che ci tormenta in questo periodo è una sola: quanti aperitivi a settimana possiamo concederci per rispettare una dieta equilibrata, la nostra salute… e non far impennare la bilancia?
La risposta è: dipende dalle nostre scelte.
Indice
Quali bevande posso bere durante un aperitivo?
Bevande analcoliche
Succhi di frutta, bibite gassate, centrifughe, estratti o cocktail analcolici.
Se vogliamo restare leggeri, meglio optare per bevande senza zuccheri, che possono essere consumate anche ogni giorno.
Anche se contengono dolcificanti, il limite di rischio accettabile è molto più alto: parliamo di quantità simili a quelle contenute in 7 litri di Coca-Cola Zero.
Un bicchiere con ghiaccio e limone o un tè senza zucchero, quindi, non impatta minimamente né sul piano calorico né sulla salute.
I succhi di frutta, le centrifughe e gli estratti, invece, apportano circa 40 kcal ogni 100 ml. Contengono zuccheri liberi, e un bicchiere equivale tranquillamente a 2-3 porzioni di frutta. Quindi, anche se possono sembrare una scelta “sana”, è bene valutare quanti altri zuccheri liberi abbiamo già assunto durante la giornata.
I cocktail analcolici, infine, spesso sono un mix di bevande zuccherate e topping di frutta (sciroppi molto zuccherini). Sono buonissimi, certo, ma a livello nutrizionale ed energetico equivalgono a un gelato alla frutta di media grandezza.
Bevande alcoliche
Purtroppo, non esiste una soglia sicura di consumo: l’alcol etilico è classificato come cancerogeno di classe 1A secondo l’IARC.
Proprio come ci proteggiamo dal sole con la crema e stando all’ombra nelle ore calde, anche con l’alcol serve buon senso.
Non è tanto una questione di calorie tra prosecco, vino o cocktail arancioni buonissimi…
Il punto è l’alcol stesso, che va moderato.
Quando scegli di concederti un aperitivo alcolico, opta per ciò che ti piace davvero.
Non ha senso contare calorie o gradi alcolici su una bevuta occasionale, a meno che tu non abbia particolari condizioni di salute.
Preferisci la birra? Ottima scelta: ha un grado alcolico e un apporto calorico più basso di altri alcolici.
Preferisci un vino o un prosecco? Un bicchiere medio ha circa 100 kcal, e i vini secchi contengono pochissimi zuccheri.
Ami i cocktail? In base agli ingredienti, si può andare dalle 150 kcal di uno Spritz fino a oltre 300 kcal per cocktail a base di vodka, gin e altri superalcolici.
Ripeto: non fissarti sui numeri. Se si tratta di una bevuta settimanale, la scelta più saggia è quella che ti appaga di più, con un po’ di consapevolezza.
E cosa posso mangiare all’aperitivo?
Patatine, olive, noccioline, pizzette, bruschette, taralli… e per i più coraggiosi, anche i cetriolini sottaceto.
Si tende a sottovalutarne l’impatto calorico, ma non sono così innocenti:
- Una manciata di noccioline (30 g) = circa 180 kcal, con molto sale e grassi. Meglio usare un cucchiaino: 7 g circa. Con due cucchiaini, hai già una porzione modesta ma appagante.
- Una ciotolina di patatine = circa 25 g, ovvero 120 kcal.
- 10 olive nere o 4 taralli piccoli = circa 100 kcal.
- Ogni pizzetta o pezzetto di rustico = circa 70 kcal.
Quindi… devo mettermi a contare le calorie durante l’aperitivo? Ovviamente no. Così come non serve farlo per ogni alimento. Ma conoscere certi parametri ci aiuta a non esagerare inconsapevolmente.
Queste stime servono per dare un punto di riferimento, evitando di banalizzare ciò che ingeriamo…
e poi magari ci chiediamo:
“Perché la bilancia non scende?”
“Perché ho la ritenzione idrica?”
“Perché ho bevuto tutta la notte e ora ho gli occhi come due gavettoni?”
Aperitivo, un esempio di consumo calorico
Un aperitivo per due persone (perché da soli… anche no!):
- 2 spritz da 150 kcal
- 1 ciotolina di patatine in due
- 10 olive
- 3 cucchiai di noccioline
- 2 taralli
Risultato? Circa 500 kcal a testa.
Sono queste 500 kcal settimanali — ricche di grassi, zuccheri, sale e alcol — a farti ingrassare o danneggiare la salute? No, di certo.
Ma se diventano un’abitudine quotidiana, il discorso cambia.
Conta sempre il quadro generale delle tue abitudini: alimentazione quotidiana, attività fisica, stile di vita.
In conclusione, goditi tranquillamente il tuo aperitivo settimanale, senza stress e senza rimorsi. Se durante una vacanza ne fai anche più di uno… va benissimo: è un’eccezione, non la regola.
Un brindisi all’estate!
Ci vediamo qui anche il prossimo mese, con un nuovo tema utile per vivere la nostra alimentazione in modo consapevole e senza stress.